CNA al Ministro: il Sistri va abolito e le imprese non devono pagare i - CNA Bologna

Accessibility Tools

News Senza categoria

CNA al Ministro: il Sistri va abolito e le imprese non devono pagare i

gio 22 mar 2012

Con la legge di conversione del DL Milleproroghe (in vigore dal 28/02/2012), l’operatività del Sistri è slittata al 30/06/2012. Ma continua l’impegno di Cna affinchè il Sistri venga abolito o che, in subordine, si arrivi a: una semplificazione normativa che escluda alcune attività con produzioni minimali di rifiuti pericolosi, come ad esempio i servizi alla persona; una consistente semplificazione della procedura, eliminando passaggi inutili e abolendo molti casi particolari; il superamento dell’utilizzo delle Usb e un accesso al sistema diretto con username e password.

Intanto sul Sistri le associazioni di impresa hanno inviato una lettera al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Nella lettera, firmata da Rete imprese Italia (Cna, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani), Confindustria, Allenza delle cooperative Italiane, Cia, Confagricoltura e Claai, si sottolinea come “il sistema di tracciabilità dei rifiuti, Sistri, continua a essere per le imprese motivo di preoccupazione e di malcontento. I rinvii dell’operatività, che si ripetono trimestralmente da due anni, testimoniano infatti una situazione non gestibile, che richiede la rivisitazione totale del progetto, come peraltro da Lei indicato ancora nelle scorse settimane.

In questa situazione, il pagamento del contributo Sistri per l’anno 2012, fissato per il 30 aprile, viene percepito da tutte le nostre imprese come una vessazione ingiustificata: esse hanno già versato, per l’anno 2010 e per l’anno 2011, settanta milioni di euro, senza averne ritorno alcuno. In periodi di profonda difficoltà economica come quello attuale, l’obbligo di nuovi versamenti, ad avviso di tutti, non trova giustificazione.

Quello del pagamento del contributo per il 2012 è diventato dunque un problema importante e cruciale, che il Ministero deve affrontare da subito: le imprese ne aspettano legittimamente la soppressione."