Intervista a Enzo Ansaloni, socio fondatore e Presidente Pixel Engine

Intervista a Enzo Ansaloni, socio fondatore e Presidente Pixel Engine

L'intervista in pillole

- Il Visualizzatore Realtime Interattivo (VRI) è uno strumento grafico che consente di visualizzare ambienti e oggetti aggiungendo funzionalità e modalità di esplorazione che non sarebbero raggiungibili con gli strumenti grafici tradizionali.
- Applicazioni: la realizzazione di cataloghi interattivi con i quali l’utente può visionare il prodotto in 3D, “muoverlo” ed osservarlo quindi da vari punti di vista; nell’arredamento, con la creazione di ambienti virtuali dove collocare, spostare e modificare i diversi arredi.
- I vantaggi: una modalità di presentazione innovativa che permette una conoscenza dettagliata dei prodotti; facilità di consultazione dei cataloghi interattivi anche  attraverso gli smartphone; versatilità e rapidità per gli aggiornamenti.
- Next step: applicazione negli ambiti della manualistica e dei Musei

Ansaloni, con un’esperienza di oltre trent’anni nel mondo della fotografia, nel 2009 avete creato Pixel Engine una nuova azienda per dedicarvi alla realtà virtuale e all’immagine 3D. Quali le ragioni principali di questa scelta?

Abbiamo aperto questo nuovo capitolo della nostra storia quando le tecnologie disponibili consentivano un vero e proprio salto evolutivo e delineavano di conseguenza potenzialità in termini di sviluppo imprenditoriale.
L’immagine, intesa come elemento primario della comunicazione, è da sempre nel nostro dna e resta al centro anche del progetto imprenditoriale di Pixel Engine. La differenza fondamentale sta nelle modalità con le quali le immagini vengono acquisite e trattate. Prima con la macchina fotografica, oggi grazie alla modellazione in 3D e alle possibilità offerte dalla realtà virtuale.

Quali sono i principali prodotti e servizi che offrite oggi con lo Studio Pixel Engine?      

Per meglio comprendere il valore innovativo dei prodotti che siamo in grado di proporre ai nostri clienti, credo sia il caso di fare un paio di passi a ritroso. Il nostro core business è stato e resta ancora l’utilizzo delle immagini per creare cataloghi di presentazione prodotti di varia natura. Prima dell’immagine 3D e della realtà virtuale si lavorava interamente sul piano fisico con la necessità di creare veri e propri set fotografici nei quali “inquadrare” l’oggetto che andava presentato. Con il passaggio all’immagine virtuale, nel 2009, lasciata la macchina fotografica, il lavoro comincia a essere svolto completamente al computer. Nascono cioè immagini virtuali all’interno di set virtuali. E’ un passaggio fondamentale, come si capisce, che consente enormi risparmi di tempo e denaro e maggiori possibilità creative. Il risultato era però un’immagine statica. Ecco perché dal 2015 siamo passati alla nuova tecnologia, ovvero al Visualizzatore Realtime Interattivo.

Può spiegare il più semplicemente possibile che cos’è e comune funziona?

Il VRI è uno strumento grafico che si basa sulle unità o per meglio dire i motori creati a suo tempo per i video giochi. Acquisite le immagini di base, che possono arrivare, per esempio, anche da un semplice file pdf, ha le potenzialità per elaborarle e trasporle all’interno di un ambiente virtuale che può essere a tutti gli effetti 3D, e quindi navigabile dal computer. Ma non solo. Gli oggetti virtuali che si ottengono dalle immagini sono dinamici e possono essere trattati, modificati, e manipolati.

Interessante. Come si declinano queste potenzialità in base alle esigenze del cliente e quali in vantaggi?

Lo strumento è stato progettato per fornire una flessibilità completa al cliente, adattandosi alle sue necessità. Una delle sue applicazioni principali è nella progettazione e realizzazione di cataloghi interattivi che consentono all’azienda di presentare sul web i propri prodotti. Cataloghi con i quali l’utente può interagire visionando il prodotto in 3D e quindi da vari punti di vista. Oppure, pensiamo ad esempio all’ambito dell’arredamento, navigare all’interno di ambienti virtuali nei quali sono collocati i diversi arredi.
I vantaggi: in primo luogo la modalità di presentazione permette una conoscenza molto più dettagliata dei prodotti. Poi la possibilità di consultare facilmente anche il catalogo attraverso gli smartphone allargando così la platea degli utenti. Infine la facilità di aggiornamento che consente la modifica o l’aggiunta di nuovi prodotti che possono essere inseriti on line con poche operazioni.

  Un’ultima domanda, quali sono, le evoluzioni più interessanti nel breve periodo per questa nuova tecnologia? 

Le applicazioni di questa tecnologia sono praticamente infinite. Due ambiti interessanti sono a mio parere quello della manualistica con la possibilità di realizzare manuali interattivi, dove le descrizioni sono affiancate da visualizzazioni grafiche degli oggetti o dei procedimenti. E un suo utilizzo nei Musei, creando percorsi virtuali che consentono di esplorare opere e manufatti a 360° senza la limitazione delle protezioni di sicurezza, permettendo, così, di fruire dell’esposizione in maniera molto più approfondita.

PROFILO AZIENDALE 

Lo studio Pixel Engine nasce come spin off dello studio fotografico AbcdeFoto, in seguito alla necessità e alla scelta di adattarsi alle più moderne tecnologie. Avendo alle spalle più 30 anni di esperienza nel settore fotografico, con Pixel Engine lo studio si specializza nella produzione di immagini virtuali in 3D senza mai smettere di studiare e ricercare nuovi strumenti in grado di fornire un nuovo tipo di resa grafica a servizio del cliente. Le nuove tecnologie consentono a Pixel Engine di sviluppare strumenti che si adattano alle necessità del cliente, dedicati in particolare alla vendita.

Sito web: www.pixelengine.it
E-mail: info@pixelengine.it