Batte forte il cuore di CNA Bologna in favore degli alluvionati [...]
In vista dell’imminente scadenza al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli interventi sui condomini eseguiti con il Superbonus, è assolutamente necessario individuare una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile.
È quanto hanno sottolineato le sigle della filiera delle costruzioni della Città Metropolitana di Bologna, tra cui Cna Bologna Unione Costruzioni, pur condividendo la necessità di chiudere la stagione del 110% per aprire una riflessione seria sul futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia,
in particolare per le famiglie meno abbienti.
“E se arriva la proroga – ha aggiunto in conferenza stampa Davide Bonori, Responsabile Cna Costruzioni Bologna – occorre che abbia stabilità e non venga modificata dopo pochi mesi. Sul tema Superbonus sono stati applicati negli anni 40 modifiche ad altrettanti adempimenti, davvero uno sfinimento per imprese e cittadini. Senza una proroga, il mondo dell’artigianato e delle pmi delle costruzioni bolognesi rischia di perdere un centinaio di imprese. Anche di questi temi ne parleremo nel convegno di domani ‘Il mercato dell'edilizia del prossimo futuro’ all’Hotel Regency con una relazioni di Nomisma”.
Per recuperare i ritardi accumulati, per associazioni economiche e organizzazioni sindacali delle costruzioni è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro causata dalla sicura interruzione di migliaia di cantieri che potrebbe derivare dall’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese e scongiuri la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti sia per la qualità degli Interventi eseguiti.
Una proroga, limitata ai soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere, potrebbe consentire di risolvere tutti questi problemi con un costo contenuto per le casse dello Stato di gran lunga inferiore a quello del caos sociale e economico che si determinerebbe lasciando invariata la scadenza a dicembre.
Associazioni e sindacati chiedono che la Legge di Bilancio per il 2024 in discussione in Parlamento dia soluzioni concrete a un problema che, anche nel nostro territorio, riguarda da vicino migliaia di cittadini, famiglie e imprese che, sul tema, si aspettano dalla politica e dalle Istituzioni una soluzione efficacie e definitiva.
Nella foto: i protagonisti della conferenza stampa della filiera delle costruzioni bolognese