Ritorna sotto le due Torri “A Scuola di Bottega”

Ritorna sotto le due Torri “A Scuola di Bottega”

Sabato mattina 27 maggio hanno incontrato i bolognesi e i turisti nel cuore di Bologna, sotto la Torre Asinelli, per mostrare la loro abilità nell’apprendere i mestieri dell’artigianato artistico e nel creare manufatti artistici: ceramica, liuteria, sartoria, lavorazione dei metalli.

Sono le ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Guinizelli–Carracci di Bologna che quest’anno hanno partecipato alla iniziativa “A Scuola di Bottega” con gli artigiani artisti, organizzata dall’Istituto scolastico e da Cna Bologna. Gli studenti hanno presentato i loro manufatti artistici in piazza Ravegnana, di fronte ad ArtigianArte, il centro dell’artigianato artistico con le sue vetrine ai piedi della Torre Asinelli. Un’iniziativa affollatissima di studenti, dei loro genitori, dei docenti e degli artigiani protagonisti del progetto.

Conoscere direttamente dagli artigiani le tecniche ma soprattutto il fascino di realizzare prodotti fatti a mano in pezzi unici. Diffondere nelle scuole la conoscenza dell’artigianato e orientare gli studenti verso un mestiere che può dare grandi soddisfazioni, in un momento in cui gli artigiani hanno bisogno di un ricambio generazionale e lamentano difficoltà a trovare personale. Questi gli obiettivi del progetto “A Scuola di Bottega” di Cna Bologna e Istituto Guinizelli-Carracci di via Ca’ Selvatica che è giunto alla seconda edizione.

Sono quattro gli artigiani bolognesi “saliti in cattedra” quest’anno per raccontare con parole e materiale audiovisivo il bello del loro mestiere:

Leonardo Dingi, restauratore di metalli, dal 1961 riproduce fedelmente ferramenta antica. 
Maddalena Papini, della associazione “Vicini d’istanti”, specializzati nella lavorazione di stoffe etniche ma soprattutto nell’integrazione delle persone straniere.
Simona Ragazzi, ceramista, artista eclettica che opera principalmente con la scultura alla quale abbina lavori grafici, pittorici, fotografici e installativi.
Fabio Ferlini, liutaio, progetta e costruisce chitarre e bassi Custom Made in Italy.

Nella prima fase “teorica” del progetto sono state coinvolte tutte le prime classi dell’Istituto, complessivamente 200 alunni. I maestri artigiani, nel corso di interventi di due ore in ciascuna delle otto classi, in orario curriculare, hanno presentato agli studenti il loro mestiere.

Al termine di questa prima fase propedeutica, gli studenti delle prime classi rimasti affascinati dai diversi mestieri hanno avuto la possibilità di iscriversi ad un laboratorio pomeridiano facoltativo extracurriculare dalle ore 14,30 alle 16,30. Mentre gli studenti delle seconde classi, che già conoscevano il progetto “A Scuola di Bottega”, hanno avuto la possibilità di iscriversi a laboratori facoltativi extracurriculari sempre dalle 14.30 alle 16.30, dove hanno potuto perfezionare le conoscenze già acquisite lo scorso anno.

La risposta è stata molto positiva: 40 ragazzi e ragazze delle prime classi hanno scelto di proseguire il percorso impegnandosi nei laboratori pomeridiani di ceramica, liuteria e sartoria. Mentre 32 studenti del secondo anno frequentano laboratori pomeridiani di sartoria e ceramica/lavorazione dei metalli.

Durante i corsi quindi gli studenti hanno appreso come lavorare l’argilla e la creta creando manufatti di ceramica, che potranno anche fondersi coi metalli; per la sartoria si è lavorato alla progettazione di capi, realizzazione di modelli su carta, taglio, imbastitura e cucito per la realizzazione di abbigliamento e accessori; per la liuteria si è lavorato alla costruzione dello strumento musicale ukulele.

Una delle novità rispetto allo scorso anno è stata la possibilità per gli studenti di “andare direttamente a bottega”, ovvero di visitare i laboratori dei quattro artigiani Cna, così da vedere “dal vivo” attrezzature, tecniche e “segreti” dei mestieri artistici.

Sabato 27 maggio mattina, insieme agli artigiani, gli studenti hanno messo in mostra sotto le Due Torri alcuni frutti dei lavori realizzati durante l’anno. Per la ceramica e la modellazione della creta ogni alunno ha realizzato 2-3 manufatti che poi sono stati colorati. Per la sartoria ogni alunno ha progettato un capo, preso le misure, realizzato un modello su carta, tagliato, imbastito e cucito con la macchina da cucire. Inoltre, sono stati preparati astucci e sacche a zainetto. Per la lavorazione metalli: gioielli in metallo e ceramica, create strutture in metallo completate con parti in ceramica. Per la liuteria sono stati costruiti due ukulele.

Quale sarà il futuro di “A Scuola di Bottega”? La volontà è quella di proseguire questo progetto sperimentale nei prossimi anni, coinvolgendo via via tutte le classi dell’Istituto in un percorso di crescita triennale. Così da far assumere una ulteriore valenza che supererebbe il semplice “imparare a fare” o “coltivare le proprie predisposizioni” ma garantirebbe ai futuri cittadini di domani di saper riconoscere e apprezzare il valore dell’artigianato.

Il progetto “A Scuola di Bottega” è in parte finanziato da Cna Bologna e in parte utilizza i fondi del Programma Operativo Nazionale (Pon) “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

“L’artigianato – afferma Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna, sotto la Torre Asinelli - è un mestiere bellissimo, però occorre spiegarlo e dimostrarlo nelle scuole, far venire gli studenti in ‘bottega’. Le imprese devono essere protagoniste se vogliono che l’orientamento scolastico premi artigiani e piccole imprese e gli studenti in futuro scelgano l’artigianato come professione, sia mettendosi in proprio che lavorando come collaboratori”.

“È stata un’attività estremamente significativa per tutti gli alunni delle prime classi – aggiunge Andrea Santolini, imprenditore dell’artigianato artistico, dirigente Cna Bologna, titolare di ArtigianArte sotto la Torre Asinelli -. Portare l'artigianato dentro alla scuola attraverso incontri informativi e formativi, mettere in contatto giovani studenti con le botteghe artigiane del territorio ha significato far scoprire, sensibilizzare e promuovere l’alta artigianalità italiana nelle giovani donne e uomini di domani. L'obiettivo primario del progetto è stato quello di diffondere la cultura dell'artigianato con i suoi valori fin dalla più tenera età, quando i ragazzi si avvicinano al ‘fare’ con spontaneità e in maniera immediata e naturale”.

“Abbiamo rinnovato un percorso molto positivo, riproposto anche quest’anno grazie a Cna – conclude Francesca Baldelli, Dirigente IC8 Bologna - Scuola secondaria di Primo grado Guinizelli– Carracci -. Un progetto dal grande valore formativo e di orientamento, un’opportunità per gli studenti di conoscere realtà artigianali molto ricche. Mettendosi in gioco in un percorso di progettazione e di realizzazione. Consentendo alle ragazze e ai ragazzi di mettersi in contatto con talenti e di sviluppare competenze”.