Protezione del territorio da alluvioni, una mobilità più snella, più facilità nel reperimento della manodopera con un orientamento scolastico [...]
A diversi imprenditori in questi giorni stanno arrivando dei bollettini di richieste di pagamento “ingannevoli” alle imprese, soprattutto alle neo-imprese iscritte alla Camera di Commercio.
All’apparenza sono dei bollettini con estremi di conto corrente per effettuare bonifici, con delle diciture che assomigliano a quelle di servizi per le neo-imprese, ma in realtà non hanno nulla hanno a che fare con gli adempimenti obbligatori per le imprese. L'attenzione non deve mai venir meno.
Ricordiamo di leggere attentamente ogni bollettino che arriva tramite posta e di non procedere a pagamenti se non previa verifica dell’obbligatorietà o del reale interesse alla proposta.
Vi invitiamo a fare attenzione e in caso di necessità contattare la sede Cna Bologna più vicina>>>.
La Camera di Commercio informa
Telefonate e richieste di pagamento ingannevoli: le imprese li stanno ricevendo con frasi e diciture che possono far credere di essere riconducibili alla Camera di Commercio, che ne è invece del tutto estranea. Occorre prestare molta attenzione.
Bollettini, estremi di conto corrente per effettuare bonifici, diciture che assomigliano a quelle dei servizi della Camera di commercio, ma in realtà nulla hanno a che fare con gli adempimenti obbligatori per le imprese. L'attenzione non deve mai venir meno.
Esempio di bollettino al quale la Camera di Commercio è del tutto estranea
- Bollettino ingannevole es. 1>>>>
- Bollettino ingannevole es. 3
- Bollettino ingannevole es. 4
- Bollettino ingannevole es. 5
Annualmente si deve versare alla Camera di commercio il diritto annuale, il cui importo è stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero delle Finanze, e deve essere versato esclusivamente con il modello F24, quello che si usa per il versamento delle imposte sui redditi, o tramite il sistema PagoPA.
Clicca QUI per avere più informazioni sul diritto annuale>>>
Sicuramente quindi le richieste di pagamento ricevute per posta o per mail che hanno allegati bollettini postali o indicano le istruzioni per effettuare un bonifico non vengono dalla Camera di commercio.
Parimenti nessun funzionario della Camera di commercio telefona alle imprese per ottenere dati riservati relativi a estremi bancari, fatturato, nomi di clienti/fornitori o altri dati sensibili. Attenzione quindi a non fornire informazioni.
Per aiutare le imprese a difendersi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha realizzato un nuovo Vademecum anti-inganni contro le indebite richieste di pagamento. Nel Vademecum è indicato cosa deve insospettire, a cosa prestare massima attenzione. Clicca QUI per andare al Vademecum anti-inganni.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha messo a disposizione il numero verde 800 166 661 e anche direttamente dal sito www.agcm.it possono essere fatte on line segnalazioni su presunti casi di pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e occulta.
L’Autorità ha recentemente sanzionato due imprese per pratiche commerciali scorrette (vedi Bollettino dell'Agcom n. 3/2017 ) Le due aziende iscrivevano, unilateralmente, i dati aziendali di imprese italiane in database online, con lo scopo di promuovere abbonamenti a pagamento a servizi di promozione delle principali informazioni aziendali via Internet. Le imprese ricevevano la comunicazione commerciale poco dopo l’iscrizione nel Registro delle Imprese, nel momento in cui, quindi, ritenevano di dover assolvere ad obblighi anche di natura pecuniaria in favore della Camera di Commercio. Inoltre, sul retro del bollettino inviato per il pagamento, era prevista la sottoscrizione di un contratto di “abbonamento” a un servizio di informazioni aziendali e ciò all’evidente fine di ostacolare l’esercizio del diritto di recesso