Formazione per le persone a rischio di disagio sociale
mer 23 dic 2015Anche la Cna di Bologna e la sua società di formazione Ecipar aderiscono all’iniziativa “Bologna, luci sulla Comunità”, il cui obiettivo è fornire strumenti formativi per le persone a rischio di disagio sociale. I corsi inizieranno il prossimo 18 gennaio. Sono stati circa 2.000 i curricula raccolti l’1 e il 2 dicembre scorsi nell’ambito dell’iniziativa organizzata da Unindustria Bologna, Confartigianato Assimprese Bologna Metropolitana e Legacoop con la collaborazione del Comune di Bologna e Cgil Cisl e Uil.
A pochi giorni dalla conclusione sono stati elaborati i profili di quanti si sono presentati e, pur trattandosi di una campionatura non scientifica, quella che ne emerge è la fotografia di un disagio sociale su cui è importante riflettere.
Il 49% delle persone che hanno preso parte all’iniziativa è di nazionalità italiana e, di questi, il 35% non lavora da più di un anno. Il 68% dei partecipanti si concentra nella fascia d’età 18-44 anni, e ben il 38% di questo campione ha un titolo di studio professionale o di scuola media inferiore. Il 18% ha un titolo universitario.
Il 78% risiede nel comune di Bologna ed il restante 22% si distribuisce invece all’interno dell’area metropolitana bolognese.
Analizzando le nazionalità più diffuse delle persone straniere, troviamo al primo posto quella marocchina con il 17%, seguita da quella nigeriana (13%) e quella rumena (8%).
Nelle scorse settimane si sono già svolte decine di colloqui con le aziende che si sono rese disponibili a valutare l’inserimento dei candidati, e per quanto riguarda i corsi di formazione offerti dalle associazioni di categoria il 50% ha scelto di frequentare il corso “Informatica di base”, il 32% il corso “Come scrivere un curriculum e affrontare un colloquio di lavoro” e il 18% il “Corso intensivo di apprendimento della lingua italiana”.
I corsi inizieranno il prossimo 18 gennaio e, alle associazioni Unindustria Bologna, Legacoop e Confartigianato, si è aggiunta ora anche Cna che con la sua società di formazione Ecipar darà supporto nell’erogazione degli stessi.
Alberto Vacchi, Presidente Unindustria Bologna, dichiara: “Abbiamo inviato a tutte le nostre imprese i profili raccolti. Parte ora la gara di solidarietà per inserire il maggior numero di persone. Sappiamo che vi sono già dei colloqui in corso; l’auspicio è che presto si tramutino in opportunità reali di lavoro”.
Valerio Veronesi, Presidente Cna Bologna, afferma: “Abbiamo aderito con favore a questo progetto, consapevoli che a Bologna esiste un forte disagio sociale sul quale occorre intervenire, un disagio che coinvolge sia cittadini stranieri che italiani. Certamente la formazione può essere una valida risposta per sostenere chi vuole entrare o rientrare nel mondo del lavoro con strumenti efficaci”.