Cna Bologna, contratto integrativo: le persone al centro

Cna Bologna, contratto integrativo: le persone al centro

“Sono le persone di un’impresa che gestiscono le risorse dell’impresa, determinandone il successo: ma è fondamentale che le loro competenze possano esprimersi in un positivo contesto di benessere aziendale, se si vuole che producano i frutti desiderati”.

È con questa premessa che il Presidente Cna Bologna Antonio Gramuglia annuncia il varo del primo contratto integrativo aziendale promosso da Cna Bologna. L'accordo, che è frutto della collaborazione con la Rsa e le associazioni sindacali Filcams Cgil Bologna e A.P.F, avrà una durata triennale e coinvolgerà l'intera popolazione aziendale con decorrenza retroattiva dal 1° gennaio 2024.

“Il mercato del lavoro – continua Gramuglia – è particolarmente critico per le imprese, in un contesto di profonde mutazioni socio-culturali e di enorme difficoltà a reperire nuovo personale. Una criticità con cui anche Cna Bologna, come le sue imprese associate, si confronta quotidianamente, fra esigenze famigliari del personale, necessità di profili rispondenti ai nuovi trend del mercato e turnover generazionale”.

“La Filcams è molto soddisfatta dell’intesa raggiunta - commenta Daniela Dessì Filcams-Cgil di Bologna unitamente alle RSA - non solo perché migliora ulteriormente una contrattazione aziendale già evoluta, ma soprattutto perché si ispira a principi di inclusività, in un paese dove il core business dei provvedimenti legislativi sembra essere la competizione tra le persone. Le politiche di sostegno alle famiglie, l'equiparazione dei diritti di queste ultime alle famiglie arcobaleno e il diritto alla carriera alias, gli incrementi salariali per i giovani con contratti precari, l'attenzione alla qualità della vita per le persone con più anni di anzianità alle spalle, sono tutti esempi di come il benessere delle persone e dell'impresa possono essere il cardine per l'imprenditoria del futuro e della contrattazione”.

E già, l’età di chi è impiegato oggi in Italia. Tra il 2012 e il 2022 i lavoratori con almeno 50 anni di età sono aumentati di 2,7 milioni, di cui 840.000 nelle regioni nord-occidentali e 639.000 nelle regioni nord-orientali. Un progressivo invecchiamento dell’occupazione che nell’ultimo rapporto Censis si stima produrrà posti per chi si sta formando, senza al contempo risolvere il problema delle competenze necessarie.

“Un fattore, quello dell’alta maturità aziendale, impattante anche per Cna Bologna, dove contiamo il 50% di addetti over 50 – precisa Letizia Vignali, Responsabile Risorse umane Cna Bologna – che, al di là di imporci un’attenta politica di ricambio generazionale, hanno esigenze specifiche sul fronte famigliare e personale, molto diverse da quelle dei colleghi più giovani. Al contempo, in Cna ci confrontiamo con le necessità di personale impiegato in numerosi quanto distinti ambiti operativi, con relativi bisogni di competenze specifiche”.  

È questo universo complesso che il nuovo integrativo di Cna Bologna si prepara a supportare al meglio sull’importante fronte delle risorse umane: ma come è stato costruito il piano e come risponde alle attese?

“Siamo partiti dai bisogni emersi attraverso un questionario rivolto a tutti i colleghi - precisa Vignali – da cui sono emerse indicazioni in effetti molto eterogenee: da una gestione del tempo più discrezionale e necessità di care giver, per la popolazione più matura, alla conciliazione casa-lavoro per le giovani famiglie, alla generale attesa di un crescente equilibrio tra vita personale e lavorativa”.

“La sfida – prosegue Vignali – è quella di far coesistere culture e bisogni afferenti a generazioni profondamente diverse, dagli under 30 agli over 60, mantenendo la centralità del lavoro e dell’integrità qualitativa della nostra offerta di servizi al pubblico e agli associati”.

Tra le principali novità, il piano integrativo di Cna Bologna conferma la flessibilità come fattore chiave per l’equilibrio ottimale tra lavoro e vita privata, rendendo strutturale un giorno di smart working a settimana. “Questa misura implementa una prassi consolidata che prevede l’organizzazione della settimana su 4 giorni lavorativi da 8 ore e venerdì corto, garantendo comunque la copertura oraria verso clienti e associati. Per gli over 60, anche in riconoscimento del contributo dato a Cna nel tempo, prevediamo la sperimentazione della settimana corta di 4 giorni, per garantirci le competenze di cui sono portatori offrendo al contempo uno spazio di recupero consono alle loro esigenze. Mentre per tutti i colleghi con anzianità di servizio 20, 25, 30 e 35 anni, abbiamo introdotto un riconoscimento premiante del valore che producono per Cna da lungo tempo, in termini di maturazione di un maggior numero di giorni di ferie”.

In considerazione della forza lavoro femminile, che in Cna quota per il 75%, il piano prevede ulteriori misure a supporto della maternità, introducendo un’integrazione pari al 30% dello stipendio in aggiunta al 30% previsto dal congedo facoltativo Inps, per agevolare le neomamme e permettere di vivere più serenamente l’esperienza. Inoltre, le neomamme potranno rientrare in regime di part time fino al terzo anno di vita del figlio/a. 

“Ma la genitorialità viene supportata anche per i papà - completa Vignali – con la promozione di 3 giorni aggiuntivi a carico di Cna, in aggiunta ai 10 previsti dalla normativa per i padri, e di un giorno di smart working in più a settimana, fino al primo anno di vita del figlio/a”.

“Con il nuovo piano integrativo – aggiunge Claudio Pazzaglia Direttore Cna Bologna - Cna compie un ulteriore passo anche sul piano delle pari opportunità, prevedendo la costituzione di un Comitato dedicato che avrà il compito di monitorare le attività aziendali, con l’obiettivo di garantire che le politiche e le pratiche interne promuovano l'inclusione, l'uguaglianza di genere e la parità di trattamento per tutto il personale, incluso sul fronte della genitorialità, indipendentemente dalla tipologia delle famiglie e/o coppie”.

Tra le novità nell’area welfare, anche la possibilità di ottenere un secondo anticipo del TFR, dopo il primo di legge, la creazione di un Fondo prestiti fino a 2.000 euro l’anno e l’introduzione della Banca ore solidale attraverso cui il personale potrà cedere gratuitamente permessi, ferie e ore accumulate a colleghi/e in gravi situazioni personali o familiari.

“Con il nuovo piano integrativo – conclude Claudio Pazzaglia - abbiamo sancito uno sviluppo delle politiche del personale in stretta correlazione con il più ampio piano strategico avviato due anni fa per un’organizzazione moderna di Cna Bologna, in linea con le esigenze del mercato, delle imprese e dei cittadini, che avrà il suo coronamento con le celebrazioni dell’80° dalla fondazione di Cna Bologna, in programma il prossimo anno”.


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