Caminetto d’Oro e Twinside: sapori tipici emiliani

Caminetto d’Oro e Twinside: sapori tipici emiliani

DA “L’IMPRESA FA NOTIZIA”
SPECIALE AGROALIMENTARE
Il Resto del Carlino – 18 APRILE 2019

 

LA STORIA del Caminetto d’oro – in via de’ Falegnami – comincia nel Dopoguerra, ma il ristorante come lo conosciamo oggi nasce nel 1980. «Il 6 marzo scorso – calcola il titolare Paolo Carati – ha compiuto 39 anni la gestione della mia famiglia».

Carati, cosa è rimasto in questi anni?

«Abbiamo preservato il sapore tipico del territorio, ma gli ingredienti delle ricette tradizionali sono riproposti in combinazioni rivisitate: i nostri piatti sono più leggeri e colorati, con cotture diverse, ma sempre rispettando l’emilianità, i suoi sapori e i suoi profumi».

Quali invece le novità?

«Dieci anni fa abbiamo aperto, accanto al ristorante, il bistrot Twinside, un’idea all’avanguardia allora. Il Caminetto è attento alle tendenze e all’evoluzione del modo di lavorare in città, cerca di essere sempre un passo avanti. Forse anche per questo non è mai stato un ristorante davvero ‘per i bolognesi’: cerchiamo di preservare la nostra cucina da un’influenza troppo massiccia della tradizione più integralista. Ma abbiamo una clientela interessante e varia, è venuto da noi anche il regista Scorsese».

Un piatto forte?

«La Polpetta di Fassona di Zivieri, inserita dal 2000 e che ogni tanto torna in menù per affetto. E la nostra tagliatella alla bolognese crea dipendenza».

Chi c’è dietro al Caminetto?

«Uno staff molto giovane, la media è sotto i 30 anni. Lo chef Andrea Serra, oggi trentenne, è arrivato ragazzino. In tutto siamo 16, quasi tutti qui da almeno cinque anni, appena usciti da scuola».

Parliamo invece del vostro bistrot, Twinside.

«Il Twinside, Twin per gli amici, è aperto dalle 12.30 alle 24 tutti i giorni tranne la domenica. È un posto accogliente, in cui sedersi e mangiare un piatto semplice e di qualità: a pranzo abbiamo una proposta più leggera, al pomeriggio invece il menu è più legato alla tradizione, perfetto per chi è in visita alla città. E i nostri dolci fatti in casa sono l’occasione per una deliziosa merenda».

E chi preferisce un buon calice di vino?

«La nostra lista vanta ben 480 etichette tra italiane e straniere, e i clienti possono gustarne un calice magari accompagnandolo con salumi e formaggi del territorio. Infine, la sera, ci si può trattenere per assaporare il menu creativo del bistrot, che completa quello più elaborato e tradizionale del Caminetto. Un consiglio? La tartare di manzo».