“La minaccia di chiusura della Saga Coffee di Gaggio Montano rappresenta un ulteriore impoverimento di un territorio, l’Appennino bolognese, colpito duramente in questi anni. Auspichiamo che l’impegno di tutti impedisca l’abbandono dell’azienda e non possiamo sottolineare come mentre artigiani e piccole e medie imprese restino sul territorio e resistano nonostante le difficoltà, le multinazionali vengano e poi se ne vadano con troppa facilità”. E’ il commento di una Cna molto preoccupata per la vicenda Saga Coffee nelle parole di Marco Gualandi Vicepresidente Cna Bologna e Silvia Bernabei Presidente Cna Area Appennino bolognese, entrambi imprenditori con aziende insediate nella montagna.

 

“Innanzitutto esprimiamo la massima solidarietà ai 220 dipendenti della Saga Coffee ed auspichiamo che si trovi una risposta che annulli la decisione dell’azienda, quindi condividiamo l’impegno della Regione Emilia Romagna che sta affiancando i sindacati dei lavoratori, Cna si impegnerà come già aveva fatto ai tempi della crisi della Saeco”.

 

“La nostra preoccupazione – proseguono Marco Gualandi e Silvia Bernabei – è legata certamente alle imprese dell’indotto, le pmi che sono fornitrici di Saga Coffee e che vedono a rischio importanti commesse. Ma se l’azienda dovesse andarsene e 220 dipendenti perdere il posto di lavoro, l’impatto negativo cadrebbe su tutta l’economia del territorio e su tutti i settori economici”.

 

“La nostra riflessione un po’ amara – concludono Silvia Bernabei e Marco Gualandi – è che mentre artigiani e pmi della montagna continuano a lavorare e resistere con la loro attività sull’Appennino, spesso senza ricevere quel sostegno che potrebbe agevolare il loro impegno, le multinazionali in Appennino vengono e vanno con troppa frequenza. Nella riflessione ci sta anche la troppa carenza infrastrutturale in Appennino che certamente non aiuta le imprese insediate. Anche le notizie sui ritardi nei lavori sul Ponte da Vinci sul Reno confermano come l’Appennino ogni giorno debba lottare contro difficoltà enormi”.