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“Lo confermo, la cultura tecnica sta attirando maggiormente i giovani. Quest’anno avremo una classe in più tra le prime del tecnico”. Luisa Macario è Preside dell’Istituto di Istruzione Superiore Montessori-Da Vinci di Porretta Alto Reno Terme.
L’Istituto è un polo scolastico che propone istruzione liceale (scientifico, linguistico, scienze umane anche economico sociali), istruzione tecnica (meccanica, meccatronica, informatica, ecc.), professionale (alberghiero, commerciale ecc.), serale (meccanica).
Dunque la cultura tecnica sta convincendo maggiormente giovani e famiglie.
E’ stato fatto un grande lavoro di orientamento in questo senso, da parte degli Istituti di istruzione tecnica e devo dire con un grande impegno della Città Metropolitana, basti pensare al Festival della Cultura Tecnica che si tiene ogni anno a Palazzo Re Enzo. Inoltre, è in atto da tempo una grande collaborazione con le scuole medie inferiori sempre in una logica di orientamento scolastico.
Il vostro Istituto comunque offre tanti indirizzi alle ragazze e ai ragazzi dell’Appennino.
Partiamo dal presupposto che gli studenti devono trovare vicino la scuola che li sa formare seguendo le dinamiche economiche e sociali del loro territorio. Perché questo avvenga gli Istituti devono avere un legame forte con le Istituzioni, le aziende e le associazioni economiche della loro zona e questo a Porretta è successo. Gli istituti raccolgono le necessità delle imprese, ascoltano le esigenze delle famiglie, costruiscono percorsi di studi in grado di dare le risposte giuste e le classi si popolano. Così è avvenuto per l’istruzione tecnica nel nostro Istituto. Approfittando del fatto che in Appennino c’è una straordinaria ricchezza di aziende del manifatturiero che sono leader mondiali nel loro settori e di piccole imprese che rappresentano il tessuto connettivo dell’economia.
L’Appennino dunque ha una vocazione forte verso la cultura tecnica.
Decisamente, lo dimostrano i Pcto, un tempo si chiamava Alternanza scuola lavoro. Qui sta funzionando, i ragazzi non hanno difficoltà a trovare aziende che corrispondano ai loro interessi, la vocazione meccanica e meccatronica del nostro territorio è molto forte, le attività pratiche che si svolgono in azienda e quelle laboratoriali in istituto garantiscono una forte possibilità di assorbimento degli studenti nelle aziende dove hanno sviluppato il Pcto. Il tutto naturalmente stimola i ragazzi delle medie inferiori a seguire il loro esempio e questo porta ad un aumento di iscrizioni. Il circolo insomma diventa virtuoso.
Solo ragazzi o anche ragazze?
Sempre con la Città metropolitana è stato sviluppato un bellissimo progetto sulla parità di genere, "Technoragazze", per aumentare la quota rosa negli istituti tecnici, cosa che è avvenuta e molte ragazze si sono iscritte ad indirizzi tradizionalmente maschili. Anche perché ormai si è capito che l’azienda meccanica non è un luogo fosco e buio, legato alla virilità e alla rude manualità.
La sfida però è portare studenti formati nelle aziende, soprattutto in quelle di piccole dimensioni.
Per quanto riguarda le dimensioni delle aziende interessate, nell’ultimo open day che abbiamo organizzato prima del Covid, nel novembre 2019, la partecipazione delle imprese è stata elevatissima ed erano sia grandi che piccole.
Poi certamente occorre arrivare ad una omogeneizzazione della formazione tecnica con le esigenze delle aziende. Questo dipende da molti fattori: dal piano di studi, dalle capacità dei docenti, elementi che da noi ci sono tutti, come dimostra il successo dei Pcto.
Ma è strategica anche l’attrezzatura a disposizione degli studenti. Noi abbiamo la fortuna di disporre di una macchina a controllo numerico, che ci fu donata da Orlando Masini, il compianto imprenditore titolare della Silmac e dirigente della Cna. Anche il laboratorio di informatica è molto avanzato.
Ho in programma di aprire un tavolo con aziende, associazioni ed enti locali per spingere in direzione dell’automazione, riconvertendo i nostri laboratori e avendo così occasioni ancora più concrete per una preparazione dei ragazzi alle altezze delle aspettative aziendali.