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Manca pochissimo al via di “A Casa di Lucio nella città della Musica” nella sua versione estiva da maggio a settembre. Venerdì 4 maggio partono infatti le visite guidate A Casa di Lucio in via D’Azeglio. Sabato 5 maggio partono i Percorsi musicali guidati nella Città della musica: il percorso “classico” che prevede la visita al Teatro Comunale, alla bottega del liutaio Bruno Stefanini e A Casa di Lucio; il percorso “pop” che comprende la discoteca Kinki, gli Studios Fonoprint e la conclusione sempre A Casa di Lucio in via D’Azeglio. Complessivamente sono in programma una quarantina di visite alla Casa di via D’Azeglio al venerdì e una trentina di Percorsi musicali completi al sabato.
I biglietti si possono prenotare fino ad esaurimento posti, al costo di 13,50 euro per le visite guidate A Casa di Lucio e al costo di 23 euro per ciascun Percorso nella Città della Musica con visita finale A Casa di Lucio. Sconto per gli associati Cna. I biglietti sono prenotabili on line sul sito www.acasadilucio.it e nei punti vendita di Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/e).
Ma cosa significa “Bologna Città della Musica” per artisti che la musica la fanno per professione? Quali sono i luoghi della musica per Luca Carboni, Paolo Fresu e Vasco Brondi, come raccontano più nel dettaglio nella brochure curata dal giornalista Pier Francesco Pacoda che verrà donata ai visitatori di “A Casa di Lucio nella Città della Musica”?
“Il primo non è un luogo musicale – ci confessa Luca Carboni - ma se non ci fosse stato, la canzone d’autore a Bologna non sarebbe come è adesso. È Vito. Le sensazioni che si respiravano in quella sala le ritrovi in tante celebri canzoni. E poi il Palazzetto dello Sport, dove è avvenuto il mio incontro con la musica dal vivo. Ci abitavo vicino e, giovanissimo, cercavo di entrare il pomeriggio durante le prove. Ascoltare Elton John intonare i suoi classici nel palazzetto vuoto è stata una esperienza indimenticabile. In quei momenti ho deciso cosa avrei voluto fare da grande”
“Quando sono arrivato in città – ci spiega Paolo Fresu - tutta la scena jazz che era molto vivace, come è adesso, gravitava intorno all’Osteria dell’Orsa. Lì ho fatto i miei primi concerti e le prime jam session. E poi via Mascarella, che è la strada italiana del jazz, con la splendida rassegna estiva e la Sala Bossi in Conservatorio. Ma Bologna esprime una vitalità musicale che avrebbe bisogno di molti altri spazi”
“Per me percorrere da Ferrara quei quaranta chilometri che ci dividono con il treno regionale era come sbarcare in America – ci racconta Vasco Brondi -. Per me è sempre stata la città di Penthotal di Andrea Pazienza, di Lucio Dalla, di Silvia lo sai di Carboni, dei Massimo Volume, di Claudio Lolli, dei Nabat, di Blu, di Wu Ming, di Gilberto Centi, di Moltheni, di Roberto Roversi, sentivo ancora l’eco di Radio Alice... sono anime diverse in tempi diversi ma per me poesia, canzoni, letteratura sono sempre state la stessa cosa. Per me andare a Bologna era come arrivare alla fonte di molte delle cose con cui sono cresciuto. Per me continua ad essere una delle città più importanti e indimenticabili in cui venire a suonare”.
Anche l’edizione estiva di “A Casa di Lucio nella Città della musica”, come quella dello scorso marzo, è promossa da Cna Bologna, col contributo della Camera di Commercio di Bologna, in collaborazione col Comune di Bologna e la Fondazione Lucio Dalla, l’organizzazione di Elastica. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di Cna “Bologna città Culturale e Creativa”.
“Estendere il ricordo di Lucio Dalla e l'apertura al pubblico della sua splendida Casa di via D'Azeglio per molti mesi anche dopo le celebrazioni di marzo, magari tutto l'anno – spiega Cinzia Barbieri, Direttore Generale Cna Bologna -. Portare un pubblico di appassionati bolognesi e turisti in luoghi simbolo di Bologna Città creativa della Musica, come è stato riconosciuto dall'Unesco. Accompagnare i visitatori dentro la ricchissima platea di imprese bolognesi appartenenti al settore musicale: musicisti, artigiani costruttori di strumenti, case di registrazione e produzione, organizzatori di eventi musicali. Queste sono le ragioni per cui Cna Bologna, associazione che rappresenta gli artigiani e le piccole e medie imprese, continua nel suo progetto pluriennale di promozione di ‘A Casa di Lucio nella Città della Musica’ insieme ai suoi importanti partner”.
La visita al Teatro Comunale prevede il foyer, la sala, i palchi, la platea e anche spazi abitualmente non aperti al pubblico durante i concerti. Il liutaio Bruno Stefanini in via Belle Arti è uno dei più apprezzati maestri della liuteria bolognese, allievo del celebre Otello Bignami. Il Kinki è lo storico club e discoteca bolognese di via Zamboni che dal ’58 esisteva già nello stesso luogo col nome di “Whisky a go-go”: qui si esibiva regolarmente la formazione jazz di Lucio Dalla e dove Jimi Hendrix, dopo il celebre concerto bolognese del 1968, venne a trascorrere la notte continuando ad esibirsi live.
A Fonoprint Studios, nato nel 1976, hanno registrato Vasco Rossi (il suo primo 45 giri “Jenny” e “Silvia”), Francesco Guccini, Zucchero col suo album “Blues”, gli Stadio, Lucio Dalla, Luca Carboni, Ron, i Pooh, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli, Laura Pausini, Ivano Fossati, Paolo Conte, Samuele Bersani, Carmen Consoli. Pochi giorni fa Claudio Baglioni.