La futura classe dirigente CNA parte dalla scuola
lun 24 feb 2025
La nuova classe dirigente di CNA Bologna parte dalla scuola. Saranno infatti sette istituti scolastici dell’area metropolitana bolognese ad ospitare le prime sette assemblee elettive CNA. Una scelta non casuale: CNA mette al centro la scuola perché sa che in quelle aule potranno crescere gli artigiani del futuro e in quegli istituti potranno formarsi quegli specialisti così preziosi per le aziende e oggi ancora in numero insufficiente a rispondere al bisogno di manodopera delle imprese bolognesi.
È anche uno dei temi che emerge dal questionario “Le priorità delle imprese nel 2025”, lanciato da CNA alle sue aziende proprio in vista delle assemblee elettive: una impresa su quattro dichiara che ha ancora difficoltà a reperire manodopera specializzata. Ma questo non è l’unico aspetto che le imprese percepiscono come “minaccioso”: per un’azienda su due sono la burocrazia e l’eccessiva pressione fiscale ad ostacolare la loro crescita. Temi che purtroppo non passano mai di moda.
Intanto prosegue l’attività di CNA per celebrare con tutti i bolognesi l’80simo anniversario dalla nascita, avvenuta nel 1945. Mentre si stanno preparando gli eventi che si terranno a giugno, il mese in cui 80 anni fa nacque CNA Bologna: è in preparazione un volume che racconterà la storia dell’associazione anche con la voce di diverse personalità CNA che narrano come questa storia si sia sviluppata duratura e con successo.
Nelle 23 assemblee CNA, da marzo a giugno, 9.000 imprese sceglieranno chi sarà la loro voce per i prossimi quattro anni
Parte stasera e proseguirà fino a giugno la stagione congressuale di CNA Bologna, che ogni quadriennio coinvolge i suoi 9.000 associati chiamati ad eleggere i loro rappresentanti: Presidenti e Presidenze che saranno la loro voce per i prossimi quattro anni.
In questi quattro mesi verranno eletti Presidenti e Presidenze delle sette aree territoriali dell’area metropolitana (zona imolese esclusa), delle dieci unioni di mestiere che raggruppano tutti i settori imprenditoriali, dei raggruppamenti di interesse (CNA giovani imprenditori, CNA impresa donna, CNA industria, CNA cinema e audiovisivo, CNA commercio e turismo). Insieme alle assemblee per le imprese, si terrà anche l’assemblea elettiva CNA pensionati. Per arrivare infine al 18 giugno quando si eleggeranno Presidente, Presidenza e Direzione di CNA Bologna.
“Quattro anni fa svolgemmo le assemblee presso aziende associate, perché eravamo usciti da poco dal Covid e volevamo raccontare le imprese che avevano saputo reagire – spiega il Presidente CNA Bologna Antonio Gramuglia -. Quest’anno le prime assemblee le terremo negli Istituti scolastici perché vogliamo mostrare a studenti e insegnanti quanto sia rilevante, impegnativo ma anche carico di soddisfazioni il mestiere artigiano”.
“Non sarà l’unica novità delle assemblee 2025 – prosegue Antonio Gramuglia -. Le assemblee sono aperte a tutti gli associati CNA che eleggeranno i loro rappresentanti. Al termine delle Assemblee si svolgeranno dei convegni, aperti a tutte le imprese, in cui si affronteranno temi strategici di grande interesse per le imprese: digitalizzazione, sostenibilità, innovazione e il progetto ‘Io Scelgo Artigiano’, il progetto che facilita il confronto tra giovani e imprese”.
Si parte dunque stasera martedì 4 marzo all’Istituto Comprensivo di Minerbio per l’elezione di Presidente e Presidenza di CNA Area sovracomunale Terre di Pianura.
Mercoledì 12 marzo all’Istituto Archimede di San Giovanni in Persiceto si svolgerà l’assemblea elettiva di CNA Area sovracomunale Terre d’Acqua.
Mercoledì 19 marzo all’istituto professionale e alberghiero Luigi Veronelli di Casalecchio di Reno si terrà l’assemblea elettiva di CNA Area sovracomunale Valli del Reno, Lavino e Samoggia.
Mercoledì 26 marzo all’Istituto Statale di Istruzione Superiore Keynes di Castel Maggiore si svolgerà l’assemblea elettiva di CNA Area Sovracomunale Reno Galliera.
Sabato 29 marzo all’Iis Montessori-Da Vinci di Porretta Terme si terrà l’assemblea elettiva di CNA Area Sovracomunale Appennino Bolognese.
Martedì 8 aprile presso l’Istituto Salesiani CNOS-FAP Emilia Romagna a San Lazzaro si svolgerà l’assemblea elettiva di CNA Area Sovracomunale Savena-Idice.
Lunedì 14 aprile all’Istituto Aldini Valeriani di Bologna in programma l’assemblea elettiva CNA Area Sovracomunale Bologna Città.
In maggio poi si svolgeranno le assemblee elettive delle Unioni di mestiere: precisamente martedì 13 maggio Produzione, Installazione e impianti, Costruzioni; mercoledì 14 maggio Alimentare e Moda; martedì 20 maggio Artistico e tradizionale, Benessere e sanità, Comunicazione e terziario avanzato, Trasporti Fita, Servizi alla comunità.
Sempre martedì 20 maggio assemblee elettive dei raggruppamenti di interesse (CNA Giovani, CNA Impresa donna, CNA Industria, CNA Cinema e audiovisivo, CNA Commercio e turismo).
L’assemblea elettiva di CNA Bologna, che concluderà la stagione congressuale bolognese, si svolgerà mercoledì 18 giugno al Dumbo.
I Pensionati CNA Bologna eleggeranno Presidente e Presidenza giovedì 13 marzo al Grand Hotel Majestic già Baglioni.
Fatturato e occupazione stabile, frenano gli investimenti: queste le previsioni delle imprese. Aziende senza eredi, 1 su 8 a rischio chiusura
Per un’impresa su due sono dunque l’eccessiva burocrazia e l’eccessiva pressione fiscale le principali minacce per il futuro delle imprese. Ma non le uniche: per un’impresa su tre un freno allo sviluppo è causato dalla difficoltà a reperire manodopera, a una significativa diminuzione degli ordini da parte dei clienti storici e dai costi elevati dell’energia.
Sono questi i risultati più significativi del questionario “Le priorità delle imprese nel 2025” che CNA Bologna ha inviato ad un campione di un migliaio di imprese, proprio in vista delle assemblee elettive, per capire su quali temi si dovranno maggiormente impegnare i futuri dirigenti di CNA Bologna.
Oltre a “contrastare” le minacce indicate da imprenditrici e imprenditori, nel questionario sono emerse anche altre priorità per le aziende e certamente la mobilità e i trasporti sono temi su cui viene chiesta la massima attenzione dal 40% delle imprese, la protezione dai rischi idrogeologici dal 21% delle aziende.
Nel questionario è stato chiesto qual è stato l’andamento del fatturato nel secondo semestre 2024: per il 42% è rimasto stabile, ma un consistente 34% ha dichiarato essere diminuito.
Per CNA è importante capire qual è il sentiment delle sue imprese per i prossimi mesi. Sempre in tema di fatturato, il 50% prevede che resterà stabile, mentre un rilevante 37% è convinto che diminuirà.
Rispetto all’occupazione, lo scenario sembra meno preoccupante: l’82% prevede che resterà stabile, solo il 10% pensa ad un calo, compensato da un 8% che invece crede in una sua crescita. Per le imprese il capitale umano resta dunque una risorsa alla quale non si può rinunciare nonostante un fatturato poco brillante.
Decisa frenata invece sul tema investimenti, il 59% prevede che non ne farà nei prossimi mesi, solo un’azienda su quattro è propensa ad investire nei prossimi mesi.
Come si diceva, il tema reperimento manodopera preoccupa un’impresa su quattro che ha difficoltà a reperirla specializzata. E’ stato chiesto quali competenze sarebbero necessarie all’azienda, la maggioranza, il 24%, ha dichiarato che non interessa il livello di istruzione del potenziale dipendente, ma il suo impegno ad apprendere.
Un altro tema molto sentito dalle imprese è quello del passaggio generazionale tra genitori e figli. Nel 24% delle imprese è già avvenuto, il 23% dichiara di non averne necessità, preoccupa molto quel 16% che afferma invece di non avere figli interessati all’azienda, la quale potrebbe dunque rischiare di chiudere. Insomma un’impresa su 8 può dover cessare l’attività per mancanza di eredi.
Alle giovani imprenditrici e imprenditori, CNA ha chiesto quali sono le priorità per un’impresa appena avviata. Il 25% ha la necessità di fare community con altre imprese e la stessa percentuale chiede di avere supporto per ottenere buon credito che sostenga l’apertura e la crescita della start up.
Alle imprenditrici CNA è stato chiesto se a loro parere è più difficile fare impresa per una titolare donna rispetto ad un collega uomo. Per una su due certamente è più difficile in quanto l’imprenditrice deve conciliare il suo lavoro con i carichi familiari che sono ancora maggiormente a carico della donna.
Infine alle Pmi di CNA Industria, CNA ha chiesto se i dazi minacciati dagli Stati Uniti potrebbero avere un impatto negativo su di loro. Il 38% non crede che avranno un impatto decisivo e che dalle minacce si passi a gesti concreti. Un 27% invece teme un impatto negativo.
“Così è nata CNA Bologna”. Un libro e tante iniziative per celebrare l’ottantesimo
Questo che segue è il primo capitolo del libro che CNA sta preparando sui suoi 80 anni di storia. E’ una delle iniziative in programma per l’80simo dell’Asssociazione, le quali si concentreranno in particolare a giugno, il mese nel quale 80 anni fa venne fondata CNA Bologna
“Il 22 aprile del 1945, vale a dire il giorno dopo la Liberazione di Bologna, io e gli artigiani Diamanti Evaristo e Lanzi Luigi, per mandato del Comitato di liberazione nazionale, ci recammo nella disciolta federazione fascista degli artigiani della nostra provincia in Strada Maggiore 29 a comunicare che quella sede era destinata alla nascente associazione democratica degli artigiani bolognesi”.
Sono le parole di Armando Gagliani, il fondatore e primo presidente della CNA di Bologna, (allora si chiamava APB-Artigianato provinciale bolognese) scritte di suo pugno in un documento del 1945.
In queste parole è scritta la nascita di CNA Bologna. “Il 14 giugno – prosegue Gagliani – redigemmo l’atto costituivo e ci trasferimmo negli uffici di via Riva di Reno 76, la vecchia sede della Federazione provinciale fascista degli artigiani”.
Nei giorni e nei mesi successivi alla Liberazione, l’imperativo comune per l’Artigianato provinciale bolognese era lavorare per la ricostruzione realizzando un diffuso sistema democratico. Si percorrono in bicicletta le strade della città e della provincia, si organizzano assemblee, si definiscono i mestieri e si eleggono i dirigenti locali.>
La guerra aveva distrutto oltre il quaranta per cento delle abitazioni, delle fabbriche, delle botteghe artigianali, delle infrastrutture della città. La prima faticosa attività dell’associazione è reperire la materia prima per gli artigiani, lottando aspramente contro l’accaparramento: occorre ad esempio individuare la quantità di filato da assegnare ad ogni camiciaia e tappezziere. Ma anche assegnare le poche camere d’aria e le coperture per ruote di bicicletta, unico mezzo di locomozione possibile.
Pur tra queste immense difficoltà, gli artigiani hanno la forza di organizzare nel 1946 la prima fiera del dopoguerra, in Sala Borsa, dedicata all’abbigliamento.
APB Bologna contribuisce alla nascita della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di cui è fondatrice. La nascita di CNA nazionale avviene il 9 dicembre del 1946.
“Da 80 anni – conclude il Presidente CNA Bologna Antonio Gramuglia – la CNA di Bologna è la casa delle imprese, grazie ad un sistema di rappresentanza solido e partecipato. Le assemblee elettive sono il cuore di questo percorso”.