Bologna è al top per il risparmio energetico della casa. E’ prima tra le grandi città e settima in assoluto per quanto riguarda gli investimenti per abitante sulle tecnologie che consentono efficienza energetica e usufruiscono degli Ecobonus; quarta per investimenti totali e per risparmio energetico complessivo, preceduta solo da Roma, Milano e Torino.

Anche di queste ottime performances bolognesi, indicate nel report Enea per il 2017, si è parlato nel convegno di Cna Bologna “Riqualificazione energetica e sismica. Opportunità innovative per Bologna” che si è svolto questa mattina presso l’Oratorio San Giovanni Battista dei Fiorentini - Sala di rappresentanza di Banca di Bologna.

E’ stato presentato il progetto nazionale di Cna “Riqualifichiamo l’Italia”, che nasce dall’accordo sottoscritto tra Cna Costruzioni e Harley & Dikkinson Finance e interviene sul tema della cessione del credito fiscale derivante dall’utilizzo dell’Eco e Sisma-bonus: l’opportunità di riqualificare gli edifici, risparmiando energia e potenziandone le caratteristiche antisismiche, ottenendo subito i benefici fiscali che questi interventi consentono, senza dover aspettare anni.

“Questi dati dimostrano come a Bologna esista già una forte sensibilità verso il risparmio energetico – ha spiegato Alessandro Diolaiti, Vicepresidente Cna Bologna -. L’obiettivo di  Cna col suo progetto ‘Riqualifichiamo l’Italia’ è quello di aumentare ulteriormente questo interesse verso la riduzione dei consumi energetici, valorizzando così il patrimonio abitativo, aumentando le opportunità di mercato per le imprese dell’edilizia, portando dei vantaggi concreti per l’ambiente”.

Analizzando nel dettaglio i dati Enea, i bolognesi nel 2017 hanno speso 120 euro in media a testa in caldaie a condensazione e biomassa, pompe di calore, pannelli solari, serramenti, cappotti protettivi e impianti geotermici. Meglio di Bologna hanno fatto solo Trento (175 euro), Aosta (161 euro), Belluno (158 euro), Bolzano (134 euro), Cuneo (125 euro), Lecco (124 euro).

Complessivamente nell’area metropolitana di Bologna gli investimenti sono stati di 121 milioni di euro, preceduta dalla provincia di Torino con 267 milioni, di Milano con 266 milioni e di Roma con 176 milioni. Il risparmio energetico complessivo per Bologna è stato di 45 gigawattora (gwh) all’anno, in questa classifica preceduta sempre da Torino (104 gwh), Milano (96 gwh) e Roma (54 gwh).

Guardando i singoli interventi, nel 2017 i bolognesi hanno installato 1.843 caldaie a condensazione, 337 pompe di calore, 88mila metri quadrati di infissi, 76 caldaie a biomassa e 4 impianti geotermici.

Dunque, i bolognesi sono molto attenti al risparmio energetico, investono per ottenere il massimo dell’efficienza energetica e ottengono poi ottimi risultati nella riduzione dei consumi.

Il progetto “Riqualifichiamo l’Italia” punta ad incentivare ulteriormente questa tendenza, in quanto è in grado di avanzare ai proprietari di immobili e ai condomini un’offerta integrata e garantita, dal progetto alla realizzazione dell’intervento, consentendo di ridurre al minimo l’investimento proprio grazie alla cessione del credito e grazie a forme di finanziamento per la parte non coperta dagli incentivi fiscali, che verranno immediatamente recuperati con l’abbattimento dei consumi energetici che l’intervento integrato e garantito permette.

Al convegno di Cna sono intervenuti Alessandro Diolaiti Vicepresidente Cna Bologna;

Andrea Fava, Responsabile mercato Imprese Banca di Bologna; Andrea Ceoletta Harley & Dikkinson Finance; Enzo Ponzio Presidente Unione Costruzioni Cna Nazionale; Giovanni Colombo Head of Sales ESCo Eni gas e luce; Alessandro Alberani Presidente ACER Bologna; Alberto Govoni, Segretario Assoproprietari Bologna; Pasquale Fallacara, Confabitare; Pier Gabriele Andreoli, Direttore AESS Agenzia CasaClima Emilia-Romagna; Maurizio Migliaccio, Presidente Unione Costruzioni Cna Bologna.