Consiglio Superiore del cinema e dell’audiovisivo: entra CNA

Consiglio Superiore del cinema e dell’audiovisivo: entra CNA

Per la prima volta CNA Cinema e Audiovisivo (con decreto 19 marzo del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano) entra a far parte del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo con la nomina di Sabina Russillo, referente nazionale del Raggruppamento.

L’organismo svolge rilevanti compiti di consulenza e supporto nella elaborazione e attuazione delle politiche di settore nonché nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività cinematografiche e dell’audiovisivo.

Il Consiglio superiore è composto da undici membri di cui otto personalità del settore con comprovata qualificazione professionale e tre membri scelti nell’ambito di una rosa di nomi proposta dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del comparto.

“L’ingresso di CNA Cinema e Audiovisivo nel Consiglio superiore è un grande traguardo che certifica la piena rappresentatività della nostra sigla associativa nel settore e attesta il grande lavoro svolto in questi anni dal nostro Raggruppamento”, dichiara il presidente nazionale, Gianluca Curti.

Nata solo nel 2018 come progetto speciale all’interno della grande casa CNA, in pochi anni CNA Cinema e Audiovisivo è entrata a far parte in modo strutturale del sistema di rappresentanza della Confederazione superando i 1500 iscritti di tutta la filiera, organizzati su 17 presidi regionali, e firmando tre Ccnl di settore (cineaudiovisivo, generici, doppiaggio) con i sindacati confederali.

“Un ringraziamento al ministro Sangiuliano, con il quale è attivo un confronto sano e propositivo e che, anche con riferimento alle ultime settimane e all’approvazione dello Schema di decreto legislativo di modifica del Tusma, mostra piena comprensione e disponibilità rispetto alle istanze delle piccole e medie imprese indipendenti italiane, condividendo la nostra battaglia quotidiana in difesa della figura del produttore indipendente, della eccezione e della diversità culturale e industriale, del ruolo fondamentale dell’industria nazionale come creatrice di Pil e occupazione”, conclude il presidente Curti.