Noi al fianco dei giovani

Noi al fianco dei giovani

DA “L’IMPRESA FA NOTIZIA”
SPECIALE ARTIGIANATO ARTISTICO
Il Resto del Carlino – 28 febbraio 2019

«I MESTIERI dell’artigianato artistico contribuiscono in maniera inestimabile al racconto di una Bologna dotta e non esclusivamente interessata al cibo, che resta comunque un bene prezioso».

Lo afferma Marcella Renna, presidente Unione artistico e tradizionale di Cna Bologna. Per lei l’artigianato artistico è un mestiere che sa guardare al futuro e parlare ai giovani, in particolare nella nostra città?

«La città sempre più spesso è punto di approdo per i giovani creativi che trovano qui un interessante corto circuito tra tradizioni, innovazione e sperimentazione. Ma non possiamo accontentarci».

Cosa serve?

«Oggi il nostro impegno è orientato al supporto delle nuove attività imprenditoriali: i giovani sempre più spesso si avvicinano ai mestieri tradizionali, ma queste aziende vanno sostenute e non abbandonate su mercati sempre più competitivi e globalizzati dove non sempre la qualità del prodotto è riconosciuta correttamente. In questo l’associazione rappresenta un compagno di viaggio fondamentale che ti consiglia e ti supporta ma che soprattutto ti offre delle opportunità di crescita».

Quali sono le iniziative di Cna per l’artigianato artistico?

«Sono stati numerosi i progetti di promozione realizzati da Cna. Pensiamo a Regali a Palazzo nella splendida cornice di Palazzo Re Enzo che nel 2018 è giunto alla sua tredicesima edizione. Il pubblico ama molto le dimostrazioni dal vivo degli artigiani, Cna asseconda questo desiderio organizzando eventi come Fatto ad Arte che all’interno di Fico lo scorso anno ha reso protagonisti una decina di artisti. Qualche anno prima la stessa formula era stata realizzata in Sala Borsa. E non dimentichiamo le tante mostre, rassegne, concerti, eventi che hanno visto protagonisti i nostri liutai bolognesi, dedicati a personaggi che hanno fatto la storia di questo mestiere: Otello Bignami, Giuseppe Fiorini solo per citarne alcuni».

Quali sono i prossimi progetti?

«Abbiamo sostenuto con piacere iniziative come il portale Duv’art che attraverso dei webdoc raccontano la storia di dieci artigiani, sospese tra la sperimentazione di nuove tecniche e la conservazione di antiche conoscenze. Duv’art riporta l’attenzione sulle storie e le atmosfere di un mondo emblematico, che tutela la tradizione anche attraverso la sua rivisitazione. Il racconto si snoda tra giovani creativi aperti alla sperimentazione di nuove tecniche e antichi custodi del lavoro dei padri, che tramandano i segreti del saper fare, svelando le dinamiche del processo produttivo e ponendo l’accento sulla creatività. In pratica un viaggio virtuale nelle botteghe, che poi meritano di essere visitate dal vivo».

Cosa chiedete alle istituzioni per l’artigianato artistico?

«Guardiamo con fiducia a tutte quelle iniziative delle istituzioni a sostegno delle botteghe come la positiva esperienza del bando ‘Bologna Made’ dello scorso anno di cui aspettiamo la seconda edizione, la valorizzazione della qualifica di ‘impresa artigiana svolgente lavorazioni artistiche e tradizionali’ rilasciata dalla Regione, l’atteso decreto Unesco che imporrà vincoli di destinazione d’uso di spazi nel centro storico per combattere la speculazione a scapito delle botteghe storiche».


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