Iscrizioni medie superiori, distanti da fabbisogni imprese

Iscrizioni medie superiori, distanti da fabbisogni imprese

“I dati pubblicati dimostrano che i licei bolognesi attirano il 60% dei prossimi iscritti alle scuole medie superiori. È un dato importante, a cui però fa da contrasto la non altrettanta attrazione esercitata dagli istituti tecnici e professionali”.

È il commento di Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna.

“Come Cna afferma da sempre – prosegue Antonio Gramuglia - i ragazzi e le ragazze devono assolutamente seguire le proprie aspirazioni e quindi scegliere l’istituto scolastico che ritengono più adatto a ottenere soddisfazioni e opportunità per il loro futuro. È però necessario aiutare questi giovani e le loro famiglie ad informarsi bene, per favorire processi di scelta responsabili ed efficaci, avendo chiare tutte le opportunità e le possibilità offerte dal mondo del lavoro”.

“Si conferma infatti quello che continuerà ad essere un ‘disequilibrio’ per il territorio bolognese: le figure professionali che maggiormente sono richieste dalle aziende del territorio non corrispondono alle percentuali di iscrizioni negli istituti. Anche quest’anno le scelte effettuate dimostrano di non tenere sufficientemente conto di questo aspetto e il problema della carenza di manodopera nelle imprese del territorio, alla costante ricerca di tecnici specializzati, molto probabilmente è destinata a proseguire”.

“Potrebbe anche essere utile superare vecchie convinzioni in merito ai percorsi scolastici: ad esempio non tutti sanno che si possono completare 15 anni di studi, arrivando a un diploma di Tecnico Superiore (ITS) a 21-22 anni, senza passare per un diploma di scuola secondaria superiore. Questo è possibile oggi in Italia come già da anni in altri paesi europei seguendo la sola ‘filiera’ professionalizzante (dopo le medie: qualifica e diploma professionali e apprendistato per il certificato di specializzazione tecnica superiore) offerti anche dalle scuole pubbliche, poi ITS. Con altissima occupazione qualificata immediatamente in uscita dal percorso e con percentuali da capogiro di occupati nel primo anno: la chiave del successo è lo stretto legame con le imprese e i territori”.

“Cna continuerà anche quest’anno nella sua costante attività di orientamento con gli istituti di tutta la città metropolitana – conclude Antonio Gramuglia - portando direttamente nelle scuole gli imprenditori artigiani e le piccole e medie imprese. Da un lato spiegheranno il valore e le opportunità che il mondo delle pmi possono offrire, dall’altro testimonieranno quanto bisogno di figure specializzate ci sia nelle loro aziende. Dobbiamo iniziare a pensare che vocazioni ed inclinazioni verso il sapere laboratoriale, sperimentale ed applicato non appartengono a una categoria di sapere minore e che possano generare posti di lavoro sicuri e dare ampie soddisfazioni, con l’ulteriore possibilità di mettersi in proprio ed aprire una propria attività”.