Batte forte il cuore di CNA Bologna in favore degli alluvionati [...]
Quali sono le spese sanitarie che possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi per ottenere poi i rimborsi? Ricordiamo quelle più frequenti:
- le spese mediche e quelle di assistenza specifica
- le spese mediche generiche, comprese quelle omeopatiche
- i medicinali anche omeopatici acquistabili negli esercizi autorizzati
- le spese chirurgiche, compresi i trapianti di organi; le spese specialistiche
- le analisi, gli esami, le indagini di laboratorio, le cure termali, le terapie, eccetera
- le prestazioni effettuate da fisioterapisti, podologi, tecnici ortopedici, audiometristi, igienisti dentali, ostetriche, logopedisti, oftalmologi, dietisti, chiropratici, eccetera
- l’acquisto e l’affitto di protesi sanitarie e di attrezzature sanitarie: apparecchi per aerosolterapia, siringhe, sfigmomanometro, bombole ossigeno, occhiali da vista (con esclusione delle spese sostenute per l’impiego nella montatura di metalli preziosi, quali oro, argento e platino) e lenti a contatto (comprese le spese per l’acquisto del liquido, indispensabile per il loro utilizzo), apparecchi per fratture (garza e gesso), busti, stecche, eccetera, appositamente prescritti per la correzione o la cura di malattie o di malformazioni fisiche; stampelle, bastoni canadesi, carrozzelle, eccetera
- i ricoveri e le degenze, ma sono escluse le maggiorazioni per i comfort in camera
- i ticket pagati nell’ambito del Servizio sanitario nazionale
- l’assistenza infermieristica e riabilitativa da parte di personale qualificato che sia in possesso di titolo abilitativo, laurea, ecc.
- le prestazioni rese da addetti qualificati all’assistenza alla persona
- le prestazioni rese da addetti qualificati come educatori professionali, animatori, terapia occupazionale e assistenza di nucleo
- i dispositivi medici e medico diagnostici in vitro
Tra le detrazioni previste dalla normativa fiscale italiana, quella delle spese sanitarie rappresenta la tipologia più richiesta. Nella maggior parte dei casi, per le spese sanitarie è riconosciuta una detrazione dall’Irpef di una percentuale della spesa sostenuta (19%) per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia). In alcune situazioni, invece della detrazione dall’imposta lorda, si può usufruire di una deduzione dal reddito complessivo.
Sconto fiscale su alimenti a fini medici speciali
Anche nel periodo d’imposta 2018 sono detraibili le spese per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali inseriti nella sez. A1 del Registro nazionale (art.7 Decreto Ministero della Sanità n.8/6/2001), esclusi quelli destinati ai lattanti (sez. A3) e quelli per celiaci (sez. A2). Si tratta di alimenti da utilizzare sotto controllo medico, destinati a soggetti “affetti da turbe, malattie o condizioni mediche che determinano una vulnerabilità nutrizionale, cioè l’impossibilità o la forte difficoltà ad alimentarsi utilizzando i comuni alimenti, integratori alimentari compresi, per soddisfare il loro fabbisogno nutritivo”. L’elenco degli alimenti speciali della sez. A1 è sterminato, ed è reperibile sul sito del Ministero della salute.