Batte forte il cuore di CNA Bologna in favore degli alluvionati [...]
La Regione Emilia Romagna ha pubblicato la seconda edizione del Bando denominato “Sostegno a progetti rivolti all’innovazione, la digitalizzazione e l’informatizzazione delle attività professionali”. Strumento di credito agevolato che rientra fra le opportunità di crescita economica e sviluppo sostenibile definite dal Por Fesr 2014-2020 (Programma operativo regionale del Fondo Europeo di sviluppo regionale).
L’iniziativa Regionale è diretta a sostenere progetti di investimento che le “attività professionali” (liberi professionisti ordinistici e non ordinistici, esercitanti l’attività professionale in forma singola o associata) pongono in essere per innovare, ampliare l’attività ed aumentare la propria competitività attraverso una maggiore digitalizzazione ed informatizzazione dei loro servizi.
Possono partecipare al bando sia liberi professionisti iscritti ad ordini o collegi professionali ed alle rispettive casse di previdenza, che esercitano l’attività professionale in forma singola o associata o societaria, sia professionisti non iscritti ad alcun ordine, iscritti alla gestione separata INPS ed esercitanti l’attività in forma singola o associata di “studi formalmente costituiti” (esclusa la forma di impresa).
In tutti i casi occorre essere autonomi, titolari di partita iva ed esercitare l’attività in Emilia Romagna.
La domanda va presentata per progetti di investimento ancora da avviare e comunque da realizzare e concludere entro il 2018, e che favoriscano l’innovazione tecnologica, l’organizzazione ed il riposizionamento strategico dell’attività libero professionale sul mercato e, nel caso di forme aggregate, favorire lo sviluppo dell’aggregazione, la diversificazione dei servizi offerti, la promozione di azioni di comunicazione e marketing e servizi di supporto.
Sono ammesse a contributo le spese necessarie alla realizzazione del progetto quali: a) acquisto di attrezzature e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali: siti web, miglioramento della connettività di rete, digitalizzazione e dematerializzazione dell’attività, sicurezza informatica, fatturazione elettronica, cloud computing; b) acquisizione di brevetti, licenze software; c) spese accessorie di carattere edilizio (nel limite massimo di 5.000 euro) strettamente connesse alla installazione e posa in opera dei beni strumentali; d) consulenze specializzate (nella misura massima del 30% sul totale delle altre spese a+b+c) per la gestione delle applicazioni Ict e studi di fattibilità per aggregazioni professionali, compresi i costi relativi ai manager di rete.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso (in regime “de minimis”) nella misura percentuale del 40% (incrementabile fino al 45% se la sede dell’attività è ubicata in comuni montani o in determinate zone svantaggiate indicate dal bando o se ricorrono determinate condizioni di impresa femminile, giovanile o incremento occupazionale) sul totale di spesa del progetto.
Si può partecipare per progetti di investimento la cui spesa minima sia pari a 15.000,00 euro; mentre il contributo massimo concedibile non potrà superare l’importo di 25.000,00 euro.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 09 aprile fino al 30 maggio 2019, salvo chiusura anticipata al raggiungimento di n. 100 domande.
L’impresa partecipante dovrà avviare e sostenere le spese solo successivamente alla data di presentazione della domanda e completare il progetto entro il 31 dicembre 2019.
Il contributo a fondo perduto verrà erogato all’impresa richiedente ed ammessa all’agevolazione all’ultimazione degli investimenti e delle spese, dietro presentazione di apposito rendiconto.
Serfina potrà accompagnare le imprese nella presentazione delle domande di contributo.
Per approfondimenti contattare:
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