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Silvia Bernabei confermata Presidente CNA Area Appennino Bolognese

sab 29 mar 2025

Si è svolta sabato scorso presso l’Istituto Montessori-Da Vinci di Alto Reno Terme l’Assemblea Elettiva CNA dell’Area Appennino Bolognese. Al voto gli associati CNA che hanno la sede nei Comuni di Castel D’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato, Alto Reno Terme, Camugnano, Lizzano in Belvedere.

Le imprese CNA dell’Area Appennino Bolognese hanno confermato come loro Presidente Silvia Bernabei dell’azienda Bernabei Trasporti di Castel di Casio.

Silvia Bernabei nasce nel 1992 a Porretta Terme, in Appennino bolognese.

Laureata in Giurisprudenza all’Università di Bologna con tesi in Diritto dei Trasporti, decide di entrare nell’azienda di famiglia, Bernabei Trasporti srl fondata nel 1981 dai genitori; anche durante gli anni di studio ha sempre gravitato nel settore per avviare il laborioso percorso del passaggio generazionale.

Si occupa della parte amministrativo-gestionale dell’impresa, formandosi con corsi di specializzazione, in materia di risorse umane, comunicazione e finanza. Obiettivo è innovare e dirigere l’impresa con un’ottica di evoluzione integrando il servizio di trasporto con quello della logistica integrata.

L’Azienda conta attualmente tre sedi, dislocate tra le province di Bologna e Torino, mantenendo la sede legale e storica nel cuore dell’Appennino bolognese, con all’attivo 40 dipendenti.

Silvia Bernabei era stata eletta Presidente CNA dell’Area Appennino la prima volta nel 2021.

Per la Presidenza di CNA Area Appennino Bolognese sono stati dunque eletti:

  • LUCA BATTAGLIOLI della ditta AGRITUR di Lizzano in Belvedere, specializzata nella trasformazione e lavorazione della frutta, afferente all’Unione Agroalimentare.
  • SILVIA BERNABEI della ditta BERNABEI TRASPORTI di Castel di Casio, attiva nel settore trasporto merci, afferente all’Unione Fita.
  • MORENA DONDARINI della ditta F.LLI NANNI di Alto Reno Terme, attiva nell’ambito del commercio e dell’installazione di impianti elettrici, afferente all’Unione Installazione Impianti.
  • LUIGI OTTONELLI della ditta LUIGI OTTONELLI, ottico di Gaggio Montano, afferente all’Unione Benessere e Sanità.
  • LUCIANO RAPEZZI della ditta ALFEC di Castiglione dei Pepoli, specializzata in serramenti, afferente all’Unione Produzione.
  • MARCELLO SANTORO della ditta SANTORO COSTRUZIONI di San Benedetto Val di Sambro, attiva nel settore dell'edilizia, afferente all’Unione Costruzioni.

Questi invece sono gli altri componenti della Presidenza CNA Area Appennino Bolognese che sono stati candidati per essere eletti nelle future assemblee di mestiere CNA dal 13 al 20 maggio 2025:

  • SABRINA BETTI della ditta AUTOCARROZZERIA BETTI di Grizzana Morandi, attiva nel settore dell’autoriparazione, afferente all’Unione Servizi alla Comunità.
  • FEDERICO MONTANARI della ditta SOLAR POWER INNOVATION SYSTEM di Gaggio Montano, attiva nel settore dell’edilizia, afferente all’Unione Costruzioni.
  • MAURO BRUNETTI  della ditta BRUNETTI MAURO di Camugnano, afferente all’Unione Servizi alla Comunità.
  • MICHELA TONELLI della ditta COMUR di Gaggio Montano, specializzata in progettazione e costruzione di macchine utensili, afferente all’Unione Produzione.
  • FRANCO VITALI dell’impresa EFFEGI di Vergato, attiva nel settore delle costruzioni e impianti, afferente all’Unione Costruzioni.

All’Assemblea CNA Area Appennino Bolognese sono intervenuti i Sindaci dei Comuni dell’area: Alto Reno Terme Giuseppe Nanni, Lizzano in Belvedere Barbara Franchi, Castel d’Aiano Chiara Rossella, Castel di Casio Daniele Bertacci, San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni, Gaggio Montano Giuseppe Pucci.

Interventi sulla mobilità e sui trasporti

Le priorità per le aziende dell’Area Appennino

L’Assemblea è stata anche l’occasione per presentare un sondaggio svolto da CNA tra le imprese dell’area. Il 64%, quindi la maggioranza, indica nei trasporti la priorità a cui CNA, Comuni e Unione Appennino devono dedicarsi. Il 43% segnala la mobilità come secondo tema a cui le amministrazioni devono dedicarsi. Insomma emerge come il problema degli spostamenti in Appennino si confermi l’emergenza più rilevante da risolvere. Non a caso CNA è sempre stata in prima linea su questo argomento e la richiesta di una Bretella di collegamento tra le valli del Reno e del Setta è sempre stata portata avanti con convinzione da CNA. Altre priorità per le imprese dell’Appennino sono una riduzione della burocrazia (43%) e il reperimento della manodopera (29%).

Le imprese dell’area, in linea con la media nazionale, sono abbastanza pessimiste rispetto all’immediato futuro: per i prossimi mesi il 50% delle imprese prevede un fatturato in calo. Il 43% prevede invece stabilità nel fatturato. Per il semestre appena concluso c’è equilibro tra chi ha segnalato un andamento stabile nel fatturato stabile ed un andamento invece in calo.

Abbastanza stabile l’occupazione, il 64% dice che non aumenterà né diminuirà l’organico. Però un 29% prevede un calo degli occupati. Per il capitolo investimenti, il 29% delle imprese li ha in programma. La maggioranza (il 43%) invece non pensa di investire.

Agli associati dell’Appennino è stato chiesto quali aspetti minacciano maggiormente le imprese del territorio. E’ l’eccessiva pressione burocrazia il nemico numero uno, per il 64% delle risposte. Per il 43% è l’eccessiva pressione fiscale,stessa percentuale per la difficoltà a trovare nuovi clienti in Italia e una significativa diminuzione dei clienti storici.

A proposito di reperimento della manodopera, il 21% ha difficoltà a reperirla. In merito alle competenze ricercate dalle imprese, al 21%  non interessa il livello di istruzione dell’aspirante dipendente bensì il suo impegno ad imparare.

Per quanto riguarda il passaggio generazionale dell’azienda da genitori a figli, il 21% ha già provveduto, il 21% ce l’ha in programma, il 14% di aziende che non ha eredi sta cercando altre soluzioni fuori dalla famiglia. Preoccupa quel 21% che non avendo figli o figli interessati avverte che l’azienda rischierà di chiudere.

Per un’imprenditrice è più difficile fare impresa rispetto ad un imprenditore? Il 75% delle titolari di impresa dell’Area Appennino sostiene che per un’imprenditrice è più difficile conciliare il lavoro con la famiglia perché i carichi familiari sono sempre maggiori per una donna.

Rispetto ai dazi che gli Stati Uniti stanno imponendo, il 45% delle piccole e medie imprese dell’area è convinto che avranno un impatto negativo e sono preoccupate.

Per i giovani imprenditori la priorità per una neoimpresa è avere supporto per ottenere buon credito.

Rispetto ai piani di sviluppo turistico del territorio, la metà delle imprese del commercio non è soddisfatta e non crede che portino ad un aumento di clienti e ad una crescita del turismo.