Assemblea CNA 2020, scatto d’orgoglio per costruire un futuro migliore

Assemblea CNA 2020, scatto d’orgoglio per costruire un futuro migliore

“Possiamo affrontare questo presente drammatico solo progettando tutti insieme un futuro migliore con uno scatto d’orgoglio che trae energia dalle nostre radici, dalla nostra cultura di impresa, dalla nostra storia migliore, dalla nostra intelligenza”. E’ con queste parole che il Presidente CNA, Daniele Vaccarino, ha terminato l’intervento in occasione dell’Assemblea annuale. Un appuntamento in versione all digital ma contraddistinto da una “partecipazione imponente” che rafforza e anima il desiderio che da anni ci guida di espandere questa nostra grande comunità, renderla sempre più salda nei legami tra rappresentanti e rappresentati. E, se negli anni scorsi il territorio scelto per ospitare l’assemblea racchiudeva simbolicamente tutti gli altri, oggi, seppur virtualmente, realizziamo il sogno di essere centro e territorio insieme, di essere una comunità che sa operare come un sistema”.

Evitare in ogni modo nuovo lockdown generale

La ripresa dei contagi è preoccupante e sta spazzando via “quel cauto ottimismo che ci aveva indotto a pensare che il peggio fosse passato”. Si va delineando uno scenario di “nuova emergenza e di misure restrittive destinate con ogni probabilità a estendersi e irrigidirsi e a creare nefasti effetti sui redditi, sull’occupazione e sulla sopravvivenza stessa delle imprese” ha affermato il presidente della CNA, sottolineando che la situazione impone “tempestivi interventi per evitare in ogni modo un nuovo lockdown generale”. Al riguardo ha indicato l’urgenza di “decongestionare i mezzi del trasporto pubblico, ribadisco la disponibilità degli operatori privati del trasporto persone ad affiancarli con i propri pullman. Una soluzione intelligente anche per evitare la scomparsa di un importante segmento dell’economia, che necessita di interventi dedicati, di misure di sostegno che possano attenuare il dramma che stanno vivendo le imprese del settore. Imprese che, peraltro, sono ancora in attesa dell’adozione dei provvedimenti attuativi di alcune misure previste dal decreto Cura Italia”.

Dalle imprese rispetto rigoroso dei protocolli

“Voglio orgogliosamente ricordare la diligenza con cui le nostre imprese hanno adottato i più alti standard di sicurezza, previsti nei protocolli concordati tra Parti sociali e Governo, per rendere i luoghi di lavoro i posti più sicuri – come lo stesso INAIL ha recentemente attestato”. Vaccarino ha evidenziato l’importanza dei corpi intermedi. “Indubbiamente, il nostro ruolo di intermediazione sociale che è cardine e snodo tra società e politica, ne è uscito rafforzato. Un ruolo estremamente vitale a disposizione di Istituzioni e Governo per gestire la crisi e progettare il futuro”.

Sulla situazione difficile provocata dalla pandemia, Vaccarino ha rilevato tuttavia che “non dobbiamo rimanere ancorati ad una gestione della crisi solo emergenziale, distraendoci dalla necessità di trasformare il nostro modello di sviluppo”.

Sul Recovery Fund il fallimento non è contemplato

L’impiego delle risorse europee rappresenta “per l’Italia un vero e proprio appuntamento con la sua storia. Non vi è dubbio infatti che nell’utilizzare queste risorse se si non avrà memoria degli errori commessi in passato si porrà una pesante ipoteca sul futuro”, Ha proseguito il presidente della CNA. “Ci auguriamo – ha aggiunto – che si pervenga ad una direzione chiara, decisa e ben individuata a livello centrale. Che le risorse e l’impegno siano concentrati su interventi e politiche in grado di modificare alla radice le condizioni di contesto che rallentano il paese e penalizzano lo sviluppo delle attività economiche e la progressione della qualità della vita. Di ridurre i divari territoriali che si sono moltiplicati e non riguardano più solo il Sud, ma le aree interne, le periferie. Di ricreare quel clima di fiducia in grado di rimettere in circolo risorse private, creatività e voglia di fare”. Vaccarino ha rilevato che passaggio cruciale sarà la fase di esecuzione e completamento dei progetti. “Una fase in cui spesso in Italia esplodono particolarismi e miopie di parte farraginosità e lentezze burocratiche, sovrapposizioni, inerzie. Questa occasione che il NEXT Generation e il Recovery Fund ci offrono, è anche un banco di prova della fibra morale di cui è fatto il paese, chiamato a dare una prova di sé matura e unitaria”.

Appello alle forze sociali per proposte unitarie. La politica ascolti le imprese

Lanciamo un appello a tutte le organizzazioni, alle associazioni del mondo dell’artigianato, del commercio, dell’industria, dell’agricoltura, del mondo delle Cooperative e ai Sindacati dei Lavoratori, per definire in modo unitario poche ma significative proposte per il Governo e il Parlamento per affrontare questa grande crisi. 

La politica spesso ha lo sguardo sui tempi brevi. Non possiamo permettercelo. Chiediamo al Governo e all’opposizione di ascoltare la nostra voce” ha detto Vaccarino sottolineando che “il futuro economico, politico e sociale passa attraverso la partecipazione di tutti. Guai, se qualcuno pensasse al proprio futuro disgiunto da quello del Paese. L’Italia ha sempre dato il meglio di sé, solo quando orgogliosamente ha agito per realizzare un obiettivo comune, anche quando aveva davanti a sé solo macerie”.

In questa direzione “riteniamo che la priorità negli investimenti vada accordata ad alcune grandi aree di intervento: alle reti infrastrutturali che vanno completate, ammodernate, messe in sicurezza e potenziate. Ai servizi pubblici (sanità, istruzione prima di tutto) che vanno rafforzati”.

Stanchi di ripetere di tagliare la cattiva burocrazia

Chiediamo riforme che creino un ambiente più favorevole agli investimenti, riducendo i tempi della giustizia, rendendo più efficiente la pubblica amministrazione che va dotata di capitale umano, mezzi, conoscenze e competenze adeguate ai nostri tempi” ha aggiunto il presidente CNA. “Una amministrazione efficiente, imparziale e trasparente è indispensabile per contrastare le opacità che favoriscono le condotte illegali che condizionano pesantemente lo svolgimento di qualunque attività economica”.

“Siamo stanchi di ripetere che va tagliata la cattiva burocrazia – ha detto Vaccarino – non è semplice farlo ma vorremmo che la politica si impegnasse seriamente a mettere termine alle Vie Crucis che quotidianamente percorriamo. Non possiamo accontentarci di impegni e promesse, peraltro poi puntualmente disattesi”. Non è più rinviabile un’autentica rivoluzione incardinata su tre semplici principi: 1) autocertificazione; 2) onere della prova a carico dell’amministrazione per favorire l’iniziativa imprenditoriale; 3) chiarezza e semplicità normativa per garantire rapidità nella comprensione e attuazione delle leggi.

Per artigiani e PMI misure specifiche, no interventi a taglia unica

“Artigiani e piccole imprese devono essere destinatari di interventi specifici che rimuovano gli ostacoli e le difficoltà che incontrano nei diversi e numerosi piani in cui si muovono”. Servono “scelte politiche – ha detto Vaccarino – che connettano gli investimenti al mondo produttivo – guardando le reali dimensioni che in Italia hanno le imprese. Interventi a taglia unica, su una misura spesso improvvidamente considerata ideale ma totalmente irreale, sono destinati a essere inefficaci”.

Vaccarino inoltre ha sollecitato la definizione di “un piano strategico di rilancio dell’artigianato, in particolare di quello artistico e tradizionale che è fucina di giovani e di creatività. Un grande progetto per un rinascimento dell’artigianato italiano in grado di coniugare bellezza e qualità. Quel grande artigianato che va mantenuto vivo favorendo la continuità delle imprese e il passaggio generazionale. Sperimentando nuove misure fiscali – come per esempio riconoscere un ”iper-avviamento” a favore di chi acquistando una impresa e ne prosegue l’attività”.