Assemblee Cna, le imprese ottimiste sul futuro

Assemblee Cna, le imprese ottimiste sul futuro

 

Ripartire, insieme. Imprese e Cna. Ma non per tornare al punto in cui ci eravamo lasciati prima che scoppiasse la pandemia: l’emergenza Covid deve farci guardare ad un futuro senza avere gli occhi del passato, scrivere nuove regole e nuovi modelli. Che guardino al cambiamento, alla digitalizzazione, all’interconnessione e alla formazione continua.

Sono questi alcuni dei concetti chiave che caratterizzeranno le assemblee Cna, la prima si terrà martedì 18 maggio ed eleggerà il Presidente dell’Area Bologna Città.

Cna intanto ha già ascoltato una prima voce delle imprese attraverso un sondaggio in cui è stato chiesto ad un campione di 1.000 piccole aziende un’analisi sugli andamenti e sulle previsioni in termini di fatturato, investimenti ed occupazione. Il futuro viene visto con speranza: tenuta del fatturato e crescita dell’occupazione, pausa di riflessione sugli investimenti, soddisfazione sull’andamento della campagna vaccinale.

 

Al via dal 18 maggio la stagione congressuale Cna
A fine giugno sarà eletto il nuovo Presidente Cna

 

Una stagione congressuale che coinvolgerà in maggio e giugno i 10.000 associati Cna Bologna: sette assemblee dove verranno eletti Presidenti e Presidenze delle sette aree territoriali della città metropolitana e scelti i componenti p er l’assemblea provinciale. A cui seguiranno le nomine dei portavoce di mestiere, dei coordinatori delle dieci unioni Cna e di Presidenti e Presidenze dei pensionati, dei gruppi di interesse giovani imprese, impresa donna, Cna industria, cinema e audiovisivo, commercio e turismo.

 

Per arrivare alla fine di giugno con l’Assemblea di Cna Bologna in cui sarà eletto il nuovo Presidente di Cna Bologna, la Presidenza e la Direzione di Cna Bologna. Un nuovo Presidente che succederà a Valerio Veronesi, che ha svolto due mandati da Presidente Cna Bologna, il massimo consentito dalla Statuto.

 

In questi anni non solo resistenza al Covid
Anche sviluppo su 4.0, estero e riqualificazione


Tutte le assemblee si svolgeranno presso aziende associate Cna, rispettando i protocolli sicurezza antiCovid, per dare un segnale di come l’impresa sia centrale per Cna da tutti i punti di vista, anche da quello logistico. In ogni assemblea si presenterà anche la storia “esemplare” di un’azienda che ha saputo reagire all’emergenza.

 

“Una lunga stagione di democrazia – spiega Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna -dove gli associati di Cna Bologna sceglieranno le donne e gli uomini che li rappresenteranno, li ascolteranno, saranno la loro voce, daranno forza alle loro proposte, porteranno i loro problemi nelle sedi istituzionali”.

 

“Occasioni in cui fare il punto su quanto è stato realizzato in questi anni – prosegue Pazzaglia –. Non c’è stata solo la resistenza e la reazione al Covid, ci sono state azioni importanti delle imprese e per le imprese, come gli investimenti sul 4.0, il progetto Riqualifichiamo Bologna per il Superbonus 110%, lo Sportello Estero. Saranno appuntamenti in cui ascoltare la voce delle imprese, le loro necessità, anche le loro paure, ma soprattutto la loro visione del futuro che sarà anche la visione di Cna”.

 

Sondaggio tra le imprese sul futuro
Fatturato stabile, cresce l’occupazione

 

Cna intanto ha già ascoltato una prima voce delle imprese attraverso un sondaggio in cui è stato chiesto ad un campione di 1.000 piccole aziende un’analisi sugli andamenti e sulle previsioni in termini di fatturato, investimenti ed occupazione. Se il confronto con gli anni passati non è favorevole, il futuro viene visto con più speranza rispetto a qualche mese fa: tenuta del fatturato e crescita dell’occupazione, pausa di riflessione sugli investimenti, soddisfazione sull’andamento della campagna vaccinale.

 

Da quando l’Emilia-Romagna è tornata in zona gialla, è stato chiesto, come hanno reagito i clienti? Per il 60% delle risposte il numero dei clienti è lo stesso di prima, mentre per il 18% sono aumentati. Dunque, come era facile prevedere, il ritorno e si spera un lungo posizionamento in zona gialla sta già producendo buoni effetti sulle imprese.

Che però non si fanno illusioni, sarà ancora dura, perché se i clienti tendono ad aumentare, il loro potere d’acquisto al contrario è diminuito: la pensa così un’impresa su due, mentre il 40% crede che sia rimasto invariato.

 

Guardando ad un confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, in cui peraltro si stava già combattendo con Covid e Lockdown, per il 40% delle imprese il fatturato è diminuito, per il 19% è rimasto invariato e per il 30% è cresciuto.

 

Le previsioni sono decisamente più ottimistiche per i prossimi mesi: il 28% prevede una stabilità del fatturato che viene comunque salutata con soddisfazione, il 24% crede che aumenterà anche se coprirà solo una parte di quanto è stato perso in questi anni, il 6% vede una crescita notevole. Gli “insoddisfatti” sono il 28%.

 

Crescita nell’occupazione: il 53% pensa che il personale resterà invariato e il 12,50% assicura che procederà ad assunzioni. Solo l’8% prevede diminuzioni di organico e il 5% il ricorso ad ammortizzatori sociali.

 

Sugli investimenti le aziende ammettono che per i prossimi mesi ci sarà una pausa di riflessione. Il 41% non pensa di procedere ad investimenti. Però il 29% non ha ancora deciso, il 13% sicuramente investirà e l’11% probabilmente investirà.

 

Adesso bene il piano vaccinale
Interesse delle aziende ad essere coinvolte

 

Cna ha chiesto alle imprese anche un’opinione sui vaccini. Un’impresa su due dice che dopo una partenza lenta adesso l’accelerazione del piano vaccinale è molto confortante. Il 22% però afferma che i lavoratori delle aziende dovevano essere vaccinati prima e il 17% non è d’accordo per come sono stati distribuiti i vaccini. Suscita un discreto interesse la possibilità di poter vaccinare nella propria azienda o insieme ad altre aziende se queste sono di piccole dimensioni. Il 26% è molto interessato, il 15% è abbastanza interessato e il 13% ne vorrebbe sapere di più. Solo una su tre afferma di non essere interessata.

 

“Le aziende, dunque, guardano al futuro con interesse e con speranza – conclude Claudio Pazzaglia – solo il 7% confida il timore che la propria impresa possa chiudere prima che l’emergenza virus si concluda. Stiamo vivendo un momento storico molto particolare, in cui una piccola azienda, veloce, smart, creativa e digitalizzata può vincere rispetto a concorrenti più lenti: la dimensione ora conta di meno, conta la velocità. Le imprese e Cna, per Ripartire Insieme, come indica il messaggio che accompagna le nostre assemblee, devono essere ambiziose, giocare in attacco e sognare in grande, anche se si parte in piccolo”.