Batte forte il cuore di CNA Bologna in favore degli alluvionati [...]
Il credito d'imposta, comunemente denominato “Art Bonus”, è previsto a favore delle persone fisiche che effettuano erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. Il credito di imposta, un tempo riservato esclusivamente alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione, è stato esteso anche alle orchestre, ai teatri nazionali, ai teatri di rilevante interesse culturale, ai festival, ai centri di produzione teatrale e di danza e ai circuiti di distribuzione.
Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.
Le erogazioni liberali che rientrano nella presente misura agevolativa devono essere volte a:
• finanziare interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
• sostenere gli Istituti e i luoghi di cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali);
• sostenere le fondazioni lirico sinfoniche e i teatri di tradizione;
• realizzare nuove strutture e restaurare-potenziare quelle esistenti, di Enti o Istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
• finanziare gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali e di interesse religioso presenti nei comuni interessati dagli eventi sismici del 2016 tramite il Ministero dei beni culturali;
• sostenere le istituzioni concertistico- orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza.
Per le erogazioni liberali volte a sostenere la cultura spetta un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali versate in ciascun periodo d’imposta.
Il credito d’imposta è fruibile dalle persone fisiche private, sia residenti che non residenti nel territorio dello Stato, ma a condizione che non svolgano in Italia attività d’impresa, nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile.
Il credito d’imposta deve essere ripartito in 3 quote annuali di pari importo.
Le erogazioni liberali devono essere state effettuate esclusivamente mediante uno dei seguienti sistemi di pagamento:
• banca e posta
• bancomat e carta di credito
• assegni bancari e circolari
Destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef
Ciascun contribuente può utilizzare una scheda unica per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef.
Il contribuente può destinare:
- l’8 per mille del gettito Irpef allo Stato oppure a una Istituzione religiosa
- il 5 per mille della propria Irpef a determinate finalità, tra le quali, il sostegno per i gestori delle aree protette
- il 2 per mille della propria Irpef in favore di un partito politico
Le scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef non sono in alcun modo alternative tra loro e possono, pertanto, essere tutte espresse.
Tali scelte non determinano maggiori imposte dovute. Per esprimere le scelte, il contribuente deve compilare l’apposita scheda (Mod. 730-1), da presentare integralmente anche nel caso in cui sia stata operata soltanto una delle scelte consentite.