SIPLA, festa per i primi 40 anni

SIPLA, festa per i primi 40 anni

Venerdì sera 15 settembre la SIPLA srl ha festeggiato i suoi primi 40 anni con una festa al “707” di Castel Maggiore alla quale hanno partecipato dipendenti, amici e clienti, CNA Bologna e Confindustria Emilia. Lo scultore Michele D'Aniello ha dedicato una sua opera alla SIPLA, opera che è stata mostrata per la prima volta. Sul palco sono intervenuti il Sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno e il collega della città serba di Velika Plana dove SIPLA ha un altro polo produttivo. CNA Bologna ha donato un manufatto artistico.

La storia della SIPLA di Crespellano è quella di un’azienda piccola nel momento della sua creazione, negli anni cresciuta di dimensione. Oggi punto di riferimento per le grandi imprese del packaging del territorio bolognese ed emiliano.

La SIPLA, nata nel 1977 per volontà di Ezio Nanetti e Pietro Folesani, negli anni ha assunto sempre più le caratteristiche di azienda strutturata dimostrandosi capace di rispondere positivamente al mercato e accrescendo la sua competitività. SIPLA si occupa di produzione di macchine automatiche e attualmente lavora per le big emiliane nel settore del packaging quali Coesia, Ima e Tetra Pak, ma anche per produttori stranieri.

L'integrazione tra progettazione e produzione è uno dei punti fondamentali che ha portato l’azienda di Crespellano a un successo nazionale ed internazionale. Nel 1999, infatti, i soci della SIPLA hanno deciso di avviare, con una neonata società di engineering, PROSGM, una stretta collaborazione che ha portato fin da subito alla creazione del GRUPPO SIPLAPROSGM.  Un connubio durevole e produttivo che ha fatto sì che il GRUPPO sia cresciuto oltre le aspettative. Attualmente sono occupate in Sipla 90 persone in Italia, 70 in Serbia e 80 in ProSGM. A tutto questo si affianca un importante incremento del fatturato del gruppo, che nel 2017 supererà i 25 milioni.

“Nel 2007 – raccontano Daniele e Luca Nanetti, soci della SIPLA Srl – abbiamo deciso di aprire un polo produttivo in Serbia, a Velika Plana, L’apertura del polo produttivo in Serbia non è stato pensato solo come una delocalizzazione della produzione in un Paese che storicamente è a basso costo di manodopera, ma come una nuova opportunità di aprire una filiale in un Paese estero. E quest’anno, a distanza di 10 anni, abbiamo deciso di donare alla scuola tecnica della città serba un laboratorio che potrà essere utilizzato dai giovani studenti”.


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