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Un defibrillatore per aiutare chi ha un arresto cardiaco, collocato all’esterno dell’azienda Comur di Gaggio Montano.
Ogni anno, in Italia, oltre 50.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. Grazie all'uso del defibrillatore, azionato anche da qualsiasi cittadino formato al suo utilizzo, si può raddoppiare o triplicare la sopravvivenza in seguito ad arresto cardiaco-respiratorio, se utilizzato nei primi minuti di arresto (fonte https://www.118er.it/dae)
La scelta di Comur è quindi una sicurezza in più non solo per chi lavora in azienda ma per tutto il territorio in quanto il defibrillatore è a disposizione di chiunque ne abbia esigenza essendo collocato in un punto accessibile a tutti. È inoltre inserito nel Registro Regionale Unico dei Defibrillatori, un dataset che contiene l’elenco con coordinate precise dei luoghi dove sono installati i defibrillatori per poterli trovare e reperire facilmente consultando il sito 118er.it/dae/dae o l’apposita app DAE RespondER.
Il defibrillatore è il “ringraziamento” di Comur alla comunità, annunciato in occasione dei suoi 60 anni di attività, festeggiati di recente con una festa all’interno dell’azienda.
“Crediamo nella responsabilità sociale da parte delle aziende”
“Crediamo nell’importanza della Responsabilità Sociale da parte delle aziende, in particolare in aree più isolate come la nostra, ed è quindi importante per noi cercare sempre una forma di restituzione al territorio in cui siamo radicati e che vogliamo continuare a vedere prosperare – spiega Michela Tonelli, socia proprietaria di Comur insieme al fratello Matteo -. In linea con questi valori, poiché era da tempo che pensavamo all’acquisto di un defibrillatore, abbiamo colto l’occasione della celebrazione del nostro sessantesimo anniversario di attività per procedere e metterlo a disposizione di tutta la comunità. Il beneficio non è solo legato al dispositivo ma agli operatori abilitati. Abbiamo infatti formato del personale volontario in azienda che è in grado di utilizzarlo e questo significa non solo che chi ne avrà bisogno potrà trovare assistenza qui, ma che queste persone ‘formate’ saranno utili anche nelle comunità in cui vivono o in cui transitano e che dispongono di un defibrillatore in zona. Più persone vengono formate maggiori sono le possibilità di salvare delle vite”.
Saldamente legata all’Appennino, con lo sguardo nel mondo
La Comur srl di Gaggio Montano ha quindi da poco festeggiato i suoi 60 anni di attività: azienda familiare saldamente legata al suo Appennino, cresciuta da piccola azienda artigiana a leader nazionale ed internazionale nella progettazione e costruzione di macchine utensili per ingranaggi cnc, producendo impianti all’avanguardia per tutti i settori legati alla trasmissione di potenza.
“La storia di Comur affonda le radici nella storica azienda porrettana Demm – ci spiega Michela Tonelli -. Nostro nonno Enzo era impegnato di giorno come responsabile e di sera, a partire dal 1963, avviò una piccola attività di revisione di macchine per ingranaggi per conto della stessa Demm. L’azienda si chiamava Ri.Ma con sede a Silla. Dopo qualche anno, iniziò ad assumere ed entrò in azienda anche nostro padre Adolfo allora diciassettenne. A metà degli anni ’70 Adolfo fondò la Cmt (Costruzioni Meccaniche Tonelli) per arrivare poi al 1983 quando finalmente nacque la Comur srl che vide l’ingresso in società di nostra madre Rita Bernardoni. Continuando a crescere la Comur si è poi trasferita a Gaggio Montano dove ha costruito due stabilimenti in cui ha attualmente la sede e in cui sono occupati una trentina di dipendenti che sono il cuore dell’azienda. È anche grazie a loro che abbiamo potuto raggiungere questo bel traguardo. Siamo ora, dunque, alla terza generazione ma manteniamo la continuità con i nostri genitori che ci supportano ancora in azienda”.
“Siamo molto legati al nostro territorio tant’è che sono state molte le associazioni, oltre ad amici e parenti, che ci hanno aiutato nella buona riuscita dell’evento celebrativo dell’azienda, in primis il Gruppo Alpini di Gaggio Montano, la Croce Rossa che ha prestato servizio, la proloco che ha prestato del materiale ed il corpo bandistico che ha ci ha omaggiato suonando in onore del fondatore Enzo che è stato membro e presidente della banda”.
Siete sempre rimasti in Appennino. “Assolutamente, la nostra è un’azienda completamente radicata nel territorio e la volontà è quella di rimanerci e di continuare a contribuire alla sua prosperità. Gli stessi nostri dipendenti abitano in Appennino e siamo felici di aver, in molti casi, accompagnato le persone alla pensione e di avere anche seconde generazioni di nostri dipendenti in azienda perché significa che il nostro impegno a mantenere un ambiente di lavoro attento al benessere di tutti porta i suoi frutti.”
Saldamente in Appennino, con lo sguardo nel mondo. “Lavoriamo principalmente per importanti aziende italiane ma lavoriamo da tempo anche con paesi esteri e ultimamente stiamo rafforzando molto la nostra presenza sul mercato internazionale. Nel nostro settore siamo tra i pochissimi rimasti in Italia, i nostri competitor sono soprattutto grossi gruppi tedeschi ma, nonostante le differenti possibilità anche solo a livello di economie di scala rispetto a questi colossi, riusciamo ad essere tra i leader del settore”.
Grandi progetti per il futuro
E adesso il futuro. “Abbiamo grandi progetti. Le nostre radici nel settore delle revisioni hanno un grande valore tecnico e hanno costituito le basi per il nostro percorso di innovazione che ha portato ad affermarci come produttori di macchine utensili – aggiunge Matteo Tonelli -. Il prossimo mese lanceremo una nuova linea di prodotto, dotato di una tecnologia estremamente innovativa, che presenteremo con un evento dedicato ai nostri clienti. I nostri clienti sono produttori di ingranaggi provenienti da tutti i settori per la trasmissione di potenza come automotive, macchinari agricoli, eolico, difesa, riduttori e motoriduttori, aeronautico, navale, ecc”.