La direzione nazionale di Cna ha incontrato questa mattina il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “È stato un confronto proficuo e costruttivo – spiega il Presidente Cna Emilia-Romagna Paolo Cavini – da cui sono emerse posizioni condivise sul valore, riconosciuto in tutto il mondo, del Made in Italy e del suo valore per la crescita del nostro Paese”.

Il Presidente nazionale di Cna Dario Costantini ha aperto l’iniziativa presentando un dossier sui temi più “caldi” per artigiani e piccole imprese al ministro, punto di riferimento centrale di queste categorie. In particolare, Costantini ha indicato cinque priorità: incentivi, sostegni agli investimenti, accesso al credito, export e Made in Italy, automotive. E ha ricordato, anche se la materia non è direttamente riferibile al ministero delle Imprese, come sia necessario un rapido intervento governativo sui bonus edilizi che consenta a perlomeno 40mila imprese di evitare la chiusura per avere rispettato delle leggi statali. “Siamo certi che potremo contare anche sul suo prezioso contributo per dare, in tempi brevissimi, risposta alle 40mila imprese che sono al limite della sofferenza e della sopportazione per gli oltre otto miliardi di crediti incagliati”.

“Dal Ministro – continua Cavini – sono arrivate parole importanti sulla centralità delle micro e piccole imprese nell’economia italiana. Mentre negli anni passati nel contesto europeo una dimensione aziendale ridotta era vissuta come un limite, oggi vi è un’ampia e condivisa opinione sulle sue innegabili qualità: flessibilità e resilienza che, insieme alla tenacia degli imprenditori italiani hanno dato forma a una imprenditoria capace di adattarsi anche ai cambiamenti più improbabili. Ciò che abbiamo vissuto a partire dal 2020, con l’emergenza sanitaria e che continuiamo a vivere oggi con le crisi connesse alla guerra in Ucraina, ne sono la dimostrazione più concreta”.

“Artigiani e Pmi sono elementi di forza del sistema Italia in questa fase di deglobalizzazione, se ne sono accorti anche gli altri stupiti dalla nostra reazione, più performante di altre nazioni industriali europee. Per questo abbiamo creato il ministero delle imprese e del Made in Italy", ha dichiarato il Ministro delle imprese e del Made in Italy Urso, che continua “abbiamo collegato alla legge finanziaria sul Made in Italy, un disegno di legge che presenteremo in Parlamento ad aprile, quando sarà terminata l'indagine conoscitiva della commissione Attività produttive della Camera. Lo stesso governo sta portando avanti un confronto con le Regioni e gli attori coinvolti e la misura riguarderà la lotta alla concorrenza sleale, alla contraffazione, all'italian sounding, ma valorizzerà anche il prodotto italiano come tale".

Risulta evidente che i dossier di competenza del Ministero delle imprese e del Made in Italy impattino fortemente sulle micro e piccole imprese. La Confederazione ha dato piena disponibilità a lavorare insieme e l’essere considerati interlocutori privilegiati è motivo di orgoglio: quello avvenuto questa mattia è, pertanto, il primo di diversi incontri utili a approfondire temi connessi alla piccola impresa e alla crescita del Paese.

“Dobbiamo essere uniti come sistema Paese – conclude Costantini –, siamo convinti di poter dare il nostro contributo nell’individuazione delle scelte e nella definizione degli interventi necessari per attuare il PNRR e, più in generale, per accompagnare tutto il sistema produttivo nelle trasformazioni che segneranno i prossimi decenni”.