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Tra le novità del nuovo sistema di incentivi auto 2024 c’è anche l’Ecobonus Retrofit per chi intende installare impianti di alimentazione a GPL e metano sulle autovetture benzina o diesel fino a Euro 4. I dettagli della misura sono stati resi noti con il decreto direttoriale n. 261 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 3 giugno 2024, e dal 19 giugno 2024 gli installatori potranno accreditarsi sul sito dell’Ecobonus.
Contributo
E' previsto il riconoscimento, alle persone fisiche, di un contributo fisso per l’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano su autoveicoli di categoria M1 (veicoli per il trasporto di persone, con max. 8 posti a sedere oltre al conducente) omologati in una classe non inferiore a Euro 4. Tale contributo fisso è pari a:
a) euro 400 per il GPL;
b) euro 800 per il metano.
Il contributo è corrisposto dall’installatore al beneficiario dell’impianto di alimentazione a GPL o metano mediante compensazione con il prezzo relativo all’impianto ed all’operazione di installazione.
Le imprese costruttrici degli impianti di alimentazione a GPL o metano rimborsano all’installatore l’importo del contributo e, per l’esercizio in cui si provvede all’aggiornamento della carta di circolazione del veicolo, recuperano tale importo quale credito di imposta.
Il Decreto Direttoriale prevede che il contributo di cui sopra sia riconosciuto per le installazioni effettuate dal 25 maggio 2024 (data di entrata in vigore del DPCM 20/05/2024) al 31 dicembre 2024
Condizioni e modalità di accesso e fruizione
A partire dal 19 giugno alle ore 10.00, sarà possibile accreditarsi attraverso l’area rivenditori, successivamente sarà resa nota la data di avvio per prenotare i contributi.
Gli installatori degli impianti devono, quindi, registrarsi nel sistema informatico e inserire i dati relativi all’auto da trasformare, con indicazione della targa del veicolo oltre all’ordine di acquisto dell’impianto, ivi compresa l’indicazione dell’importo versato a titolo di acconto ove presente, secondo la procedura che sarà resa disponibile sempre sul sito istituzionale del Ministero ottenendo, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di registrazione della prenotazione. Entro 120 giorni dalla prenotazione, gli installatori confermano l’operazione, comunicando il numero di targa del veicolo trasformato e il codice fiscale dell’impresa costruttrice o importatrice dell’impianto di alimentazione.
La registrazione nel sistema informatico è consentita solo agli installatori che svolgono come attività primaria o secondaria la riparazione meccanica di autoveicoli.
Le imprese costruttrici o importatrici dell’impianto nuovo rimborsano poi all’installatore l’importo del contributo, ricevendo dallo stesso la documentazione indicata nel decreto direttoriale. I contributi sono riconosciuti alle seguenti condizioni:
a) che, alla data di installazione dell’impianto di alimentazione a gas, il veicolo non sia omologato come alimentato a GPL o a metano o a doppia alimentazione;
b) che l’impianto di alimentazione a gas, oggetto di installazione, sia nuovo di fabbrica e completo di tutte le sue componenti;
c) che nella fattura attestante l’acquisto e l’installazione dell’impianto di alimentazione a gas, emessa in data successiva al 25 maggio 2024, sia indicata la misura dello sconto praticato in ragione del contributo statale.
Non è consentito presentare più di una domanda di accesso a questi contributi per il medesimo veicolo.
Non possono usufruire di questa incentivazione alla trasformazione
i veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni di CO2 comprese nella fascia 61-135 g/km, acquistati da persone fisiche usufruendo del contributo all’acquisto nell’ambito dell’ Ecobonus negli anni 2022, 2023 e 2024; e
i veicoli usati di categoria M1 omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni di CO2 fino a 160 g/km, acquistati da persone fisiche anche in locazione finanziaria, usufruendo dei contributi all’acquisto erogati nell’ambito delle iniziative Ecobonus 2019 e successive.
Risorse
Le risorse disponibili per questa misura di incentivazione ammontano a circa 10 milioni di euro, di cui il 60% riservati all’installazione di impianti a metano.
Sulla base di un monitoraggio della misura che sarà effettuato al 15 settembre 2024, il Ministero può modificare in corso d’anno la ripartizione delle risorse residue disponibili, riservando comunque una quota di almeno il 30% delle risorse originarie al metano.