Le vie ed i quartieri di Bologna portano ancor oggi le tracce di antichi mestieri.
Le prime corporazioni a costituirsi furono quelle mercantili che nel corso del Duecento riuscirono ad assumere un ruolo guida nelle istituzioni cittadine e nella tutela della qualità dei manufatti.
Il lavoro artigiano, la vita rumorosa ed apparentemente disordinata delle botteghe, tutte aperte sulle strade cittadine, erano le caratteristiche della Bologna medievale e dell’età moderna e ne determinavano persino il clima quotidiano e la stessa fisionomia urbana.
Ma l’artigianato a Bologna non è soltanto un reperto del passato. Le botteghe dell’artigianato sono tuttora parte dell’identità della città. A Bologna si può ancora passeggiare per la città ed incontrare orafi, ceramisti, liutai, restauratori al lavoro nei loro laboratori.
E durante il percorso si impara a liberare l’artigianato dalla sua aurea di decadenza per riconoscere, invece, che l’artigianato oggi è un quotidiano confronto tra innovazione e tradizione, l’incontro tra il sapere antico delle mani con una nuova atmosfera creativa.
Dal 17 maggio, per due giovedì al mese, l’artigianato made in Bo si presenta a Fico, il più grande parco agroalimentare del mondo, all’interno dell’Arena centrale con dimostrazioni dell’artigianato artistico e della moda.
Gli artigiani che si alterneranno in arena sono:
- Giovedì 17 maggio dalle ore 17.00 alle ore 22.30: “Io Sposa” di Pappadia Angela (abiti da sposa e da cerimonia) e Laboratorio d’arte Bam di Barbara Marchi (quadri artistici ad acrilico e stucco si tela);
- Giovedì 31 maggio dalle ore 17.00 alle ore 22.30 Paese dei Balocchi di Simona Ragazzi (articoli in ceramica) e Manufatt di Franco Cova (oggetti di arredo e su misura per la casa in ferro, legno e vetro);
- Giovedì 07 giugno dalle ore 17.00 alle ore 22.30 Eugenio Lenzi (Scultura) e ImmaginArte di Sara Paglia di Sara Paglia (design di moda e industriale);
- Giovedì 28 giugno dalle ore 17.00 alle ore 22.30 Fabio Ferlini (costruzione e riparazioni di chitarre e bassi) e Les Libellules (Abbigliamento sartoriale per bambini).
L’iniziativa rientra nel progetto “Bologna città culturale e creativa” realizzato da Cna con il contributo della Camera di Commercio di Bologna.