Coronavirus: Regione e imprese

Coronavirus: Regione e imprese

Lunedì 24 febbraio in viale Aldo Moro incontro voluto dal presidente dell’Emilia-Romagna per fare un quadro della situazione e mettere sotto la lente necessità ed esigenze nel territorio regionale.

Il presidente Bonaccini: “Necessaria una regia unica, in coordinamento col Governo e con tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali coinvolte nel Patto per il Lavoro. Siamo in grado di gestire la crisi affrontando nel dettaglio ogni singola questione, usando serietà e con la collaborazione di tutti”.

I riflessi dell’emergenza Coronavirus su economia e mondo del lavoro, le peculiarità e necessità del territorio, le richieste e le proposte. Si è svolto lunedì 24 febbraio in viale Aldo Moro, in presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, un primo incontro con associazioni di categoria, imprenditori, organizzazioni sindacali aderenti al Patto per il Lavoro per analizzare la situazione e avanzare proposte.

Una riunione cui hanno partecipato anche diversi assessori della Giunta regionale uscenti (Palma Costi, Patrizio Bianchi) e altri di nuova nomina e riconfermati tra cui Vincenzo Colla, Andrea Corsini, Alessio Mammi e Raffele Donini.

CNA Emilia Romagna era presente con il Presidente Dario Costantini e il Direttore Fabio Bezzi, insieme alle altre organizzazioni della rappresentanza: tutti i presenti hanno portato la propria volontà di collaborazione nella gestione della crisi e auspicato una regia unica per potersi indirizzare con chiarezza nelle scelte necessarie per ciascun comparto.

“Una regia unica che io considero indispensabile, in coordinamento con il Governo – ha detto il presidente della Regione Bonaccini – e con il contributo di ascolto di tutte le categorie interessate dai riflessi economici e sociali di questa crisi”.

Una crisi che lo stesso Bonaccini ha definito “in rapida mutazione e per alcuni versi dai contorni imprevedibili: per quanto ci riguarda noi stiamo per diramare alle Prefetture e ai sindaci i dettagli della nostra ordinanza e, come Regioni, cerchiamo di rendere chiare in un quadro di coerenza, le misure assunte, ponendo al centro innanzi tutto il tema della massima prevenzione”.

Da parte delle associazioni e dei sindacati sono stati posti i temi della circolazione delle merci, della retribuzione dei lavoratori, dipendenti e non, della formazione professionale e dei tempi dei genitori alle prese con la chiusura delle scuole. In particolare, sono stati sollevati i temi dell’utilizzo della cassa integrazione, con lo stop ai contatori, della sospensione del pagamento delle rate dei mutui, della proroga del pagamento delle imposte, temi che saranno posti quanto prima al Governo, quali strumenti immediati per garantire la continuità di un sistema produttivo che assieme a Lombardia e Veneto produce il 40% del Pil nazionale. La Regione, per le proprie competenze, farà quanto richiesto, come ad esempio la dilazione dei tempi dei bandi per le imprese di tutti i settori.

Inoltre, è emersa la richiesta di utilizzare il metodo già vissuto ai tempi del sisma per la ricostruzione, con un coordinamento forte di tutti i livelli istituzionali, comprese tutte le pubbliche amministrazioni dello Stato, al fine di agire in modo unitario.

Il tavolo è permanente e convocabile in qualsiasi momento in relazione alle esigenze e i cambiamenti dovuti alle ordinanze.