Un bolognese su due è definibile “caregiver”, in quanto si prende cura di una persona cara consenziente, non autosufficiente o che ha bisogno di aiuto. [...]
Un centro per il benessere dei pazienti. Si chiama “L’acqua e le rose” e sarà un’oasi di serenità all’interno del padiglione 2 del Policlinico S. Orsola Malpighi. Lo ha realizzato, grazie alle donazioni dei bolognesi, la Fondazione Sant’Orsola. “Con questo intervento – spiega il Presidente Giacomo Faldella – mettiamo concretamente al centro il benessere e la dignità del paziente che, quando viene ricoverato in ospedale, ha bisogno di trovare un luogo capace di prendersi cura ed avere attenzione al benessere di tutta la persona. Adesso che il cantiere è terminato, ogni donazione che arriverà servirà al suo funzionamento”.
“Il centro ha iniziato a prendere forma nel 2019. La prima a crederci è stata Cna che attraverso Cna Impresa Sensibile (oggi Fondazione Impresasensibile) donò i primi 30.000 euro – spiega Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna -. E Cna è ancor più protagonista di questo progetto in quanto 20 barbieri e parrucchiere Cna a turno, grazie ad una convenzione con Cna Bologna, presteranno la propria attività – a carico sempre di Fondazione Sant’Orsola – a una tariffa ridotta; inoltre 4 barbieri e parrucchiere pensionati Cna, sempre grazie alla convenzione con Cna Bologna, si presteranno a turno per piccoli interventi di supporto. È anche la dimostrazione della sensibilità degli acconciatori Cna che oltre a questa iniziativa, in cui danno sollievo ai pazienti del Sant’Orsola, sono protagonisti anche nel progetto Make Up e Acconciatori ed estetisti in strada. I negozi di vicinato, come quelli degli acconciatori, devono essere valorizzati anche per questo motivo. E anche i pensionati dimostrano che quando ci sono progetti di volontariato loro son sempre tra i protagonisti”
"L'apertura dell'area benessere del Policlinico Sant'Orsola è il proseguimento di un percorso già avviato fin dal 2019 e certamente, grazie a Cna Bologna, la nostra collaborazione con un presidio ospedaliero così importante proseguirà - commenta Romano Benini, Presidente della Fondazione Impresasensibile -Questo è un progetto esemplare per la nostra Fondazione in quanto, grazie sempre a Cna Bologna, l'intervento di cura e di sollievo verso i pazienti del Sant'Orsola viene svolto da professionisti, sia in attività che in pensione, che mettono a disposizione la propria esperienza in modo volontario. È esattamente quel rapporto tra impresa e inclusione sociale a cui si dedica la nostra Fondazione".
Il Centro per il benessere dei pazienti
Il Centro è stato realizzato all’interno del padiglione 2 perché qui, da una parte, la percentuale di pazienti che rimangono ricoverati per più di 15 giorni è doppia rispetto alla media dell’ospedale (20,7% contro 12,1%) e, dall’altra, essendo stato realizzato quasi 60 anni fa, il padiglione è privo di docce nei reparti. Il progetto è nato su proposta di medici, infermieri ed operatori sociosanitari che lavorano in questi reparti.
All’interno dei 100 metri quadrati del Centro, che ha sede nel seminterrato a fianco della Radiologia, i pazienti troveranno:
- docce per chi è almeno parzialmente autosufficiente,
- vasca per bagno assistito con sollevatore per pazienti non autosufficienti,
- servizio di barbiere e parrucchiere,
tutto gratuitamente, grazie alle donazioni che continueranno ad essere raccolte dalla Fondazione Sant’Orsola.
Un servizio nato e sostenuto dalla generosità dei bolognesi
Il progetto ha iniziato a prendere forma subito dopo la nascita della Fondazione Sant’Orsola, già nel 2019. L’emergenza Covid ha bloccato a lungo la possibilità di intervenire all’interno dell’ospedale per realizzarlo, poi il 9 maggio di quest’anno è stato possibile aprire il cantiere. Sono state abbattute le pareti dell’area, rifatti completamente gli impianti e piano piano il Centro ha visto la luce. Ma se è stato possibile condurlo in porto è stato solo grazie alla grande generosità dei bolognesi.
L’intervento ha avuto, infatti, un costo complessivo di 219.000 euro. Ad oggi Fondazione Sant’Orsola ha raccolto 206.864 euro. Mancano dunque poco più di 12.000 euro (circa il 6% del totale) per raggiungere il risultato.
Tantissimi i soggetti che hanno partecipato a questa staffetta di solidarietà: la Fondazione Impresasensibile di Cna ha donato 30.000 euro, il Rotary Club Bologna ha contribuito con 8.000 euro e il Cosmoprof con 5.000. In tutto da aziende e organizzazioni sono arrivati 45.527 euro a cui si somma il grande contributo dato da Inkiostro Bianco che, donando le carte da parati, ha qualificato l’intervento e consentito un grande risparmio.
A tutte queste donazioni si sommano 52.428 euro donati da 592 cittadini (donazione media 88 euro ciascuno) e il 5 per mille raccolto nel 2019 e 2020 (in tutto 108.909 euro) che Fondazione Sant’Orsola ha messo a disposizione del progetto.
Come funzionerà “L’acqua e le rose”
In questa fase iniziale il Centro sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 12.30. Vi lavoreranno:
- 3 operatori sociosanitari, uno messo a disposizione dal Policlinico e due assunti da Fondazione Sant’Orsola, presenti in modo continuativo;
- 20 barbieri e parrucchiere che a turno, grazie ad una convenzione con Cna Bologna, presteranno la propria attività – a carico sempre di Fondazione Sant’Orsola – a una tariffa ridotta;
- 4 barbieri e parrucchiere pensionati che, sempre grazie alla convenzione con Cna Bologna, si presteranno a turno per piccoli interventi di supporto.
In più saranno sempre presenti a turno, per accogliere e accompagnare i pazienti, 20 volontari di Fondazione Sant’Orsola.
Potranno avere accesso a “L’acqua e le rose” tutti i pazienti del padiglione 2 su prenotazione che – attraverso una piattaforma dedicata – sarà effettuata dal coordinatore infermieristico. Sono i sanitari, infatti, che devono valutare se le condizioni del paziente gli consentono di fare il bagno o la doccia o un taglio di capelli senza mettere a rischio né sé stesso né gli altri (non deve avere – ad esempio – ferite ancora aperte o infezioni in atto). Saranno gli OSS del Centro, aiutati dai volontari, ad andare a prendere e riaccompagnare i pazienti in corsia, senza nessun aggravio di lavoro per i reparti.
Tutti i servizi saranno gratuiti grazie alle donazioni che Fondazione Sant’Orsola riuscirà a raccogliere: ogni anno, si stima, serviranno almeno 70.000 euro per coprire i costi del personale (2 operatori sociosanitari, barbieri e parrucchieri) e il materiale d’uso. Una sfida importante per la quale Fondazione Sant’Orsola può già contare su un alleato fondamentale: Rekeep – l’azienda bolognese leader nel facility management – ha scelto, infatti, di diventare partner del Centro, impegnandosi ad erogare ogni anno per tre anni 30.000 euro. Un altro aiuto arriverà da Eley, azienda bolognese del settore cosmetico, che donerà shampo, bagnoschiuma e creme per arricchire il Centro con prodotti di qualità, abbattendo i costi di gestione.
Ognuno può offrire tanti piccoli gesti di quotidianità a chi è costretto a un lungo ricovero.
È possibile donare:
- con carta di credito dal pulsante Dona ora sul sito www.fondazionesantorsola.it selezionando il progetto “Al Sant’Orsola come a casa”;
- con bonifico sul conto corrente bancario intestato a Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus IBAN IT 72 I 08472 36760 000 000 101617 – causale: “Al Sant’Orsola come a casa”;
- con bollettino postale: n° conto 1047864747 intestato a Fondazione Policlinico Sant’Orsola Onlus – causale: “Al Sant’Orsola come a casa”.