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L'intervista in pillole
- Le tecnologie Big data consentono di raccogliere in un unico “contenitore” (il “data lake”) e gestire automaticamente tutti i dati presenti all’interno delle diverse aree dell’azienda e farli dialogare fra loro ad alta velocità.
- I vantaggi: una conoscenza completa dei propri dati che consente di visualizzare rapidamente opportunità e punti critici; prendere decisioni per migliorare il funzionamento delle diverse aree; ridurre l’impiego di risorse e ottenere risparmi in termini economici.
- Applicazioni: nel ciclo produttivo per la manutenzione predittiva; nella gestione dei fornitori e della logistica; nel marketing con la disponibilità di informazioni integrate da utilizzarsi per l’acquisizione di nuovi clienti e la cura dei clienti acquisiti.
- Next step: integrazione e sinergia delle tecnologie Big data con un sito web aziendale di nuova generazione.
D’Amicis lei è un consulente esperto nel mondo dei Big data. Da quando ha iniziato ad occuparsi di questa tecnologia e a proporre i suoi servizi al mondo delle imprese?
La mia passione per i dati risale si può dire all’infanzia e mi ha accompagnato durante gli studi con la laurea in Statistica. Dopo alcune esperienze professionali nell’ambito della business intelligence, nel 2013 ho avviato l’attività di consulenza in qualità di Data Scientist ed esperto di servizi per lo sviluppo software e il web marketing.
In quel periodo, infatti, anche in Italia ha iniziato a concretizzarsi nel mondo dell’impresa, la consapevolezza delle opportunità offerte dalle tecnologie Big data e parallelamente i costi per le stesse sono diventati decisamente più abbordabili e soprattutto accessibili. C’era bisogno delle competenze che supportassero gli imprenditori nel passaggio a questa nuova evoluzione tecnologica.
Può spiegare nel modo più semplice come funzionano le tecnologie Big data?
Per capire come funzionano le tecnologie basate sui Big data è necessaria una breve premessa. Come è ormai noto, tutti noi viviamo immersi in un mondo di dati. Questo è tanto più vero per un’impresa se si pensa alla mole e la varietà di informazioni che riguardano le sue diverse aree, per esempio: la produzione, il magazzino, l’amministrazione e ovviamente il commerciale/marketing.
In una situazione pre tecnologie Big data, la maggior parte delle imprese ha due ordini di problemi. Il primo: una conoscenza parziale dell’insieme dei propri dati in quanto normalmente questi vengono gestiti da sistemi informatici diversi, a volte, area per area. Il secondo, che per portare dei dati da un sistema all’altro è spesso necessario il lavoro manuale delle persone che estraggono ed inseriscono gli stessi manualmente. In altri termini, manca l’interconnessione, citata anche dal legislatore come requisito per l’accesso agli incentivi economici.
Le tecnologie Big data risolvono entrambi i problemi integrando i dati e rendendoli rapidamente consultabili e analizzabili in un unico ambiente informatico, che tecnicamente si definisce “data lake”, letteralmente “lago di dati”, automatizzando allo stesso tempo le operazioni di dialogo e trasferimento.
Quali sono i principali servizi che offre alle imprese e quali i vantaggi per chi sceglie di avvalersene?
Il panorama del mondo dell’impresa, come si sa, è molto variegato per cui soluzioni e servizi variano, ovviamente, in base alle diverse esigenze e al grado di strutture informatiche presenti al loro interno.
In tutti i casi, quindi, si parte dall’analisi dei problemi. Si va a vedere dove sono i dati come si muovono e dove vanno. E, individuati gli ambiti dove si può migliorare, si sceglie la tecnologia più adatta.
Una volta che tutti i dati dell’azienda sono raccolti e organizzati all’interno del “data lake” ci si trova, come uso dire, nella fase del “conosci te stesso”. Ovvero i dati rispecchiano l’impresa nella sua interezza e possono evidenziare, con un’accurata analisi e il confronto, ambiti dove è opportuno e conveniente intervenire internamente per ottimizzare funzioni ed ottenere risparmio di risorse e conseguente riduzione dei costi.
Siamo così nella seconda fase. Conosco i miei i dati, posso accedervi con facilità e velocità prima impossibili e ora vedo cosa posso farci.
Le applicazioni sono innumerevoli. Per fare riferimento al mondo di “Impresa 4.0”, riguardo al quale i Big data sono considerati una tecnologia abilitante, posso ad esempio equipaggiare le mie macchine con sensori ed avere dati in tempo reale che mi consentono di fare manutenzione predittiva. Posso sfruttare le potenzialità infinite offerte dall’Intelligenza Artificiale, applicata ai problemi aziendali.
Inoltre, dopo avere conosciuto me stesso ho lo strumento per conoscere anche gli “altri” con i quali mi rapporto quotidianamente. In primo luogo i fornitori e i clienti. E qui entriamo negli ambiti della logistica e del marketing con la possibilità, riguardo a questo ultimo aspetto, di avere a disposizione le informazioni che mi consentono di segmentare i miei target ed elaborare efficaci strategie per aggredire il mercato. Con l’impiego delle tecnologie Big Data, inoltre, siamo in grado di valutare l’impatto economico di ogni funzione aziendale e di ogni attività.
Un’ultima domanda, quali sono a suo parere, nel breve periodo, ulteriori applicazioni che potrebbero rendere ancora più interessanti per le Pmi le tecnologie Big data?
Sicuramente la loro integrazione e direi sinergia con un sito web aziendale di nuova generazione. Specie per le piccole e medie imprese che lavorano su target anche diversificati e talvolta di nicchia, dotarsi, con un investimento peraltro contenuto, di un sito strutturato con una navigazione per percorsi connessi a specifiche linee di prodotti o servizi, significherebbe la possibilità di ottenere informazioni segmentate e quindi preziose sugli interessi e le richieste di potenziali clienti. Informazioni che, affluendo poi nel proprio “lago di dati”, consentirebbero, come accennato sopra, di elaborare specifiche strategie di marketing. Lo stesso vale per i clienti già acquisiti con la possibilità di mettere in campo azioni efficaci di “customer care” per offrire la migliore “customer experience” possibile consentendo una vicinanza ai bisogni del cliente (B2B o B2C) inimmaginabile fino a qualche anno fa.
Profilo aziendale
Cosimo D’Amicis mette al servizio dell’impresa concetti avanzati come machine learning, intelligenza artificiale e inferenza statistica, integrando le metodologie “data-driven” per far crescere, ottimizzare e consolidare ogni aspetto del business.
Il suo motto è: catturare l’informazione contenuta nei dati che circondano e attraversano le aziende per trarne valore e generare impatti positivi.
Sito web: www.cosimodamicis.it/
E-mail: info@cosimodamicis.it