Unesco, valorizzare l’arte delle sfogline

Unesco, valorizzare l’arte delle sfogline

Cna è d’accordo sul percorso che potrebbe portare al riconoscimento all’Unesco dell’arte delle sfogline. Ma va ribadito in primis che si tratta di un lavoro artigianale e questo aspetto di unicità va rimarcato, in quanto ogni sfoglina deve avere la libertà di fare la sfoglia a modo suo o seguendo la tradizione della sua famiglia”.

 

E’ il commento di Max Poggi, Presidente Cna Agroalimentare Bologna.

 

“È importante – prosegue Poggi - che resti memoria dei processi e delle ricette familiari identitarie di diversi territori. E su questo Cna ha già lavorato alla De.Co. Bologna (Denominazione Comunale) e abbiamo in cantiere da un paio d’anni un progetto sulla valorizzazione della sfoglia stg (specialità tradizionale garantita)”.

 

“Tutelare le ‘sfogline’ da parte dell’Unesco a nostro avviso deve significare la possibilità di concretizzare azioni utili a tramandare il mestiere, per questo occorre riprendere il percorso delle botteghe-scuola artigiane, snellendo i vari lacciuoli burocratici che ad oggi rappresentano un ostacolo”.

 

“Al contempo non deve imbrigliare la creatività delle nostre artigiane e dei nostri artigiani (perché abbiamo anche sfoglini uomini, non dimentichiamolo) e si tratta a tutti gli effetti di imprese con dipendenti che vanno sostenute con incentivi”.

 

“Le nostre sfogline non sono monumenti inanimati da salvaguardare bensì persone - conclude Poggi - prevalentemente donne in carne ed ossa, da abilitare e far crescere dando dignità al loro lavoro e alla loro propensione al fare impresa”.

 


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