Epasa-Itaco, la bussola fra pensioni e diritti

Epasa-Itaco, la bussola fra pensioni e diritti

DA “L’IMPRESA FA NOTIZIA”
SPECIALE SERVIZI ALLA PERSONA
Il Resto del Carlino – 28 GIUGNO 2019

Di cosa si occupa il patronato? Quali servizi eroga?

«Il patronato Epasa-Itaco propone una varietà di servizi a tutti i cittadini, principalmente orientati sull’informazione dei diritti previdenziali e socio-assistenziali. E’ il patronato di Cna e naturalmente la gran parte delle persone che vi si rivolgono sono artigiani o piccoli e medi imprenditori. Ma al nostro Patronato si può rivolgere qualunque cittadino, anche dipendente”.

Ci racconti le attività.

«Per quanto riguarda i servizi previdenziali, Epasa-Itaco fornisce una consulenza avanzata nella verifica della posizione assicurativa al fine di individuare eventuali incongruenze, oltre alla data e all’importo della pensione. È un aiuto per ottenere l’indennità di accompagnamento, tramite la domanda di invalidità civile alla quale sono legate anche tutte le prestazioni relative ai congedi parentali stabilite dalla legge 104/92. Oltre alle pensioni, il patronato difende i diritti dei lavoratori dipendenti e autonomi nei confronti dell’Inail, nei casi di infortuni sul lavoro o malattie professionali, anche attraverso servizi di assistenza medico-legale e legale. Non sono rari i casi in cui vengono richiesti interventi di contrasto alla povertà come l’integrazione delle pensioni e da ultimo il reddito o la pensione di cittadinanza. Epasa-Itaco si occupa inoltre delle prestazioni temporanee, come le tutele delle maternità e degli ammortizzatori sociali attraverso le domande intese ad ottenere l’indennità Naspi”.

Dal 2019 in aggiunta ai canali di pensionamento tradizionali, è stata introdotta la quota 100, in cosa consiste?

"Una menzione particolare merita Quota 100 sulla quale molti lavoratori hanno posato l’attenzione. Per farlo occorrono un minimo di 62 anni di età e di 38 anni di contributi. La norma ha carattere sperimentale: vale per chi matura i suddetti requisiti entro il 31 dicembre 2021. Sono stati circa un centinaio i lavoratori che si sono rivolti ai nostri sportelli. Molti hanno desistito dopo aver appreso che per l’occasione è stato ripristinato il divieto di cumulo tra reddito da lavoro e pensione sino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia. La norma stabilisce infatti che fino a 67 anni è ammesso solo il cumulo con redditi di lavoro autonomo di natura occasionale entro il limite annuo massimo di 5mila euro lordi. È possibile verificare il possesso di questi requisiti o di altri, ad esempio quelli stabiliti per l’opzione donna, nei nostri uffici Cna Bologna”.