Fisco, studi di settore ammorbiditi con i correttivi anti crisi di Cna - CNA Bologna

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Fisco, studi di settore ammorbiditi con i correttivi anti crisi di Cna

ven 05 apr 2013

Sugli studi di settore l'Agenzia delle Entrate ha annunciato il via libera ai nuovi parametri degli "esperti", i rappresentanti delle categorie produttive e dei professionisti tra cui Cna.

Nuovi parametri anti crisi per gli studi di settore. Il via libera - comunica l'Agenzia delle Entrate - è arrivato dalla commissione di "esperti" e rappresentanti delle categorie produttive e dei professionisti tra cui Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani. In questo modo si "ammorbidiscono" gli studi di settore per le aziende ed i professionisti scontando attraverso nuovi "correttivi" gli effetti della crisi economica.

Per arrivare al via libera, la Commissione ha analizzato l'impatto della crisi sulle dichiarazioni dei redditi dello scorso anno basandosi sulla raccolta di informazioni fornite dagli Osservatori regionali, dalle Associazioni di categoria, dalla Banca d'Italia, dall'Istat e da altri soggetti, oltre che dai dati contenuti nelle comunicazioni e nelle dichiarazioni annuali Iva.

La Commissione ha quindi "valutato positivamente l'introduzione di specifici correttivi per adeguare gli studi di settore, applicabili al 2012, alla particolare situazione di crisi economica". Sulla scia di quelli dei risultati dello scorso anno, i correttivi 2012 sono suddivisi in quattro categorie: interventi relativi all'analisi di normalità economica, correttivi specifici per la crisi, correttivi congiunturali di settore e correttivi individuali.

La prima categoria, relativa all'analisi di normalità economica dell'indicatore della "Durata delle scorte", interessa i soggetti che presentano una contrazione dei ricavi nel periodo d'imposta 2012. rispetto al 2011 e sono coerenti rispetto alla gestione delle esistenze iniziali. La seconda interviene su alcuni settori interessati dall'incremento dei prezzi del carburante. La terza categoria di correttivi, congiunturali di settore, è finalizzata a tener conto delle riduzioni delle tariffe e della contrazione dei margini e della redditività. L'ultima tipologia di correttivi, congiunturali individuali, ha l'obiettivo di cogliere la ritardata percezione dei compensi a fronte delle prestazioni rese e la contrazione dei costi variabili. (Notizia da www.repubblica.it)