Le vie ed i quartieri di Bologna portano ancor oggi le tracce di antichi mestieri.
Le prime corporazioni a costituirsi furono quelle mercantili che nel corso del Duecento riuscirono ad assumere un ruolo guida nelle istituzioni cittadine e nella tutela della qualità dei manufatti.
Il lavoro artigiano, la vita rumorosa ed apparentemente disordinata delle botteghe, tutte aperte sulle strade cittadine, erano le caratteristiche della Bologna medievale e dell’età moderna e ne determinavano persino il clima quotidiano e la stessa fisionomia urbana.
Ma l’artigianato a Bologna non è soltanto un reperto del passato. Le botteghe dell’artigianato sono tuttora parte dell’identità della città. A Bologna si può ancora passeggiare per la città ed incontrare orafi, ceramisti, liutai, restauratori al lavoro nei loro laboratori.
E durante il percorso si impara a liberare l’artigianato dalla sua aurea di decadenza per riconoscere, invece, che l’artigianato oggi è un quotidiano confronto tra innovazione e tradizione, l’incontro tra il sapere antico delle mani con una nuova atmosfera creativa.
Dal 17 maggio, per due giovedì al mese, l’artigianato made in Bo si presenta a Fico, il più grande parco agroalimentare del mondo, all’interno dell’Arena centrale con dimostrazioni dell’artigianato artistico e della moda.
Gli artigiani presenti il 13 settembre saranno:
- Rilegatoria Orpelli di Orpelli Stefano: La Rilegatoria Orpelli è un’azienda artigianale che opera nel settore dal 1970; all’interno della bottega nulla è cambiato, tutto è impregnato dal profumo della colla e della carta. Utilizzando un vecchio telaio e filo di cotone mani esperte, nodo dopo nodo, ricostruiscono quello che il tempo ha disfatto. Ogni libro rinasce a nuova vita cambiando all’occorrenza completamente la “faccia” a seconda del tipo di rilegatura o brossura utilizzata: giapponese, a filo, bodoniana all’americana.
- Rosa Danza di Boscaro Rossella; Rosa Danza è un piccolo laboratorio interamente dedicato alla danza e a ogni forma di ballo, che produce con il proprio marchio abiti per la danza classica, ritmica ed artistica fino ad inoltrarsi nelle discipline del tango argentino, liscio e latino americano.
L’iniziativa rientra nel progetto “Bologna città culturale e creativa” realizzato da Cna con il contributo della Camera di Commercio di Bologna.