La maggioranza delle imprese è ancora completamente contraria a Bologna Città 30, i favorevoli sono pochissimi, sono aumentate le aziende “possibiliste” che però chiedono importanti modifiche alle misure attualmente in vigore.

Da quando sono entrate in vigore anche le sanzioni, quindi dal 16 gennaio, per le aziende sono decisamente aumentati i tempi medi di percorrenza. Una su due giudica la segnaletica non sufficientemente chiara. Il 40% non ha ancora incontrato vigili col telelaser e il 27% solo una volta. Solo il 5% riesce a rispettare completamente i 30 all’ora, uno su due ci prova “ma sinceramente è difficile”. La maggiore difficoltà è che “il controllo del contachilometri e della cartellonistica distrae la guida”. I vantaggi maggiori sono “la riduzione degli incidenti e delle vittime della strada”.

Sono questi i principali risultati del terzo sondaggio realizzato in sei mesi da Cna su un migliaio di sue aziende associate appartenenti a tutti i settori, sul tema caldissimo del “Piano Bologna 30”. “Le nostre imprese continuano a dichiararsi contrarie al Piano Bologna 30, anche dopo che dalle parole e dai progetti si è passati all’operatività. E ne spiegano anche i motivi, le difficoltà che incontrano, la conferma che i tempi di percorrenza si sono allungati. La novità è che si dicono interessate a modifiche concrete al piano originale. Cna come sempre ascolta la voce delle sue imprese e porterà questi risultati all’attenzione del Comune di Bologna, confidando che questa voce sia ascoltata anche dalla Giunta comunale” commenta Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna.

Il 56% completamente contrario

La domanda chiave continua ad essere l’opinione delle imprese su Bologna Città 30. Il 56% si dichiara completamente contrario, solo il 6% completamente favorevole. La domanda però consentiva più possibilità di risposte, per cui un 52% di imprese chiede modifiche concrete al piano che a loro parere porterebbe ad un suo miglioramento: per la precisione il 34% propone di ridurre le strade che attualmente prevedono i 30 all’ora, in particolare quelle oltre i viali di circonvallazione; l’11% chiede di concedere velocità fino ai 50 all’ora sulle corsie preferenziali per mezzi pubblici, taxi e ncc; il 7% chiede di introdurre fasce orarie per cui soprattutto di notte certe strade ai 30 all’ora fuori dai viali possano “trasformarsi” in strade a 50 all’ora.

Confrontando i risultati coi precedenti sondaggi Cna, i completamente contrari restano praticamente gli stessi: erano stati il 58% nel giugno 2023 e il 49% in ottobre 2023, oggi sono il 56%. Come si diceva, crescono invece le richieste concrete e precise di modifiche.

Si allungano i tempi di permanenza nel traffico

Alle imprese è stato chiesto se sono aumentati i tempi di permanenza nel traffico dal 16 gennaio. Solo il 14% dice che sono rimasti gli stessi, il 27% ha risposto che in media in una giornata un loro mezzo passa 20 minuti in più in mezzo al traffico, il 26% dice 30 minuti in più, il 23% arriva fino a 45 minuti in più.

“È una conferma – continua Antonio Gramuglia – che il timore di una perdita di competitività da parte delle imprese era fondato. Soprattutto per quelle che devono rispondere a richieste urgenti dei loro clienti e naturalmente per quelle che trasportano clienti a bordo”.

Il questionario ha poi approfondito altri aspetti importanti del Piano, a partire dalla segnaletica. Il 29% delle imprese giudica le indicazioni stradali sui 30 all’ora (cartelli e “bolloni” sull’asfalto) chiare ma non sempre visibili. Il 6% le promuove completamente. Il 27% le giudica abbastanza confuse e migliorabili, il 31% decisamente “molto confuse”.

Ancora pochi telelaser

Ma quanti vigili col telelaser hanno incontrato le imprese in questa decina di giorni dall’entrata in vigore delle multe? Il 40% dice di non averne incontrato nessuna, il 27% solo una volta, il 15% tre volte, il 12% li ha incontrati tutti i giorni.
Sinceramente, “riesce a rispettare i 30 all’ora dove è richiesto?”, ha domandato Cna alle imprese. Il 6% ha risposto “assolutamente sì”, il 55% ammette che ci prova “ma sinceramente è difficile”, il 28% ci prova “ma non sempre ci riesce”.

Difficile controllare contachilometri e segnaletica

E quali sono le principali difficoltà nel viaggiare a 30 all’ora? Quasi un plebiscito, l’81% dice che “il controllo del contachilometri e della cartellonistica distrae la guida”. Anche questa domanda consentiva una risposta multipla, per cui il 41% conferma che “si allungano i tempi e la mia azienda perde competitività”, il 28% che “gli altri mezzi sono poco tolleranti con chi va ai 30 all’ora”. Il 7% è tranquillo e dichiara che non ha nessuna difficoltà.
Sta portando vantaggi viaggiare a 30 all’ora? Per il 68% nessuno, il 17% è convinto che si ridurranno incidenti e vittime della strada, il 13% che si rispettano maggiormente bici e pedoni. Per un 8% si risparmia anche del carburante. E per un 7% “una volta che ci si abitua può essere rilassante andare meno veloci”.

Il Presidente Cna Bologna Antonio Gramuglia: “Il Comune ascolti le voce delle imprese”

“Sono passati poco più di una decina di giorni dall’avvio del regime sanzionatorio – conclude Antonio Gramuglia – certamente alcune analisi potranno essere ancora più approfondite, però le risposte che le imprese hanno dato al nostro sondaggio sono già molto precise e concrete. E ci sembrano molto ragionevoli. Il Comune crediamo che dovrà tenerne conto”.

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