“Dopo oltre quattro mesi, ancora non si è intervenuti per ripristinare la Porrettana nel tratto Pavana-Porretta, chiusa dopo la frana. Quel che preoccupa è che non ci sono nemmeno soluzioni in vista. Intanto le aziende della zona stanno registrando un inesorabile calo di clienti, la mobilità per chi trasporta è un grave problema, la stagione turistica ormai è già cominciata. Occorre che Anas e anche la Città metropolitana intervengano con estrema urgenza”.

Questo è il preoccupato commento di Marco Gualandi, Presidente Area Appennino Cna Bologna.

“La deviazione che è stata predisposta sulla Porrettana – prosegue Marco Gualandi – è insufficiente a dare una risposta al bisogno di mobilità da chi dall’area metropolitana di Bologna vuole raggiungere la provincia di Pistoia e viceversa. E’ un danno che riguarda principalmente i territori vicini alla frana, ma i cui effetti si stanno facendo sentire in un’area molto più ampia sia bolognese che pistoiese. La frana di Pavana poi dimostra quanto sia estremamente fragile il territorio appenninico: oltre a trovare una soluzione rapida per il tratto Porretta-Pavana, è necessario che tutto il territorio venga monitorato e protetto in particolare nei tratti vicini ad arterie stradali così rilevanti per cittadini, imprese e turisti”.

“Ma purtroppo il problema della fragilità del territorio e degli impatti sulla viabilità non riguarda solo la valle del Reno, ma anche la valle del Setta – prosegue Marco Gualandi – Anche la frana che ha provocato la chiusura della strada provinciale 325 tra Vado e Rioveggio sta provocando grandi problemi di percorrenza. Diverse imprese lamentano una forte riduzione del volume di affari anche perché la strada alternativa non è molto agevole ed è ammesso il transito solo a mezzi di peso complessivo inferiore a 7,5 tonnellate”.

I tempi di ripristino si annunciano tutt’altro che brevi ed era già stato chiesto a Società Autostrade l’esonero dal pagamento del pedaggio per i mezzi che percorreranno il tratto Sasso Marconi-Rioveggio e viceversa.