Green economy, proposte Cna e finanziamenti agevolati
mer 17 lug 2013Le proposte Cna per far crescere la green economy
Una riforma fiscale green per premiare chi inquina di meno, investimenti sulle infrastrutture immateriali a partire dalle reti, abolizione del Sistri, semplificazione, incentivi per le produzioni green, una rappresentanza sindacale per le imprese verdi non subordinata a interessi forti: Cna si candida a rappresentare questo mondo. Sono le sei proposte lanciate da Cna per una riconversione green dell’economia.
Cna nel suo convegno nazionale “Green economy e crescita. Nuova economia e sviluppo sostenibile” ha spiegato che le imprese aspettano risposte chiare e urgenti, che il Governo deve impegnarsi a dare, per favorire una reale spinta alla ripresa. In particolare Cna chiede di prolungare e stabilizzare le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di efficienza energetica, di rilanciare nuovi incentivi sulla produzione di energia da fotovoltaico, di definire rapidamente un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti abolendo il Sistri, di semplificare le procedure di qualificazione delle imprese con riferimento alla normativa dei gas fluorurati. Green economy per Cna vuol dire operare una riconversione complessiva dell’economia in termini di compatibilità ambientale, sociale ed economica, un’idea di cambiamento che riguarda tutte le attività, i processi produttivi ed i prodotti, un’azione costante che punti a criteri di efficienza e qualità, di ecocompatibilità e funzionalità.
Le sei proposte della Cna per una riconversione dell'economia sul modello della green economy
Sempre nel convegno di Roma, Cna ha anche “fotografato” le dimensioni della green economy: in Europa sono circa 5,6 milioni i posti di lavoro direttamente connessi all’economia verde, il 23,6% delle imprese italiane con almeno un dipendente ha investito in tecnologie e prodotti green engli ultimi 5 anni, il 38% delle imprese “verdi” ha introdotto innovazioni di prodotto e ha esportato. In edilizia il mercato del recupero e del rinnovo negli ultimi 15 anni ha visto 128 miliardi di investimenti, le riqualificazioni assicurano oltre il 60% del fatturato dell’edilizia, il settore delle energie rinnovabili è rappresentato da circa 85.000 imprese.
Green economy e crescita. I numeri
Finanziamenti agevolati per risparmio energetico, fonti rinnovabili e neoimprese green
E’ stato riaperto il fondo energia della Regione, un sistema di finanziamento a tassi agevolati per interventi di risparmio energetico, produzione da fonte rinnovabile, creazione di nuove imprese nella green economy. 23,7 milioni di euro di plafond iniziale, di cui 9,5 milioni dall'Asse 3 per migliorare l'efficienza energetica nelle imprese e favorire lo sviluppo di fonti rinnovabili. Dopo la prima "call", che si è chiusa con 59 progetti finanziati e quasi 14 milioni di euro di investimenti sostenuti, riaprono i termini del Fondo rotativo di finanza agevolata per il finanziamento della green economy. Fino al 29 novembre 2013 - o fino a esaurimento risorse - le imprese possono presentare domanda.
Destinatari
Possono fare ricorso al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna.
Gli investimenti agevolabili
Il fondo si pone l’obiettivo di incrementare gli investimenti delle imprese destinati a migliorare l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili attraverso la produzione o l’autoconsumo, nonché l'utilizzo di tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Scopo ulteriore del fondo è promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali volti all’efficienza energetica dei processi o a ridurre il costo energetico incorporato nei prodotti.
Durata ed entità dei finanziamenti
Il fondo concede finanziamenti agevolati con provvista mista, della durata massima di 4 anni, nella misura minima di 75mila euro e nella misura massima di 300mila euro per progetto. Il 40% del totale del finanziamento sarà tramite risorse pubbliche Por Fesr, il restante 60% tramite risorse di provvista privata messe a disposizione dagli istituti di credito. Sono ammissibili le spese sostenute - fa fede la data indicata in fattura - a partire dal 1° gennaio 2013. Il tasso effettivo praticato a carico dell’impresa beneficiaria – risultante dalla media ponderata tra il tasso dello 0,5% sulle risorse di finanza agevolata in quota Por Fesr e il tasso remunerativo delle risorse della banca – corrisponderà all’Euribor maggiorato di 3 punti percentuali. Il che, agli attuali valori di Euribor, corrisponderebbe a un Taeg per le imprese sul finanziamento complessivo di poco superiore al 3%.
Per informazioni
Serfina, società di consulenza finanziaria Cna Bologna: tel. 051/370.107 – serfina@bo.cna.it
Club Eccellenza Energetica Cna Bologna: info@cnaenergia.it