La Maria dei dadi da brodo. La storia industriale di Bologna tra roman

La Maria dei dadi da brodo. La storia industriale di Bologna tra roman

Nell'ambito del ciclo di incontri "Libri d'impresa" promosso da Cna Cultura Bologna

Presentazione del libro di
Marinella Manicardi e Federica Iacobelli

Giovedì 3 aprile 2014 ore 18.00
Sala Gagliani Cna Bologna
Viale Aldo Moro 22 Bologna

Intervengono:

Marinella Manicardi e Federica Iacobelli, Autrici

Orlando Masini, Presidente Cna Industria Bologna

Daniele Vacchi, Direttore Comunicazione Corporate IMA S.p.A.

 

Ingresso libero
Per partecipare clicca qui

Di cosa parla il libro

La Maria, stanca di conservare in un cartoccio la crema per il brodo, chiede al marito, perito meccanico, di inventare una macchina che impacchetti il glutammato dose per dose: nasce così il dado da brodo. Poi sono arrivate le macchine per imbustare il tè, i blister per pastiglie, i twist da caramella, le confezioni di Hatù, i preservativi, chiamati in gergo "goldoni". Nel dopoguerra Bologna diventa così la Packaging Valley mondiale, esportando le sue macchine nei cinque continenti. Tuttavia, prima della Maria, personaggio quasi reale della storia dell'industria bolognese, molte altre Marie avevano contribuito, a fianco dei loro mariti o soci, a costruire una delle città più ricche di cultura del lavoro in Europa. Per cinque secoli, fino al Settecento, la seta fu considerata una produzione d.o.c. di Bologna, inimitabile per leggerezza e qualità tecnica. Poi, in mezzo, tra la seta e il packaging, c'è la paura della povertà, il crollo di una città orgogliosamente attaccata alle sue istituzioni e alla sua università: ed è dall'università, e dall'invenzione delle scuole professionali Aldini-Valeriani che si ricomincia. Studio e manualità, ricerca e meccanica, sbuzzo e coraggio. Senza dimenticare tortellini e balere...

 

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