Burocrazia: una tassa occulta che costa alle imprese italiane fino a 43 miliardi l’anno
lun 14 apr 2025
CNA Emilia-Romagna ha presentato alla Regione le proposte della Confederazione per tagliare gli oneri alle imprese
Bologna, 12 aprile 2025. La sede regionale di CNA ha fatto da cornice all’atteso confronto tra il mondo delle imprese e l'amministrazione regionale sul tema della semplificazione burocratica. Un incontro che ha messo in luce numeri preoccupanti: le micro e piccole imprese italiane dedicano mediamente 313 ore all'anno - l'equivalente di quasi due mesi lavorativi - solo per adempiere agli obblighi amministrativi, con un costo complessivo stimato in 43 miliardi di euro.
L'Osservatorio Burocrazia CNA, giunto alla VI edizione, ha fotografato un sistema ancora troppo complesso, frammentato e oneroso per le imprese, nonostante i ripetuti annunci di semplificazione. Durante l'incontro, la Confederazione ha illustrato le proposte per alleggerire il carico burocratico che grava sulle imprese.
"Non è più accettabile che un imprenditore debba dedicare un mese e mezzo di lavoro all'anno solo per rispettare adempimenti amministrativi invece di concentrarsi sul proprio business", ha dichiarato Paolo Cavini, Presidente di CNA Emilia-Romagna. "I numeri della ricerca dell'Osservatorio Burocrazia parlano chiaro: in media, ogni impresa spende 9.210 euro all'anno per la gestione burocratica. È tempo che la pubblica amministrazione si ponga realmente al servizio delle imprese, riconoscendo che il tempo degli imprenditori ha un valore economico misurabile", ha aggiunto Cavini durante il suo intervento.
L’apertura dei lavori è stata avviata dal segretario di CNA Emilia-Romagna Diego Benatti, che ha sottolineato: “Nonostante la situazione internazionale, la competitività delle imprese rimane un tema cruciale e dipende in gran parte dalla vivacità dei territori. In questo contesto, le istituzioni, dai Comuni alla Regione, rivestono un ruolo determinante nella semplificazione delle politiche. Con l’iniziativa odierna, vogliamo portare all’attenzione dell’Assessore Baruffi le istanze e le proposte del mondo imprenditoriale, con l’obiettivo di sostenere la crescita e lo sviluppo economico della nostra regione”.
Successivamente è intervenuto Marco Capozi, curatore della ricerca e responsabile dell'Ufficio Legislativo CNA, ha illustrato nel dettaglio le proposte elaborate dall'Osservatorio: "Le nostre analisi hanno dimostrato che applicando anche solo la metà delle semplificazioni da noi proposte, si potrebbe ridurre il tempo dedicato agli adempimenti burocratici di oltre 50 ore annue, con un risparmio netto di 1.459 euro per impresa. A livello nazionale, questo significherebbe liberare risorse per quasi 7 miliardi di euro, riducendo l'impatto complessivo della burocrazia dall'attuale 2% all'1,7% del PIL".
Le proposte di CNA si fondano su otto principi cardine: proporzionalità degli adempimenti in base alle dimensioni d'impresa, attuazione effettiva delle norme, monitoraggio dei risultati, certezza del quadro normativo, collaborazione tra enti, digitalizzazione reale dei processi, standardizzazione delle buone pratiche e valorizzazione delle competenze nella pubblica amministrazione.
Tra le misure più urgenti presentate alla Regione Emilia-Romagna figurano l'accorpamento degli Sportelli Unici (SUAP, SUE e sportello ambientale) in un'unica struttura digitalmente avanzata, la creazione di un "Fascicolo digitale d'impresa" completo e accessibile a tutti gli enti pubblici, l'adozione rigorosa del principio "once only" (fornire una sola volta le informazioni alla PA), e un efficace coordinamento dei controlli tra i diversi enti.
L'Assessore Davide Baruffi ha riconosciuto la fondatezza delle preoccupazioni espresse da CNA e ha garantito l'impegno della Regione a lavorare su un piano di semplificazione che possa essere realmente efficace. "Abbiamo raccolto le proposte di CNA e le valuteremo con attenzione", ha dichiarato Baruffi. "La Regione intende fare la sua parte per contribuire a creare un ambiente amministrativo più favorevole alle imprese".
Il confronto ha evidenziato come la semplificazione non sia solo una questione tecnica, ma una vera e propria sfida economica e sociale. In chiusura dell'incontro, il Presidente Cavini ha sottolineato: "Le piccole e medie imprese rappresentano il 99% del tessuto produttivo regionale e generano il 65% del valore aggiunto. Liberarle dai lacci della burocrazia significa liberare energie imprenditoriali, creatività e capacità di innovazione. Come CNA Emilia-Romagna, continueremo a monitorare l'attuazione delle misure di semplificazione e a collaborare con le istituzioni per costruire un'Emilia-Romagna più efficiente e competitiva".