CNA e Ateneo rafforzano la collaborazione

CNA e Ateneo rafforzano la collaborazione

Un incontro per rafforzare la collaborazione tra piccole imprese e Ateneo di Bologna. La Direzione provinciale CNA Bologna mercoledì 13 novembre è stata ospite dell’Università di Bologna. Prima i massimi dirigenti dell’Associazione sono stati accompagnati ad una visita guidata alle splendide collezioni di Palazzo Poggi e alla Biblioteca Universitaria. Successivamente nell’Aula Magna è stata ribadita la validità dell’alleanza tra CNA e Ateneo.

 

Alleanza che ha quattro punti fondamentali: la formazione rivolta ai dipendenti aziendali e agli imprenditori; lo svolgimento di specifici progetti di ricerca che coinvolgono gruppi di ricerca dell’Università e le imprese di CNA Bologna; la collaborazione per agevolare l’assunzione degli studenti dell’Università nelle imprese CNA anche attivando tirocini formativi e di orientamento; la collaborazione ad iniziative di trasferimento tecnologico: le imprese possono ad esempio accedere al portfolio dei titoli di proprietà intellettuale dell’Ateneo acquisendo licenze di tecnologie e innovazioni brevettate.

 

L’incontro con l’Università rientra nel quadro più ampio del ciclo di incontri che la Direzione provinciale CNA sta avendo con i principali esponenti del mondo economico, istituzionale e culturale della realtà bolognese.

 

“Per CNA e le sue imprese la collaborazione con l’Ateneo è fondamentale – ha detto il Presidente CNA Bologna Antonio Gramuglia –. Le aziende per stare sul mercato devono sviluppare innovazione, hanno bisogno di inserire laureati che oggi sono molto difficili da reperire. Per essere competitive devono partecipare ai bandi europei che spesso spaventano per la loro dimensione. E’ quindi facile capire come un rapporto forte con l’Università sia strategico, soprattutto per imprese di piccole dimensioni. CNA vuole favorire questa relazione con l’Ateneo, abbiamo firmato a più riprese protocolli che sanciscono questa collaborazione. L’incontro di questa sera è un’ulteriore conferma”.

 

Il valore della collaborazione con CNA è stata confermata dai dirigenti dell’Ateneo. La prorettrice Simona Tondelli ha elencato i numeri dell’Università di Bologna, la più antica dell’occidente: 100.000 studenti, 31 dipartimenti, 260 corsi di studio, 1 milione di metri quadri di estensione comprendendo anche i multicampus non bolognesi.

Claudio Melchiorri, delegato per i rapporti con le imprese e la ricerca industriale ha sottolineato come dal 2012 siano nati 77 spin off universitari con una media di 6 nuovi spin off all’anno. Inoltre l’Ateneo ha già depositato 800 brevetti frutto di 232 invenzioni. Alice Corradi responsabile Area innovazione, area nata nel 2023, ha illustrato l’impegno nel relazionare aziende e studenti con visite nelle imprese, nella personalizzazione dei tirocini, nella collaborazione col comparto industriale.

 

“CNA si è impegnata fortemente nell’innovazione dal 2008, l’anno della grande crisi, creando il gruppo di imprese Innovanet – ha spiegato Carlotta Ranieri, Referente per le politiche dell’innovazione di CNA Bologna -. Con risultati positivi: le pmi hanno dimostrato di essere ‘problem solving’ industrializzando diverse ricerche realizzate dall’ateneo, con la creazione di macchinari che poi sono stati commercializzati, partecipando a spin off universitari, collaborando alle ultime ricerche specialistiche sulla robotica. Abbiamo formalizzato un manifesto in cui CNA si impegna a stimolare i suoi associati ad entrare in relazione con l’Università ed a partecipare a bandi per il finanziamento. Auspicando che questi bandi, europei e non solo, siano più a misura di piccole imprese”. Vi sono altri progetti concreti di collaborazione attualmente in corso tra CNA ed Ateneo, la relazione include anche CNA Pensionati.

 

Da una ricerca effettuata da CNA sulle sue aziende più strutturate con più di 10 dipendenti, risulta che le imprese chiedono di collaborare con l’Università di Bologna, in particolare sui tirocini curriculari e sulla partecipazione a bandi e programmi di ricerca. Alle imprese che non hanno mai collaborato, CNA aveva chiesto a quali forme di collaborazione sarebbero maggiormente interessate: il 52% a tirocini curriculari con laureandi; il 30% alla partecipazione a bandi e programmi di ricerca; il 18% all’utilizzo di laboratori; il 18% all’accesso a brevetti; il 15% ad attivare contratti di ricerca con dottorandi o ricercatori; i’11% a partecipare alla costituzione di start up e spin off nati all’Ateneo. CNA si sta impegnando per dare una risposta a queste imprese, impegnandosi affinchè nella loro collaborazione con l’Università coinvolgano sempre più le loro risorse umane.