Il Ministero Sviluppo Economico intende favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo di tutte le imprese attraverso un credito d’imposta, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato.

Sono ammissibili i costi direttamente connessi allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo, relativi a:

a) Spese per personale dedicato ai progetti di ricerca e sviluppo anche non altamente qualificato,  che sia:
- dipendente dell’impresa
- in rapporto di collaborazione con l’impresa (a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa)

b) Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o impiego di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo

c) Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca o organismi equiparati e con altre imprese, comprese le start-up innovative.

d) Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne. Nelle competenze tecniche è ricompreso anche il personale dipendente non altamente qualificato.

Il beneficio è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni, a condizione che l’importo delle spese in attività di ricerca e sviluppo ammonti almeno a 30.000 euro. Il credito di imposta viene riconosciuto a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 fino a quello in corso al 31 dicembre 2020.