“Per l’Appennino, e per Porretta in particolare, il 2022 è un anno di grandi successi. Dopo l’inaugurazione delle Terme, adesso la bellissima notizia del riconoscimento della Madonna del Ponte di Porretta come Patrona del Basket italiano. La Cna è grata a tutti quelli che si sono impegnati per questo risultato che sembra davvero ‘miracoloso’. E si mette a disposizione con le sue imprese per valorizzare questo risultato che ha un grande significato religioso e può diventare allo stesso tempo volano per uno sviluppo economico, turistico e sportivo del territorio”.

 

È il commento di Marco Gualandi Vicepresidente Cna Bologna e Silvia Bernabei Presidente Cna Area Appennino bolognese, dopo che la Madonna del Ponte di Porretta Terme, protettrice dei cestisti italiani già dalla fine degli anni Cinquanta, è stata formalmente riconosciuta come patrona del Basket italiano.

 

“Le opportunità e le idee per valorizzare questo riconoscimento non mancano – proseguono Gualandi e Bernabei –. Dal punto di vista del turismo religioso potrebbe essere l’occasione per inaugurare un nuovo itinerario di ‘cammino dei pellegrini’ che ricordi la ‘Via degli Dei’: oltre alla Madonna del Ponte si potrebbero inserire nel percorso altri santuari della zona come Madonna dell’Acero, Madonna del Faggio, Calvigi e Ronchidoso. Dal punto di vista sportivo ogni anno prima dell’avvio del campionato di basket si potrebbe organizzare a Porretta una grande kermesse nazionale con tutti i componenti del mondo della pallacanestro: giocatori, allenatori, dirigenti, arbitri, giornalisti sportivi. La Madonna del Ponte è la prima Patrona di uno sport di squadra. E Bologna resta sempre la capitale del basket italiano”.

 

“Le idee insomma non mancano – concludono Gualandi e Bernabei -. L’importante per Cna è non perdere queste occasioni che stanno arrivando nel nostro Appennino (aggiungiamo anche i fondi Pnrr per il Borgo La Scola), fare sinergia con le altre realtà come le Terme di Porretta, fare rete tra imprese ed enti locali perché questi risultati portino frutti in termini di sviluppo economico, di nascita di nuove imprese, di nuova occupazione. E ringraziare i promotori del riconoscimento alla Madonna del Ponte che hanno dimostrato come i sogni possano diventare realtà”.