Inattività, rischio per i disabili. OPIMM a Cna: aiutiamoli

Inattività, rischio per i disabili. OPIMM a Cna: aiutiamoli

 

Dal 2017 la Fondazione Opimm Onlus e Cna Associazione di Bologna collaborano per supportare le specifiche missioni. Per la Fondazione la disponibilità delle aziende a sostenere l’inclusione sociale è sempre stata e continua a essere fondamentale per creare possibilità di lavoro per le persone svantaggiate. Le partnership con le aziende e le associazioni di categoria permettono di valorizzare sia lo sviluppo delle persona, sia l’impatto sociale dell’azienda per il territorio. Cna Bologna e Cna Pensionati in questo sono sempre state molto attente.

In questa difficile fase di emergenza sanitaria, per OPIMM sarebbe molto importante avere un supporto per due specifiche esigenze legate al Protocollo sicurezza disposto dai decreti governativi rispetto al Covid-19:

1) agire sui locali, gli impianti e i dispositivi individuali delle sedi operative per creare, a partire da maggio 2020, le condizioni di ripresa in sicurezza delle attività socio-occupazionali in favore delle persone disabili, ritenute un servizio essenziale dall’AUSL e dal Comune di Bologna

2) acquisire dotazioni informatiche e digitali come pc portatili, tablet, smartphone, sim card per rendere maggiormente articolata la modalità di svolgimento delle attività sia lavorative che di supporto.

Potrebbe essere anche interessante ragionare sul coinvolgimento di Cna Pensionati per realizzare, dove possibile, una formazione a distanza con lavoratori e lavoratrici con disabilità OPIMM per favorire lo sviluppo di competenze e autonomie personali legate agli ambiti professionali dei volontari/e coinvolti/e.

Di cosa si occupa OPIMM?

La Fondazione OPIMM Onlus lavora a Bologna da più di 50 anni per favorire l’inclusione sociale delle persone svantaggiate attraverso la formazione e l’accompagnamento al lavoro (www.opimm.it).

Nel tempo ha affrontato ambiti di intervento sempre più complessi e differenziati, sviluppando un progetto formativo, educativo che ha sempre mantenuto un’attenzione costante: alla persona, alla sua famiglia, al rapporto con il territorio.

OPIMM realizza la sua missione attraverso tre aree di intervento: il Centro di Lavoro Protetto (CLP), Centro di Formazione Professionale (CFP), il Centro INFO-BO.

Il CLP si configura come una struttura socio-occupazionale diurna che accoglie persone adulte dai 18 ai 65 anni con disabilità mentale, talora associata ad altre forme di disabilità. Presso le due sedi del Centro, i 120 utenti accolti svolgono attività per lo più produttive (lavorazioni in conto terzi) ma anche espressive, artistiche e riabilitative.

Il CFP, accreditato dalla Regione Emilia-Romagna, realizza azioni formative e interventi personalizzati rivolti a persone fragili per favorirne l’integrazione scolastica, l’accesso al mondo del lavoro, il mantenimento dell’occupazione e la valorizzazione del profilo professionale. Le diverse attività coinvolgono circa 150 utenti all’anno.

Il Centro INFO-BO, convenzionato con la Prefettura e il Comune di Bologna, fornisce a circa 1.500 utenti l’anno servizi informativi sui ricongiungimenti familiari e le opportunità del territorio per i nuovi giunti, oltre che configurarsi come osservatorio dei ricongiungimenti familiari in area metropolitana.

In questo momento con emergenza Covid-19 come cambia le attività della Fondazione?

Dal 24 febbraio (CFP) e dal 9 marzo (CLP) tutte le attività sono sospese.

Per i lavoratori e lavoratrici con disabilità del Centro di Lavoro Protetto e per i partecipanti alle iniziative del Centro di Formazione Professionale, ogni giorno di inattività porta tristezza e mette a rischio le competenze acquisite sul campo. Il tempo passato sempre in casa e lontano dai compagni toglie la voglia di rimanere autonomo, di stare impegnato, di rivolgersi ad altri e nuovi interessi.

L’emergenza Covid-19 ha creato l’urgenza di intervenire rapidamente per:
 - accompagnare ed istruire gli interessati e le loro famiglie circa l’adozione di misure di protezione e i comportamenti di prevenzione del contagio
 - contribuire a prevenire il senso di abbondono ed isolamento a chi ha interrotto lavoro e/o formazione
 - supportare il vuoto relazionale da distanza o le fatiche relazionali da convivenza stretta
 - mantenere le conoscenze e le competenze raggiunte da ognuno
 - imparare cose nuove e sperimentare nuove abilità.
- tutelare salute e benessere, dato che non può essere ridotta alla sola prevenzione.

Già dal 10 marzo, il personale di OPIMM si mantiene in contatto con il telefono prima di tutto, poi in alcuni casi con lo scambio di mail e per pochi anche usando il tablet o il pc. Il supporto a distanza è garantito a tutte e tutti, perché nessuno/a si senta solo/a e abbia l’occasione di mantenersi attivo/a. Ma poche persone sono dotate a casa dell’attrezzatura e dei collegamenti adatti per vedersi e scambiarsi anche video ed immagini.

Per questo motivo, è necessario mettere tutte e tutti nelle condizioni di avere strumenti più efficaci di comunicazione fra compagni di lavoro, educatori e famiglie, cercando di mantenere vive le relazioni, le conoscenze e le competenze raggiunte, come pure imparando cose nuove e nuove abilità.

E’ indispensabile provvedere subito all’acquisto di attrezzature informatiche e digitali come pc portatili, tablet, smartphone, sim card per affrontare il presente e dotare molti di strumenti utili con il ritorno alla normalità. In questo modo, si intende trasformare la permanenza forzata a casa per l’emergenza covid-19 in un’opportunità di crescita e di evoluzione.

Per questo abbiamo lanciato una raccolta fondi online>>>

Tutti e tutte noi possiamo vivere meglio questo difficile periodo se accompagnati, ascoltati, incoraggiati, orientati.


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