Progetto di accompagnamento al lavoro Antoniano-Cna

Progetto di accompagnamento al lavoro Antoniano-Cna

L’Antoniano che col suo Sportello prende in carico persone in cerca di lavoro, la Cna che associa imprese con difficoltà a reperire manodopera.

Da queste reciproche esigenze nasce il “Progetto di accompagnamento al lavoro” che vede appunto insieme Antoniano e Cna Bologna. Oggi la firma dell’accordo.

Obiettivo: trovare il maggior numero di personale selezionato e motivato che possa dare una risposta al fabbisogno di manodopera delle aziende.

 

Il progetto prevede diverse fasi: lo sportello lavoro dell’Antoniano prende in carico persone che cercano un impiego oppure ne vogliono uno migliore rispetto a quello attuale. Antoniano approfondisce le loro competenze e abilità, le loro aspettative occupazionali e i lavori precedentemente svolti.

Dopodichè si procede all’incontro tra gli interessi e le competenze degli utenti dello Sportello lavoro con le esigenze delle imprese che Cna ha segnalato.

Si arriverà così all’individuazione dei profili ritenuti più adeguati che saranno messi in contatto con Cna e le sue aziende. Il primo contatto prevede un colloquio di conoscenza in azienda tra lavoratore/lavoratrice e imprenditore/imprenditrice.

Se il “match” funziona e c’è un reciproco interesse, il lavoratore o tirocinante verrà inserito in azienda, l’Antoniano porterà avanti un accompagnamento socio-educativo del lavoratore e allo stesso tempo Cna provvederà a costruire percorsi di formazione e specializzazione ad hoc.

 

“La carenza di manodopera è un problema che riguarda un’impresa su due – spiega Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna -. Non è solo una sensazione, ma il risultato di costanti sondaggi che effettuiamo tra le nostre aziende. Nell’ultimo realizzato, il 40% vorrebbe personale specializzato, ma un 10% lo sta cercando anche senza specializzazioni. I settori che storicamente segnalano la carenza di manodopera sono quelli della produzione (meccanica in particolare), degli impianti (manutentori caldaie, elettricisti, idraulici), delle costruzioni e dell’alimentare. Ma in pratica tutti i settori hanno questo problema. La collaborazione fra Cna Bologna e Antoniano va avanti da anni, nell’ambito delle molteplici attività che la Cna svolge, attenta com’è da sempre rispetto alle tematiche sociali. Una collaborazione ulteriormente rafforzata dalla Cena del Cuore che lo scorso Natale Cna ha organizzato a Palazzo Re Enzo devolvendo il ricavato alla mensa dell’Antoniano”.

 

Allo Sportello lavoro dell’Antoniano si rivolgono uomini e donne in egual misura. Si tratta prevalentemente di persone con background migratorio che rientrano nella fascia d’età 18-35 anni. La gran parte proviene dal continente africano, ma non mancano prese in carico dal Subcontinente indiano e più recentemente dal Perù e dall’Ucraina.

La gran parte delle persone che accedono allo Sportello sono alla ricerca di un impiego o vorrebbero un impiego migliore di quello che hanno. Sono in maggioranza costretti a ripensare il proprio percorso professionale una volta in Italia per ragioni linguistiche, per necessità economiche e per motivi familiari. I loro percorsi professionali sono i più disparati: dal comparto logistico, alla ristorazione, all’edilizia, alla meccanica tra gli uomini; ristorazione, pulizie e cura della persona tra le donne.

Sono cittadini italiani e stranieri che contattano i diversi servizi sociali proposti da Antoniano: la mensa, il centro d’ascolto, l’accoglienza ai rifugiati, i progetti di transizione abitativa, i laboratori.

 

“Per San Francesco il lavoro è un dono, anzi insiste perché chi non sa impari – afferma Giampaolo Cavalli, Direttore Antoniano -. Fa parte della vita, è un modo per collaborare a rendere più bella la creazione, la vita. Lavorare con le proprie mani è un modo autentico per costruire relazioni, per vivere da fratelli. Nella vita di ogni uomo e ogni donna il lavoro racconta chi ognuno è, è un tassello importante della propria identità di come uno vuol essere e può diventare. La risposta a un bisogno e per molti, i più fortunati, anche la realizzazione della propria identità. Anche questo insieme possiamo farlo, per la costruzione di un futuro migliore per tutti e tutte”.

 

Oggi viene firmato da Antoniano e Cna Bologna l’accordo che dà il via al “Progetto di accompagnamento al lavoro”, un momento istituzionale importante, ma la collaborazione sul progetto è già partita e dal punto di vista operativo sia Antoniano che Cna si sono già attivati per individuare le figure interessate e le imprese disposte ad inserirle come lavoratori o tirocinanti.

 

Certamente il momento formativo sarà strategico per il buon esito del progetto e sulla formazione saranno attivi sia Antoniano che Cna. Antoniano infatti porterà avanti un accompagnamento socio-educativo degli utenti coinvolti in accordo con Cna e l’azienda interessata. Allo stesso tempo, nel caso vi sia l’esigenza, Cna e il suo ente di formazione provvederanno a costruire percorsi di formazione o specializzazione ad hoc.

L’obiettivo per i firmatari del progetto è molto chiaro: per Antoniano aumentare le possibilità di inserimento e continuità lavorativa di chi si rivolge allo Sportello, per Cna trovare alcune risposte concrete al fabbisogno delle sue aziende.

Ma soprattutto, per entrambi, è trovare un metodo efficace di incontro tra domanda e offerta di lavoro che diventi un esempio concreto e virtuoso per Bologna. Dove la solidarietà e l’impegno sociale siano una leva efficace anche per muovere l’economia.