La Befana solidale porta pizza e birra alle famiglie in difficoltà

La Befana solidale porta pizza e birra alle famiglie in difficoltà

Una Befana solidale, che il 6 gennaio porterà in regalo più di un centinaio di pizze e birre artigianali ad altrettante famiglie in difficoltà. E’ la Befana pensata da due aziende bolognesi, la pizzeria “Storie DiPinte” insieme a LaB-Libera arte della birra, distributore specializzato in birre artigianali di qualità. Non nuovi a queste iniziative: lo scorso Natale a San Lazzaro hanno distribuito 200 pizze e birre artigianali a famiglie con disagio sociale ed altri eventi solidali ne avevano già organizzati in passato a favore di associazioni come Ageop.

Mercoledì 6 gennaio 130 pizze verranno consegnate alle famiglie che vivono in due strutture di accoglienza del Comune di Bologna, l’Albergo di via del Pallone e l’ex Ostello San Sisto. Sono famiglie che hanno subìto lo sfratto e non sono riuscite a trovare una soluzione abitativa, il Comune transitoriamente le ospita in queste due strutture in attesa che riescano a trovare una casa. Famiglie straniere e italiane, di molte religioni, quasi tutte con minori, prese in carico dall’Assessorato al Welfare e Sanità, Area Welfare e Promozione del Benessere di Comunità, del Comune di Bologna.

 

“Il nostro settore è stato tra i più colpiti dalle difficoltà economiche dovute all’emergenza Covid – spiega Francesco Oppido tra i soci di Storie DiPinte -. Ma quando ne abbiamo parlato con amici e parenti ci siamo anche detti che c’è chi sta molto peggio di noi. Allora ci è venuta l’idea di donare quello che noi realizziamo con passione, la pizza artigianale, a persone che devono affrontare grandi difficoltà. E’ un segno di vicinanza, un modo per dire che non devono sentirsi soli. Saremo una decina di persone, tra soci e pizzaioli, prepareremo le 130 pizze e le porteremo in via del Pallone e in via Viadagola a San Donato. Tutti lavoreranno volontariamente. Saranno pizze margherita, per venire incontro a tutti i gusti”.

 

“Lavoriamo sempre fianco a fianco con Francesco ed abbiamo subito aderito alla loro iniziativa – aggiunge Nicola Dell’Orefice, tra i soci di Lab-Libera Arte della Birra -. Se Storie DiPinte porta le pizze, noi porteremo le nostre birre artigianali. Sono due prodotti che aggregano, la pizza e la birra, rappresentano anche un segno di normalità per la famiglia che le riceve. Sono proposte enogastronomiche semplici, ma di qualità, come richiede la produzione di pizze e birre artigianali, che prevedono materie prime selezionate e una continua ricerca per offrire proposte sempre originali”.

 

"Questa iniziativa dimostra come il cuore pulsante di Bologna si riassuma in una parola: solidarietà verso le persone in difficoltà – afferma Giuliano Barigazzi, Assessore alla Sanità e al Welfare del Comune di Bologna -. È davvero significativo del nostro capitale sociale il senso di appartenenza ad una comunità qui rappresentato da due aziende colpite anch’esse dagli effetti della pandemia che decidono nonostante tutto di aiutare gli altri. E’ un bel segnale che ci racconta una verità fondamentale: dalla pandemia ne usciremo solo uniti e insieme".

 

“Cna volentieri ha dato il patrocinio a questa iniziativa – commenta Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna -. Per noi è molto importante che le aziende artigiane, pur vivendo un periodo di grande difficoltà economica, abbiano la forza e lo spirito di pensare alla solidarietà. Gli artigiani sono sempre stati solidali e sensibili verso chi soffre, anche questa crisi del Covid non li ha cambiati ed è un ottimo segnale in una logica di ripresa e di ripartenza economica”.

 

“Quello della somministrazione (pub e ristoranti in primis) è stato tra i settori più colpiti da questa crisi - prosegue Isabella Angiuli, Consigliere del Comune di Bologna e Responsabile Cna Agroalimentare Bologna - ma mi colpisce sempre come tra questi imprenditori non sia mai venuto meno il senso della comunità e della solidarietà verso chi sta peggio. Nessuno deve restare indietro, questo è il loro motto, e il loro cibo è ancor più conforto per l’anima quando viene fatto col cuore”.