APPALTI PUBBLICI: Approvato emendamento salvaspecialistiche

APPALTI PUBBLICI: Approvato emendamento salvaspecialistiche

Il 18 dicembre 2013, l’Assemblea del Senato ha approvato una seconda versione dell’emendamento 2.15 del Sen. Antonio D’Alì, relativo alla copertura del vuoto normativo che si è creato in materia di qualificazioni specialistiche con la pubblicazione del DPR del 30 Ottobre scorso, che ha recepito il Parere del Consiglio di Stato 03014 del 26 giugno 2013.


Tale seconda versione appare peggiorativa rispetto a quella originaria già condivisa e sostenuta dalle Organizzazioni di Rappresentanza, che conteneva una serie di elementi -anche se non condivisibili in tot-, da ritenersi complessivamente equilibrati rispetto al vuoto normativo creato ed alla elusione del codice degli appalti nei fatti creata dalla sentenza enunciata.


Nella nuova versione dell'emendamento del Sen. Antonio D'Alì, approvato il 18 dicembre si può osservare:
• un peggioramento nelle previsioni dell’art. 85 del Regolamento 207/10 (comma 3 bis dell’emendamento) dal momento che viene prevista la possibilità per l'impresa principale di utilizzare i lavori subappaltati per la propria qualificazione come impresa specialistica;
• una riduzione a soli 6 mesi (invece di un anno) del tempo utile a rivedere l'impianto normativo; tempo certamente inadeguato data la complessità della materia.
• nella revisione dell’art. 109 del Regolamento 207/10 (comma 3 quinquies) si è conservata la positiva previsione secondo la quale le lavorazioni non possono essere eseguite se si è privi della relativa qualificazione;
• l’elenco delle lavorazioni c.d. superspecialistiche è stato riportato a quella presente nel DPR 554/99 (con l'ulteriore aggiunta dell'OG11).


CNA e le categorie interessate lavoreranno ad una posizione comune da proporre al Ministero delle Infrastrutture al fine di tutelare le categorie specialistiche ed il patrimonio storico-artistico del notro Paese.


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