Batte forte il cuore di CNA Bologna in favore degli alluvionati [...]
È introdotto un nuovo credito d’imposta per le spese sostenute a titolo di investimento in beni strumentali nuovi inquadrabile nel progetto di revisione delle misure fiscali del “Piano industria 4.0”.
Beneficiari: Possono beneficiare del credito d’imposta le imprese che, a decorrere dal 1º gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 - in tale ultimo caso se entro il 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione - effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate in Italia.
Possono accedere al credito d'imposta tutte le imprese residenti.
Per le imprese l’ottenimento del beneficio è condizionato al rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Investimenti agevolabili: Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all'esercizio d'impresa.
La norma dispone, tuttavia, l’espressa esclusione:
- delle autovetture, autocaravan ciclomotori e motocicli, anche se vengono utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa (la cui deducibilità è integrale);
- dei beni con un coefficiente di ammortamento inferiori al 6,5%;
- dei fabbricati e delle costruzioni;
- dei beni utilizzate dalle industrie di imbottigliamento….
Sono agevolabili anche gli investimenti in beni immateriali come i software funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0.
Misura del credito d'imposta: il credito d’imposta è riconosciuto in misura differenziata secondo la tipologia di beni oggetto dell’investimento.
In particolare, per i beni materiali conformi al modello “Industria 4.0” il credito d'imposta è riconosciuto:
• nella misura del 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
• nella misura del 20% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili, pari a 10 milioni di euro.
Per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni anche mediante soluzioni di cloud computing), conformi al modello “Industria 4.0”, il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 700.000 euro.
Infine, per gli investimenti di beni non conformi al modello “Industria 4.0” il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 6% del costo e nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Resta fermo che agli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria spetta il beneficio prendendo come riferimento il costo sostenuto dal locatore per l'acquisto dei beni.
Fruizione del credito d’imposta: sul piano operativo, il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 5 quote annuali di pari importo, ridotte a 3 in caso di investimenti in beni immateriali.