Sicurezza, Cna: “Imprese di prossimità argine contro il degrado”

Sicurezza, Cna: “Imprese di prossimità argine contro il degrado”

“Anche alla luce degli ultimi gravissimi accadimenti avvenuti al Parco della Montagnola, il tema della sicurezza sta diventando sempre più rilevante e preoccupante.

Il Sindaco Lepore ha preso una decisione corretta nel chiedere un intervento accurato al Ministro Piantedosi.

Cna ritiene che la sicurezza e la prevenzione della criminalità e del degrado urbano siano argomenti di massima importanza per la vita dei cittadini e delle imprese.

Ne sono convinti anche gli associati che in un sondaggio esprimono preoccupazione per i recenti fatti criminosi e si domandano se alcuni di questi possano essere azioni di malavita organizzata”.

 

È il commento di Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna.

 

“Eviterei di ripetere generiche e consuete considerazioni sull’argomento, preferendo passare dalle analisi alle proposte – prosegue Antonio Gramuglia -. È necessario muoversi in due direzioni precise:

  • controllo e vigilanza del territorio da una parte
  • prevenzione dall’altra.”

 

“Ribadiamo la fiducia e l’apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, dalle polizie locali e dalla magistratura. Siamo pronti a collaborare per combattere questi fenomeni negativi ed intensificare la sinergia tra chi vive e lavora nel territorio e le istituzioni, solo insieme e collaborando si potranno ottenere risultati – continua Antonio Gramuglia – per questo motivo confermiamo la nostra disponibilità ad essere presenti e attivi in tutti i tavoli istituzionali in cui si discute di sicurezza a Bologna e delle strategie per garantirla”.

 

“Sotto l’aspetto della prevenzione è imprescindibile la funzione sociale, oltre che economica, dei negozi di vicinato – aggiunge Antonio Gramuglia. - È evidente come nelle zone con più presenza di imprese, negozi ed attività di servizio ai cittadini, il degrado venga contrastato con più efficacia e di conseguenza le azioni criminose siano meno frequenti. Queste realtà economiche creano relazioni tra persone e si propongono come punti di riferimento in relazione a tematiche quali l’invecchiamento della popolazione e l’impatto ambientale e climatico degli spostamenti”.

 

“Lavoreremo perché le imprese di prossimità abbiano quel sostegno necessario a garantire la loro attività, richiedendo adeguate politiche fiscali anche in relazione a condizioni economiche non favorevoli e da attività cantieristiche che per quanto necessarie per il futuro di Bologna, non devono avere un impatto troppo negativo per le aziende prossime ai cantieri - conclude Antonio Gramuglia –. Il tema della sicurezza non può essere compreso nella sua complessità se non facendo riferimento ai mutamenti che sono avvenuti negli ultimi decenni. Ormai anche la nostra città metropolitana si presenta come un insieme di classi sociali, etnie e livelli di reddito differenti, che non sempre sembrano comunicare tra di loro. Sono cambiate le caratteristiche sociali ed economiche della città ed è aumentata la percezione dell’insicurezza. Come Cna continueremo ad impegnarci per cercare di creare un senso di appartenenza al territorio, per contribuire a diminuire questa sensazione di sfiducia e di paura affinché richiedendo un impegno continuo alle autorità e collaborando con loro, si possa riuscire a migliorare la qualità di vita delle persone e delle imprese per garantire un ambiente urbano più sicuro ed inclusivo”.