Dal 24 al 27 maggio la Palazzina Liberty dei Giardini Margherita - assegnata al collettivo bolognese ANTONELLO - GHEZZI (Nadia Antonello e Paolo Ghezzi) con il bando INCREDIBOL! L'innovazione creativa di Bologna – sarà la sede della mostra “Lasciare la terra”, realizzata da quattro artiste americane facenti parte del collettivo newyorkese, fondato da George Ferrandi, WAYFARERS (Kate Kosek, Maureen O'Leary, Macon Reed, and Samantha Robinson). La mostra nasce grazie ad un gemellaggio, fortemente voluto dai due collettivi, basato su aspetti considerati fondamentali da tutti gli artisti coinvolti, come la condivisione, la scoperta e diffusione di diverse culture.
In seguito alla chiusura della mostra “Lasciare la terra”, il 23 giugno, Nadia Antonello e Paolo Ghezzi voleranno a Brooklyn (New York), dove, presso la sede di WAYFARERS, presenteranno al pubblico la loro performance “Blow against the walls”.
Con il supporto di: INCREDIBOL! L'innovazione creativa di Bologna e CNA Cultura e Creatività
LASCIARE LA TERRA
Kate Kosek, Maureen O'Leary, Macon Reed, and Samantha Robinson
Palazzina Liberty, Bologna, Italy. 24-27 maggio 2018.
Vernissage, 24 maggio 18:30-20:30
Lasciare la terra, in sogno o con una nave costruita dall'uomo, è un desiderio innato dell’essere umano. Che sia perché spinti dalla disperazione, dalla malizia o dalla voglia di viaggiare, i congegni che creiamo per aiutarci a compiere questa impresa sono splendidi e, allo stesso tempo, caratterizzati da un non so che di folle e assurdo. Questo concetto di “fuga” è da sempre presente nell’animo umano, ed è proprio da qui che sono partite le artiste di Wayfarers per realizzare la loro ultima mostra, interrogandosi anche sul modo in cui si può fuggire, su cosa si può portare con sé e sulla probabilità, o meno, di un eventuale ritorno.
La fuga viene vista, attraverso la lente di questa mostra, come un qualcosa che comincia nella routine dell’uomo, dove il sogno di un’evasione, non solo mentale, nasce e cresce anche semplicemente guardando fuori dalla finestra. I paesaggi e gli stessi oggetti che compongono la quotidianità delle persone, anche quella più fisica, sono i primi portavoce di questo desiderio che nemmeno la nostra cultura moderna, nonostante i suoi sforzi, è capace di soddisfare. Sembra, infatti, che tutte le invenzioni dell’essere umano, i suoi piani migliori ed i suoi tentativi di fuga siano nutriti da un innato desiderio che l’uomo ha di scappare, ed è in questa continua ricerca della fuga, del nuovo e del diverso, che ci viene costantemente ricordato tutto ciò che di negativo abbiamo fatto fino ad ora provando a raggiungere, e a volte raggiungendo, l’agognato altrove.
Partendo da questo sfaccettato e complesso pensiero, il collettivo Wayfarers ha dato vita a numerose opere, le quali verranno esposte nello studio di Antonello Ghezzi, che ospiterà la mostra a fine maggio.
Nello specifico, Kate Kosek presenterà un'installazione sul terrazzo che si affaccia sui Giardini Margherita. L'artista creerà, stamperà e modellerà il suo "tessuto spaziale", compiendo un’esplorazione fisica e metafisica dei concetti di riflessione e controllo. Questo indumento creato con la stampa 3D, è stato pensato per assorbire e riflettere la luce, ed è quindi capace di rispondere agli agenti fisici e chimici circostanti, come gli esseri umani rispondono agli stimoli del mondo che sta loro attorno.
I dipinti di Maureen O'Leary, invece, esploreranno le diverse sfaccettature della ricchezza e complessità umana. Accogliendo l’invito ad esporre nella magnificenza architettonica della Palazzina Liberty, infatti, l’artista si è chiesta “Come possono e devono rispondere gli Stati Uniti a tanta bellezza?”. Il quesito l’ha portata inizialmente a paragonare l’architettura liberty italiana con la natura del suo Paese, i suoi parchi e la sua flora e fauna, e poi a dipingere dei giganteschi alberi di pino rosso della California, con colori sgargianti e tratti espressivi: questi alberi, tra le specie più antiche della terra, sono uno dei tesori degli Stati Uniti.
Il terzo membro del collettivo, Macon Reed, appenderà un sistema solare fatto a mano nella bellissima scalinata elicoidale della Palazzina Liberty. Il fine è quello di spingere l’osservatore a riflettere su come potrebbe essere la sua vita quotidiana se egli usasse di più la sua immaginazione e in che modo la fuga potrebbe essere considerata in opposizione all'avventura. In questo momento storico nel quale l'umanità è in pericolo fisicamente e psicologicamente, infatti, questa installazione sottolinea l’importanza di domande relative alle possibilità che ci riserva il futuro, al cosa significa vivere ed a ciò che non abbiamo ancora immaginato.
Infine, Samantha Robinson ha creato ed esporrà un'opera relativa allo spazio fisico esistente tra la superficie pittorica e le pareti. Realizzata ad hoc per questa mostra, l’installazione imita l’illusione di dimensione e profondità tipica dei dipinti di paesaggio ed è retta da una struttura che ricorda le arcate ed i portici di Bologna. Inoltre, gli occhielli posti agli angoli dell’opera richiamano vele e bandiere, simboli di viaggi tra nuovi e vecchi mondi, e contribuiscono, insieme agli strati di rete serigrafica, a fornire all’opera una trasparenza sognante,
BLOW AGAINST THE WALLS
Antonello Ghezzi
Wayfarers, Brooklyn, New York
Performance, 23 Giugno 19:00
Il collettivo bolognese Antonello Ghezzi esporta la sua performance interattiva “BLOW AGAINST THE WALLS” allo spazio artist-run Wayfarers di Brooklyn, approdando per la prima volta a New York.
Il progetto è una protesta non violenta contro le barriere di tutto il mondo, costruite dall'uomo per tenere lontani gli altri.
I partecipanti alla mostra soffieranno bolle di sapone contro una grande tela su cui verranno proiettate le fotografie di K. Flo Razowsky, artista ebrea ashkenazita e antisionista di Los Angeles, che condivide con Antonello Ghezzi l'interesse per un'arte dalle implicazioni sociali e politiche. Con il suo progetto Up Against the Wall, la Razowsky ha fotografato personalmente i muri che dividono Israele e la Palestina, i confini tra Ucraina e Slovacchia, Serbia e Croazia, Messico e Stati Uniti, Marocco e città spagnola di Melilla.
Sulla tela, i muri che dividono il mondo vengono travolti e modificati da innumerevoli bolle di sapone, create dal soffio delle persone. Le bolle passeranno attraverso il muro, attraversandolo con la loro leggerezza, i loro pigmenti e la loro speranza. La performance offre un approccio spensierato e partecipativo ad un argomento serio e urgente.
La performance è supportata tecnicamente dall'azienda Dulcop International S.p.A. Di Bologna.
L'istituto di Cultura di New York e il Marina Abramovich Institute sono media partner.
ANTONELLO GHEZZI
Antonello Ghezzi è un collettivo di artisti formato da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi.
Di base a Bologna, hanno esposto recentemente in Bahrain, in Giappone al Sound Design Festival di Hamamatsu, all'Istituto Italiano di Cultura di Atene, alla TANIT Gallery e al BIEL di Beirut, Usina del Arte a Buenos Aires, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Moscow Bienniale, Museo dei Xké di Torino, Pitti Uomo di Firenze, roBOT Festival, Museo di Villa Croce, Sarajevo Winter Festival, Blik Opener di Delft, Paris Fashion Week, Arsenale di Verona e CIFF di Copenhagen.
Collaborano con aziende e scienziati, “inserendo” l’arte nella vita quotidiana, con installazioni artistiche che coniugano tecnologia, realtà e poesia. Il loro lavoro si caratterizza per il valore poetico e l'aspetto partecipativo.
www.antonelloghezzi.com
WAYFARERS
Wayfarers è un collettivo di artisti con sede a Brooklyn, New York. Fondata nel 2011, l'organizzazione senza scopo di lucro ha la missione di dar vita ad una comunità solidale di artisti americani ed internazionali e di fornire loro uno spazio espositivo. Ad oggi la galleria ha ospitato oltre sessanta mostre pubbliche, spettacoli e proiezioni di artisti emergenti.
www.brooklynwayfarers.org