Abbonamenti per trasporti pubblico locale

Abbonamenti per trasporti pubblico locale

Altra novità in questo modello di dichiarazione dei redditi è la possibilità di detrarre dall’Irpef il 19% del costo per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale fino a un massimo di euro 250,00, anche nell’interesse di familiari carico.

L’utilizzo della detrazione spetta entro i limiti di capienza delle imposte dovute e, di conseguenza, in caso di incapienza il suo mancato utilizzo non può essere rinviato ai periodi d’imposta successivi.

Il pagamento deve essere eseguito in una delle seguenti modalità: in denaro contante, tramite banca o posta, bancomat, carta di credito, assegni bancari e circolari.

La detrazione è rivolta a studenti, lavoratori, pensionati e, in genere, a tutti coloro che utilizzano il trasporto pubblico per recarsi presso il luogo di studio, di lavoro e, comunque, per la propria mobilità quotidiana.

Si ritiene che la spesa relativa all’utilizzo del servizio di scuolabus da parte di bambini non sia detraibile, in quanto non si tratta di un abbonamento ad un servizio di trasporto pubblico di persone ad accesso generalizzato, bensì del costo sostenuto per la fruizione di un servizio organizzato generalmente dai Comuni e finalizzato esclusivamente al trasporto scolastico dei bambini.

La norma esplicitamente indica che deve trattarsi di spese sostenute per l’acquisto di “abbonamenti” intendendo per tali, titoli di trasporto che consentono al titolare autorizzato di effettuare un numero di viaggi illimitato, per più giorni, su un determinato percorso o sull’intera rete, in uno specifico arco temporale.

Non fruiscono, quindi, della detrazione fiscale le spese per titoli di viaggio che implicano un utilizzo occasionale del mezzo di trasporto pubblico (esempio: biglietti di durata oraria anche se superiore a quella giornaliera), né quelle sostenute per carte di trasporto integrate che includono ulteriori servizi rispetto a quello di trasporto (esempio: carte turistiche).

Per trasporto pubblico locale, regionale o interregionale si intende il servizio per il trasporto di persone, ad accesso generalizzato, reso da:
-  Enti pubblici
- Enti privati affidatari del servizio pubblico sulla base di specifiche concessioni o autorizzazioni da parte di soggetti pubblici.

Rientra qualsiasi servizio di trasporto pubblico effettuato in modo continuativo o periodico con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite, indipendentemente dal mezzo di trasporto

Al fine di usufruire della detrazione del 19%, i contribuenti sono tenuti ad acquisire e conservare specifica documentazione consistente nel titolo di viaggio (biglietto di trasporto), che può essere nominativo, o meno. E’ valida anche la fotocopia dei documenti attestanti la spesa sostenuta, specie per ovviare ai casi in cui gli stessi diventano illeggibili a seguito di scolorimento dell’inchiostro.

Il biglietto di trasporto assolve la funzione dello scontrino fiscale e deve contenere, in ogni caso, le seguenti indicazioni:

a) ditta, denominazione o ragione sociale o nome e cognome della persona fisica o il logo distintivo dell’impresa che esegue il trasporto;
b) la partita iva del soggetto emittente il titolo di viaggio o che effettua la prestazione di trasporto;
c) la descrizione delle caratteristiche del trasporto;
d) l’ammontare dei corrispettivi dovuti;
e) il numero progressivo;
f) la data da apporre al momento dell’emissione o utilizzazione.

Nel caso di titolo di viaggio intestato al contribuente (ossia “nominativo”), sullo stesso deve essere indicata la durata dell’abbonamento e la spesa sostenuta. Il contribuente deve, inoltre, conservare la fattura richiesta al gestore del servizio di trasporto o ogni altra documentazione attestante la data di pagamento. In mancanza di detta documentazione, la spesa si ritiene sostenuta in coincidenza con la data di inizio della validità dell’abbonamento.

Il titolo di viaggio non intestato al contribuente deve essere corredato da un’autocertificazione, resa nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, la cui sottoscrizione può non essere autenticata se accompagnata da copia fotostatica del documento di identità del sottoscrittore, in cui il contribuente stesso attesta che l’abbonamento è stato acquistato per sé stesso o per un suo familiare a carico.